"Sprayed edges", così decorare i bordi dei libri diventa un lavoro

Francesca Orlando è una tatuatrice di 35 anni. Ha uno studio a Parma e ormai da 8 anni si dedica a questa attività. Tra i tanti tattoo, ne ha uno che colpisce e che racconta molto della sua vita: il volto di Tessa Gray, la stregona protagonista della fortunata saga americana “Shadowhunters”. Già perché Francesca ha unito le sue due passioni: il disegno e la lettura. Da cinque anni si dedica a un secondo lavoro che è diventato di mese in mese più importante: decora i bordi delle edizioni speciali dei libri. Si chiamano “sprayed edges” nel gergo del mondo BookTok, ovvero “bordi spruzzati”. In termini esatti si parla invece di labbratura, tecnica di decorazione ornamentale e di nobilitazione grafica del "labbro" che è il bordo sul taglio delle pagine. Questo tipo di lavorazione è sempre più richiesto, perché come abbiamo raccontato su Sky tg24 Insider, sale la febbre delle special edition dei romance e fantasy più amati, che sta contagiando sempre più lettori. Copertine dalle vesti grafiche suggestive, illustrazioni raffinate, capitoli bonus e appunto “sprayed edges”, che sono considerati un elemento irrinunciabile per una special edition che si rispetti. Un trend, fagocitato da TikTok, che le case editrici, anche in Italia, stanno rincorrendo. Tanto che è sempre più comune scorgere sulle librerie dei TikToker e degli influencer libri disposti in modo insolito sugli scaffali: volumi ribaltati per mostrare proprio i bordi coloratissimi che impreziosiscono l’edizione. “Ho sempre amato i libri, ma durante la pandemia ho ripreso a leggere in modo più assiduo e mi sono innamorata dell'edizione speciale di un romanzo che aveva appunto le pagine colorate. E da lì mi sono detta: posso farlo anche io, voglio imparare!”, spiega Francesca. Il romanzo in questione è “C'era una volta un cuore spezzato”, un fantasy-romance della scrittrice statunitense Stephanie Garber in una versione inglese curata da FairyLoot, azienda specializzata in special edition e bookish box che confeziona pacchi contenenti libri da collezione con un corollario di gadget e oggettistica a tema con la trama. “Il Regno Unito insieme agli Usa traina questo settore, in cui stanno diventando sempre più importanti anche le box libresche”. Anche in Italia si stanno diffondendo questi nuovi prodotti. A livello commerciale per una casa editrice puntare su questo tipo di collezionismo librario è un buon investimento. Ma come funziona una collaborazione? “Spesso mi viene chiesto da una casa editrice - ultimamente sto collaborando molto con De Agostini - di disegnare il file e il progetto di sprayed edges che poi va in stampa a cura di una tipografia esterna. In altri casi mi occupo del rebinding delle edizioni e mi vengono spedite le copie che decoro io stessa grazie ai macchinari che ho acquistato negli ultimi anni. In altri casi ancora, apro un pre-order di un libro, io faccio il disegno e mi occupo della stampa”. Francesca lavora dunque su commissione ma anche come imprenditrice con delle proposte che seleziona lei stessa: “Scelgo un titolo che secondo me ha del potenziale o che mi è piaciuto particolarmente o che magari ha avuto molta risonanza all'estero e che ritengo possa sfondare anche in Italia. Creo una grafica per quel libro, un mockup, quindi un modello, in modo tale che i clienti possano vedere come sarà il lavoro finito e decidere di ordinarlo. Chiuso il pre-order, acquisto i libri e inizio a lavorarci: li pitturo, li decoro e poi dopo li spedisco al cliente. Stessa cosa se la richiesta arriva da un’azienda specializzata in bookish box: loro mi mandano i libri, io li rimando indietro pronti per essere inseriti nei pacchi”, conclude. La lista di case editrici con cui collabora Francesca è lunga. Oltre a DeAgostini, c’è Giunti che le invia le copie da lavorare, ma anche Newton Compton e Triskell. Per