Trentino, San Lorenzo Dorsino come New York: arrivano i ‘Greeters’

“Vieni come ospite, parti come amico”. Un motto che racconta un’esperienza che va oltre i classici percorsi turistici e trasforma ogni visita in un vero e proprio scambio emotivo e culturale. San Lorenzo Dorsino, comune di 1.600 anime ai piedi delle Dolomiti del Brenta, è stato il primo borgo italiano a far parte dell’International Greeter Association. L’iniziativa, nata a New York nel 1992 per intuizione di Lynn Brooks, si basa su un’idea semplice ma rivoluzionaria: far scoprire una città attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno. Il successo del progetto ha portato alla creazione di una rete globale che oggi conta 171 destinazioni in 47 Paesi in tutto il mondo. 3.360 i Greeters, dall’Argentina al Vietnam passando per Spagna e Grecia. Tra loro anche i 16 volontari di San Lorenzo Dorsino che, dall’estate scorsa, accolgono i turisti come accoglierebbero degli amici, raccontando non il borgo dei libri di storia, dei dépliant, delle guide di viaggio o delle riviste turistiche, ma quello filtrato dai loro occhi, dai loro ricordi e dal loro vissuto. Grazie a loro il turismo diventa sostenibile e partecipativo e si valorizza il legame tra visitatori e territorio. Ci siamo fatti raccontare come è nata e come è stata accolta questa iniziativa da Alberto Bosetti, presidente del Consorzio Borgo Vivo . Come sono arrivati i Greeters a San Lorenzo Dorsino? L’idea ci è stata proposta dalla signora Rosanna che dal 2021 gestisce il piccolo ufficio turistico nel centro del Paese. È stata lei a venire a conoscenza dell’International Greeter Association e a convincerci che quel modello di accoglienza sarebbe stato assolutamente concretizzabile a San Lorenzo Dorsino. Noi siamo un borgo di montagna e la nostra comunità è il nostro vero valore aggiunto. A unire i Greeters di tutto il mondo è la condivisione di valori come l’inclusività, la promozione di un turismo autentico e sostenibile e la creazione di opportunità di scambio culturale. Siamo profondamente convinti che sempre più persone, anche in vacanza, vogliano provare esperienze di vita arricchenti da un punto di vista umano. E noi abbiamo tutte le carte in regola per offrire questo tipo di accoglienza. Sicuramente qui abbiamo meno stimoli di quanti se ne trovino nelle grandi città ma il nostro è un territorio Riserva della Biosfera Unesco: qui si vive bene e, soprattutto, semplicemente. Chi sono i “vostri” Greeters e che tipo di risposta avete ricevuto? I 16 volontari di San Lorenzo Dorsino sono sostanzialmente tutti pensionati “autoctoni”, quindi con tempo da impiegare nel progetto e con un attaccamento viscerale al loro Paese. Tra loro due signore che parlano il tedesco e uno che parla inglese. Siamo quindi in grado di accogliere anche turisti stranieri. A dispetto del credo comune che considera gli abitanti delle montagne chiusi e introversi, questa iniziativa sta dimostrando quanto orgoglio ci sia nel raccontare i propri luoghi e le proprie origini. La particolarità di San Lorenzo Dorsino è quella di essere un borgo diffuso. La nostra difficoltà è stata, in passato, proprio quella di comunicare il nostro paese. Era essenziale quindi organizzare visite guidate e renderle l’occasione per trasferire ai visitatori la parte “immateriale” di questi luoghi: cultura, tradizioni, abitudini, usanze che un visitatore girando in autonomia molto difficilmente potrebbe percepire. Nel 2024 è stato organizzato un primo corso di formazione che consisteva nel sensibilizzare le persone del posto a rapportarsi con il turista. Non volevamo cadere nella trappola dell’improvvisazione ma nemmeno apparire “costruiti e finti”. Quello che più ci stupisce è la risposta degli ospiti: il rapporto umano che si crea ogni volta con gli abitanti-accompagnatori. Come vengono organizzate le visite con i Greeters? Con un preavviso di almeno un giorno, si chiama l’ufficio turistico per prenotare un Greeter. Non c’è un giro predefinito. A seconda di chi accompagna e di chi viene accompagnato si struttura l’itinerario che è quindi assolutamente tailor-made. Il racconto cambia in base al Greeter e alla sua esperienza di vita e in base all’ospite e alle sue esigenze. Grazie all'entusiasmo e alla passione dei suoi volontari, San Lorenzo Dorsino non solo si racconta, ma si lascia vivere attraverso le esperienze, i ricordi e le emozioni di chi lo abita ogni giorno, per un’esperienza immersiva e profondamente umana. Per l’estate 2025, ogni martedì e giovedì sarà inoltre possibile partecipare a un’esperienza green pensata per chi viaggia con i mezzi pubblici. Abbiamo cercato di organizzare le visite guidate in corrispondenza degli orari degli autobus così da incentivare il loro uso a dispetto dell’automobile.

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