Da oltre dieci anni, Luca percorre le strade dell’Alta Pusteria. Riservato come la sua comunità, racconta con semplicità il rapporto quotidiano con la famiglia Sinner: “Consegno il giornale alla nonna, una volta Jannik mi ha anche offerto una foto”
Ogni mattina Luca, 48 anni, parte dal centro di distribuzione postale di Dobbiaco con il furgone carico di lettere, pacchi e giornali. La sua zona è l’Alta Pusteria, e da più di un decennio attraversa paesi, masi e frazioni, conoscendo a memoria ogni citofono. Tra le cassette della posta che apre ogni giorno, fa sapere Poste Italiane, ce n’è una che spicca più delle altre: quella della famiglia Sinner. “Per me sono persone come tutte – racconta – riservate, gentili. Quando lavoro penso al mio mestiere, non al gossip”.
La nonna di Sinner
Siamo a Sesto, piccolo comune tra le Dolomiti. Qui, il successo internazionale di Jannik Sinner è motivo di orgoglio silenzioso, senza clamore. Anche Luca mantiene la discrezione tipica di questi luoghi: “Consegnare il giornale alla nonna di Sinner è parte della mia routine. Ogni tanto ci scambiamo due parole, lei mi ringrazia con qualche dolce fatto in casa. Una volta mi ha offerto dei niggilan, davvero buonissimi. Le ho detto che forse erano il segreto del talento del nipote, lei ha riso e ha detto che forse avevo ragione”.
Posta e fiducia
Il lavoro del postino è cambiato, oggi meno lettere e più pacchi, ma resta un punto di riferimento soprattutto nelle zone montane. E Luca lo sa bene: “La fiducia delle persone e il valore del servizio porta a porta non cambiano mai”. E quando gli si chiede se è orgoglioso di essere il postino di Jannik Sinner, risponde con semplicità: “Mi piace il mio lavoro. Se tra i miei utenti c’è un campione che rappresenta l’Italia nel mondo, tanto meglio. Ma per me conta che la posta arrivi puntuale, a tutti. Campioni compresi”.