questi ultimi due editori Francesca sta preparando delle edizioni destinate a due importantissimi eventi editoriali: rispettivamente il Salone del Libro di Torino che avrà luogo a maggio e il Festival del romance che si terrà a Milano il primo marzo. Francesca però guarda oltre confine e ha già aperto delle partnership con aziende straniere: non solo Regno Unito, ma anche un’azienda olandese di bookish box che le commissiona periodicamente dei pezzi da lavorare e adesso ha in ballo un progetto per il mercato tedesco: “Direi che sto cominciando a ingranare con committenti internazionali”, sottolinea. Come nascono gli "sprayed edges" Di designer di sprayed edges in Italia non ce ne sono molti: “Credo di essere l’unica specializzata, per questo mi confronto soprattutto con colleghi stranieri. Ognuno ha il suo modo di lavorare. Io parto da un disegno grafico basandomi sulle misure dello spazio che ho a disposizione sul libro. Una volta che questo disegno è concluso, si stampa la bozza sui bordi e poi si passa alla colorazione. Per i colori cerco di agganciarmi alla tonalità della copertina, quindi gioco con dei toni che stiano bene con la cover. Evito quelli metallizzati perché non rendono bene in stampa, per il resto libertà massima nella scelta. Possiedo una stampante apposita per effettuare questa operazione finale”. Francesca ha creato un piccolo laboratorio con un sistema di areazione e con dei macchinari all'avanguardia: “Da quando uso la stampa digitalizzata mi sbizzarrisco. Riesco anche a inserire molti più dettagli, mi piace giocare con le forme. Cerco di realizzare decorazioni meno basiche possibile, a meno che non siano copertine già molto elaborate. In quei casi è meglio progettare dei bordi più puliti ed essenziali. In linea generale, devono essere presenti degli elementi che diano un’anteprima dell’atmosfera e della storia”. Va particolarmente fiera degli sprayed edges che ha realizzato per Quicksilver di Callie Hart e per When the Moon Ends di Kitt Lynn, dove c’è un bellissimo gioco di sfumature. Due edizioni in inglese. “La maggior parte dei titoli su cui lavoro sono britannici e statunitensi perché io leggo in inglese e mi piace anche coinvolgere il pubblico italiano quando scopro un autore straniero che mi appassiona. Avendo anche un po' di seguito sui social ho sempre dei riscontri positivi. Attraverso il mio profilo @nola_sprayed_edges riesco a generare curiosità e coltivo molto il mio rapporto con la community”. Insomma, un’influencer a tutti gli effetti. Si può vivere solo di “sprayed edges”? Le collaborazioni con le case editrici possono essere redditizie, soprattutto se la mole di lavoro, e quindi di copie, è significativa, perché il trend è in ascesa e attrae molti investimenti. “Bisogna comunque ricordare che io stessa ho dovuto spendere dei bei soldi per i macchinari e gli strumenti. Quando si vede il prodotto finito e decorato, sembra sia una cosa molto semplice, ma non lo è. Arrivo a lavorare anche 12 ore al giorno quando ho una consegna imminente. Si perde tanto tempo anche solo a impacchettare e spedire. E poi chiaramente c’è il mio lavoro di tatuatrice che continuo a portare avanti”, racconta. Far coesistere le due attività sta diventando veramente complicato perché il lavoro aumenta di mese in mese, però ancora non è arrivato per Francesca il momento di dedicarsi esclusivamente al decoro dei libri: “Sono una freelance. Ci sono periodi in cui sono inondata di richieste e altri in cui c’è meno lavoro”. Quella degli sprayed edges, e più in generale delle edizioni speciali, è un'onda che sta montando, ma non sappiamo se si consoliderà. Nel frattempo Francesca continua a imprimere su pelle, e non solo su carta, le fandom dei romanzi più amati. “C’è grande richiesta dei personaggi creati da Sarah J. Maas. La saga de Il trono di ghiaccio è la più iconica”.

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