Alessandro Manzoni, 240 anni dalla nascita: vita e opere del padre de I Promessi Sposi
LifestyleIntroduzione
Padre del romanzo storico e della lingua italiana, tra i principali esponenti del romanticismo italiano, senatore della neonata nazione, Alessandro Manzoni morì a 88 anni per le conseguenze di una caduta all’uscita della chiesa di San Fedele a Milano
Quello che devi sapere
L'anniversario di nascita
Ex senatore del Regno d’Italia, scrittore, poeta e figura intellettuale cardine della cultura e della società italiana del XIX secolo, Manzoni ha contribuito a plasmare e definire la cultura nazionale del nostro Paese. Autore del romanzo italiano più influente e celebre di tutti i tempi, “I Promessi Sposi”, della tragedia storica "Adelchi", dell’ode a Napoleone Bonaparte “Il cinque maggio” e di altre opere di spicco, tra poesie, saggi e tragedie, Manzoni nel 2025 viene celebrato in occasione dell’anniversario della sua nascita (il 7 marzo 1785) con eventi e iniziative culturali in tutta Italia

I primi anni
Alessandro Manzoni nacque a Milano il 7 marzo 1785. Sua madre, Giulia Beccaria, era figlia del celebre illuminista Cesare Beccaria. Questa illustre discendenza e l'ambiente milanese pongono le basi di quello che sarebbe stato il pensiero manzoniano. All'età di sei anni fu mandato in collegio, dove rimase per cinque anni, raccontati come un periodo durissimo per il difficile rapporto con i compagni di scuola, descritti come violenti, e gli insegnanti che lo punivano spesso. L'unica consolazione, fin da bambino, era la letteratura, che ben presto divenne anche una passione, tanto che durante la ricreazione il piccolo Alessandro si chiudeva in una camera a comporre versi. Nel 1805 Manzoni venne invitato a Parigi dalla madre e dal compagno di lei, Carlo Imbonati, ma non fece in tempo a conoscerlo, perché morì poco prima del suo arrivo. Questo evento drammatico portò madre e figlio a instaurare un forte legame, che tale rimase per tutta la vita
Il rapporto con la religione
Nel 1808, sposò con rito calvinista Enrichetta Blondel, che fu sua compagna anche nel graduale processo di conversione verso il giansenismo. Tra i momenti chiave della conversione, ci sarebbe, secondo la leggenda, un evento passato alla storia come il "miracolo di San Rocco", quando durante i festeggiamenti delle nozze di Napoleone e Maria Luisa d'Austria, lo scrittore perse di vista sua moglie Enrichetta nella calca e si ritrovò sui gradini della chiesa di San Rocco a pregare Dio affinché la ritrovasse. In realtà, il percorso che ricondusse il giovane Alessandro e la sua famiglia alla pratica religiosa cattolica fu molto più lungo e complesso, dovuto a una serie di fattori combinati fra di loro

L'influenza della fede nelle sue opere
Se prima la fede era riposta nella felicità raggiungibile attraverso la ragione, in seguito Manzoni trovò la fiducia nella religione come strumento di sopportazione dell'infelicità umana. La Provvidenza, ossia il modo misterioso con cui Dio agisce nella vita umana portando alla salvezza, giocherà un ruolo fondamentale non soltanto all'interno de "I promessi sposi", ma anche delle altre opere "minori". Vediamo, quindi, come i personaggi manzoniani subiscano patimenti e ingiustizie, e soltanto l'agire della Provvidenza permetterà loro di ottenere quella giustizia attesa invano nella vita terrena e che verrà infine assicurata dopo la morte
Le opere più famose
Il quindicennio che va dal 1812 al 1827 è considerato quello di maggior fervore creativo, durante il quale Manzoni sentì l'urgenza di dar voce poetica alle sue nuove credenze religiose, come negli "Inni sacri", mentre attualità storica e meditazione religiosa si fondono nelle "Odi civili", scritte in occasione di particolari avvenimenti, tra cui le più importanti sono "Marzo 1821" e il "Cinque Maggio". Manzoni scrisse anche importanti tragedie, come "Adelchi" e "Il Conte di Carmagnola", fu attivo inoltre come saggista e traduttore, e fu sostenitore di una unità nazionale anche linguistica. Morì il 22 maggio 1873. Oggi la sua tomba, situata al Cimitero Monumentale di Milano, è la più visitata

Alcune curiosità
- Il perenne stato di panico e agorafobia che opprimeva Manzoni, molto spesso, sfociava in depressione. Non usciva mai da solo, evitava di camminare sul suolo bagnato e temeva che, se lasciato da solo in spazi aperti, gli potesse accadere qualcosa di terribile
- Proprio a causa del panico, molto spesso Manzoni balbettava. Il difetto, incontrollabile, lo portava ad allontanarsi ancora più dal pubblico e lo costringeva a rifiutare di partecipare a conferenze ed eventi
- Il genero di Manzoni è Cesare Beccaria, famoso illuminista, autore di "Dei delitti e delle pene". Sul padre, invece, c’è qualche dibattito: sebbene il padre legittimo sia Pietro Manzoni, si vocifera che il padre naturale possa essere Giovanni Verri, amante di Giulia Beccaria
