La vacanza in barca a vela è per tutti. Il modello Sailwiz e il turismo nautico inclusivo

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SAILWIZ

Un tempo considerate appannaggio di gente privilegiata, negli anni le ferie in barca a vela sono diventate accessibili e piacciono sempre di più. La piattaforma spagnola Sailwiz mette in contatto i proprietari di imbarcazioni con chi sogna una vacanza in mezzo al mare, ma da solo non può permettersela: si può prenotare anche una sola cabina e/o una singola piazza e partire insieme ad altri viaggiatori. Con offerte che vanno dai nostri mari alle Bahamas

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Il turismo è in continua evoluzione. Tra i modelli che negli anni passati hanno preso piede e ora piacciono sempre di più c’è la vacanza collaborativa, sull’onda della sharing economy. Il settore nautico non fa eccezione: da tempo si può prenotare una sola cabina o una singola piazza a bordo di una barca e partire insieme ad altri viaggiatori, condividendo con loro le spese (e i ricordi). Le ferie in barca, così, sono diventate più accessibili e sostenibili dal punto di vista economico, trasformando un’esperienza tradizionalmente considerata abbordabile solo per i vacanzieri più facoltosi in un format aperto a tutti e con sempre più fan. In questo modo, infatti, si superano anche i problemi logistici, permettendo di salpare per le ferie anche a chi non ha una patente nautica e abbandonando le difficoltà burocratiche del classico noleggio.

Vacanze in barca condivise, il modello di Sailwiz

Tra le realtà che nel corso degli anni più hanno segnato il cambiamento delle vacanze in barca a vela c’è Sailwiz, piattaforma spagnola fondata a Madrid che mette in contatto i proprietari di imbarcazioni (di lusso, catamarani e vele condivise) con chi cerca un posto in barca dove trascorrere la vacanze. "La maggior parte delle persone non possiede il titolo per navigare o, se lo possiede, non ha una barca. Inoltre, non tutti possono permettersi di noleggiare un’intera imbarcazione. Per questo motivo abbiamo ideato la possibilità di trovare una ‘ciurma’ con cui dividere le spese", spiega Álvaro García de Polavieja, CEO e fondatore di Sailwiz. Così, la formula “piazza per piazza”–  cioè la già citata possibilità di prenotare singole cabine e/o piazze – riscuote sempre più successo, anche perché permette anche a chi vuole imparare a navigare di acquisire esperienza grazie a traversate condivise e corsi a bordo. Anche l’Italia apprezza: nel 2024 i partecipanti a vacanze in barca condivise sono triplicati.

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Un turismo responsabile e sostenibile

Con proposte che spaziano dall’Italia alle Bahamas e dalla Spagna alla Polinesia Francese, il turismo nautico grazie a realtà come Sailwiz non solo è più inclusivo, ma anche più sostenibile. Il modello di vacanza condivisa riduce gli sprechi (e i rifiuti) e promuove un tipo di turismo più consapevole e responsabile. Senza dimenticare che di per sé la barca a vela ha già un impatto ambientale ben più contenuto di altre imbarcazioni. "La vela è tra le modalità di turismo più sostenibili che esistano. Non c’è nulla di più rispettoso per l’ambiente che viaggiare grazie al vento", dice ancora Álvaro García de Polavieja.

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