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Giornata mondiale del Libro, viaggio letterario in Irlanda: da Dublino a Sligo

Lifestyle
Costanza Ruggeri

Costanza Ruggeri

Introduzione

Che sia per un viaggio nel cuore letterario di Dublino, in riva all’Atlantico sulle tracce di William Butler Yeats o tra gli scenari rurali del Nord di Seamus Heaney, l'Irlanda è il luogo giusto per chi ama i libri e la forza creativa senza tempo della parola scritta. Da Oscar Wilde a James Joyce, da Bram Stoker a Samuel Beckett fino ancora a Sally Rooney, l’Isola di Smeraldo ha dato i natali ad alcuni dei più grandi autori della letteratura internazionale. In occasione della Giornata Mondiale del Libro (che si celebra oggi mercoledì 23 aprile), siamo andati alla scoperta dei luoghi letterari più significativi del Paese: dalla sala che ospita il Book of Kells, codice miniato del IX secolo, al luogo dove si trova la prima copia stampata dell'Ulisse di Joyce fino ancora alla cittadina nordirlandese di Enniskillen, dove Oscar Wilde  studiò tra i 10 e i 17 anni. 

Quello che devi sapere

Dublino, dalla Long Room del Trinity College alla Berkeley Library

Un viaggio tra i luoghi irlandesi legati ai libri non può che iniziare dalla Old Library del Trinity College, la più antica e famosa Università irlandese che dal 1801 ha diritto per legge a una copia gratuita di ogni singolo libro pubblicato nel Paese e nel Regno Unito. La cosiddetta Long Room, la sala principale della biblioteca, è caratterizzata da un imponente soffitto di legno e contiene due piani di scaffali colmi di volumi. Uno dei tesori più famosi, in mostra all’interno dell’edificio, è il Book of Kells, reliquia della prima epoca d’oro cristiana dell’Irlanda. Altro luogo degno di nota, sempre nel complesso del Trinity College, è la Berkeley Library (frequentata da Connell, uno dei protagonisti di “Persone Normali” di Sally Rooney). L'imponente struttura brutalista si trova in Fellows' Square ed è stata progettata da Paul Koralek poco più di 50 anni fa. 

Dublino, dalla Long Room del Trinity College alla Berkeley Library

I luoghi di Joyce e il MoLI – Museum of Literature Ireland

Tra i libri iconici che meritano un posto d’onore nella Giornata mondiale del libro naturalmente l’Ulisse di James Joyce, ambientato nell’arco di una sola giornata – 16 giugno 1904 - interamente a Dublino. Molti dei luoghi che appaiono tra le sue pagine sono ancora lì e si sono conservati pressochè identici nel tempo. Il viaggio joyciano può iniziare dalla Martello Tower di Sandycove, nella baia di Dublino, oggi sede del James Joyce Tower & Museum. Proseguendo verso il centro si incontra Westland Row, luogo di nascita dello scrittore. Non molto lontano, su Lincoln Place, sorge la Sweny’s Pharmacy, luogo storico menzionato nel libro con scaffali e flaconi originali ancora presenti, trasformata oggi in un piccolo centro culturale joyciano dove si tengono letture quotidiane delle sue opere. Non può mancare poi una fermata al pub Davy Byrne’s Pub su Duke Street, locale storico in cui il protagonista Bloom si ferma per gustare un panino al gorgonzola (che è ancora nel menù) accompagnato da un bicchiere di vino. Così come non possono mancare il James Joyce Centre che raccoglie documenti, memorabilia e approfondimenti sulla vita dello scrittore e il MoLI - il Museum of Literature Ireland, che con il suo acronimo rende anche omaggio a Molly Bloom, la protagonista femminile dell’Ulisse. Il museo è stato ricavato dall’edificio in cui si trovava l’ateneo in cui studiò Joyce e custodisce la prima copia ufficiale dell’Ulisse.

I luoghi di Joyce e il MoLI – Museum of Literature Ireland

I luoghi del selvaggio ovest e la montagna di Yeats

Nella contea di Sligo, lungo la Wild Atlantic Way, c’è una delle montagne simbolo dell’isola d’Irlanda: il Ben Bulben. William Butler Yeats, vincitore del premio Nobel per la Letteratura nel 1923 e di cui quest’anno ricorrono i 160 anni dalla nascita, trascorse parte della sua infanzia a Sligo e molte delle sue opere sono state ispirate da questi territori, selvaggi e dolci al tempo stesso. E la cosiddetta Table Mountain lo stregò al punto da fargli scrivere la poesia Under Ben Bulben: gli ultimi versi della poesia fanno parte dell’epitaffio voluto dal poeta per la sua tomba nel cimitero di Drumcliff, anch’esso villaggio della contea di Sligo.

I luoghi del selvaggio ovest e la montagna di Yeats

Il cuore rurale dell’Irlanda del Nord sulle tracce di Seamus Heaney

Seguire le tracce di un altro Nobel come Seamus Heaney (lo vinse nel 1995) significa immergersi nel cuore rurale dell’Irlanda del Nord, tra campi di torba e muretti a secco. Ripercorrere le sue tracce offre la possibilità di fare un viaggio di ispirazione letteraria lontano dagli scenari urbani che sono caratteristici, per esempio, di Joyce o di Wilde di cui quest’anno ricorre, per altro, il 125° anniversario della morte. Nato a Bellaghy, nella contea di Derry, Heaney trovò nei paesaggi della sua infanzia l’ispirazione per molte delle sue opere più celebri. A Bellaghy sorge oggi il Seamus Heaney HomePlace, centro culturale che custodisce manoscritti, registrazioni, oggetti personali e ospita eventi letterari. Vicino, la fattoria di Mossbawn, dove Heaney visse da bambino, rivive in poesie come Digging. La mappa legata al poeta è fitta e ramificata e luoghi suggestivi come Toomebridge, nella contea di Antrim, il Lough Neagh e le torbiere della zona compongono una geografia poetica fatta di dettagli concreti e simboli universali. Bellaghy è anche il luogo dove riposa il poeta, con un epitaffio semplice, tratto da una lettera alla moglie: Walk on air against your better judgement”. 

Il cuore rurale dell’Irlanda del Nord sulle tracce di Seamus Heaney

Le Cronache di Narnia e l’ispirazione dalle Mourne Mountains

Sembra proprio che le montagne di Irlanda ispirino più di altre e scatenino il senso della fantasia di uno scrittore. Le Mourne Mountains, nella nordirlandese contea di Down,sono uno di questi luoghi. Non è un caso, quindi, che CS Lewis, nato nella vicina Belfast, abbia immaginato le Cronache di Narnia già da ragazzo quando le Mournes erano il suo parco giochi. E la sua descrizione rende perfettamente l’idea del perché lo abbiano ispirato: “Ho visto paesaggi [nelle Mourne Mountains] che, sotto una luce particolare, mi hanno fatto pensare che da un momento all'altro un gigante avrebbe potuto alzare la testa da dietro la collina”.

Le Cronache di Narnia e l’ispirazione dalle Mourne Mountains