
Introduzione
Pasta, guanciale, uova, pecorino romano e pepe. Questi gli unici ingredienti ammessi dalla ricetta tradizionale. Carbonara, “la più americana delle ricetta italiane”. Nata nel secondo dopoguerra, leggenda vuole che a scoprirla siano stati i soldati a stelle e strisce che, assaggiata la “cacio e ova” preparata nel territorio dell'Aquilano dai carbonai abruzzesi (“carbonari” in romanesco), vi aggiunsero il guanciale, la “cosa” più simile al loro bacon. Era il 1944. La Carbonara diventa negli anni una vera e propria icona della cucina italiana, famosa in tutto il mondo. Una notorietà che, però, l’ha fatta diventare anche la ricetta italiana più “falsificata” della storia. C’è chi utilizza il formaggio grana al posto del pecorino o la pancetta al posto del guanciale, e chi ancora aggiunge la panna alle uova o utilizza la cipolla
Quello che devi sapere
Le prime testimonianze della ricetta
Per quanto possa sembrare strano, la più antica testimonianza scritta relativa alla ricetta della Carbonara non si trova, come sarebbe facile immaginare, in un manuale di cucina italiano, ma in una guida ai ristoranti di Chicago. Si tratta di Vittles and Vice di Patricia Bronte Vittles, pubblicata per la prima volta nel 1952. La ricetta fa parte della recensione di Armando’s, locale gestito nella capitale dell'Illinois da italo-americani. Nessuna traccia ne La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, considerato il fondatore della critica gastronomica italiana, che visse tra il 1820 e il 1911. Neppure ne Il piccolo talismano della felicità di Ada Boni del 1949, in cui si legge invece la ricetta degli “Spaghetti al guanciale”, che prenderà poi il nome di Gricia. Neanche la prima edizione del celeberrimo ricettario italiano Il Cucchiaio d’argento (1950) contiene riferimenti alla Carbonara. Per leggere la prima descrizione della ricetta in un testo italiano bisognerà aspettare il 1954 e la rivista La cucina italiana. Una definitiva consacrazione come ricetta nazionale avvenne però durante gli anni ‘60 con la comparsa della Carbonara nel ricettario di Luigi Carnacina La grande cucina
Formato lungo e rigata: le preferenze degli italiani
Nel 2017 l’Unione Italiana Food e International Pasta Organization hanno istituito per il 6 aprile il Carbonara Day con lo scopo di celebrare la ricetta e promuovere la cucina italiana nel mondo. Nato come evento social, è oggi un’occasione per milioni di persone di condividere la loro passione per un piatto che, con soli cinque ingredienti, continua a conquistare le tavole di tutto il mondo. Il tema scelto per l’edizione 2025 del Carbonara Day è #FormatoCarbonara: spaghetto, rigatone, mezza manica o tonnarello, qual è il formato ideale per la carbonara? Proprio in occasione di questa ricorrenza, un’indagine demoscopica promossa da AstraRicerche per conto dei pastai di Unione Italiana Food rivela che, per questa ricetta, il 57,9% degli italiani preferisce la pasta lunga, con gli spaghetti in cima alle scelte (rispetto al 36,8% che opta per la pasta corta). La pasta rigata ha ottenuto il 61% di preferenze a fronte di un 32,2% per la pasta liscia. I consumatori sembrano dunque attribuire grande importanza alla scelta del formato nella riuscita del piatto. Nell’ambito della pasta corta, i rigatoni si attestano come il secondo formato più amato, con il 24,6% che lo seleziona e il 13,9% che lo considera il proprio preferito. Le mezze maniche seguono a stretto giro, con il 19,5% di preferenze e un 10% di voti per questo formato
Sempre più carbonara sulle tavole del Nord
Secondo i dati rilevati da Glovo, Roma rimane la capitale indiscussa del consumo di Carbonara, con il 25% degli ordini totali, seguita da Milano (21%), Napoli, Torino e Palermo. Il dato più sorprendente arriva dal Nord Italia: solo in Lombardia e Veneto le porzioni consegnate sono aumentate rispettivamente del +115% e +178% su base annua. Pavia registra un aumento del +341%, seguita da Busto Arsizio (+233%), Padova, Verona e Parma. Il periodo dell’anno in cui gli italiani ordinano più carbonara è l’autunno, con novembre 2024 come mese record per il consumo, seguito da ottobre e gennaio. Il consumo è concentrato nel fine settimana, con il 49% degli ordini effettuati tra venerdì e domenica e una netta preferenza per la cena. Che la Carbonara sia il piatto dell’amore (e della consolazione) lo dimostra anche il fatto che il picco giornaliero di ordini è stato registrato il 15 febbraio 2025, il sabato successivo a San Valentino
La Carbonara nel guinness dei primati
- Nel 2017, a Roma è stato preparato il "più grande piatto" di Carbonara al mondo (in grado di sfamare 10mila persone), utilizzando 500 chili di pasta, 400 di guanciale, 4.000 uova e 250 chili di formaggio
- Nel 2012, un ristorante di Londra ha creato una Carbonara estremamente lussuosa con ingredienti pregiati. Questa versione gourmet è stata venduta al prezzo di 2.000 sterline britanniche (circa 2.500 dollari), rendendola la più costosa mai realizzata
- Nel 2017, un cuoco italiano ha stabilito il record mondiale per la preparazione più rapida di Carbonara. Ha completato il piatto in 32,81 secondi durante una competizione culinaria a Roma
- Nel 2016, sempre a Roma, è stata organizzata la più grande degustazione di Carbonara al mondo. Più di 2.000 persone si sono riunite per degustarne un piatto
- Nel 2018, a Fara Filiorum Petri (in provincia di Chieti), è stato creato il più lungo “nastro” di Carbonara, raggiungendo una lunghezza di 1.570 metri