Il Casu Marzu sardo finisce nel museo dei cibi più disgustosi del mondo in Svezia
LifestyleNonostante il Casu Marzu sia un prodotto tipico del territorio sardo, in Italia è vietata la vendita dal 1962 perché considerato un alimento infestato da parassiti. Il potenziale rischio è che le larve possano sopravvivere al processo digestivo, provocando disturbi intestinali
Il Casu Marzu, conosciuto come il formaggio coi vermi, è stato inserito nel museo dei cibi più disgustosi al mondo in Svezia. I dibattiti sul formaggio sardo vanno avanti da più di vent’anni. Nel 2005, lo studioso canadese Massimo Marcone, docente presso la University of Guelph in Ontario, aveva analizzato il Casu Marzu affermando che, il prodotto, se realizzato correttamente e consumato con moderazione, non fa male alla salute. Il risultato emerso, tuttavia, non aveva convinto l’opinione pubblica, tanto che nel 2008, il Guinness dei Primati lo aveva definito “il formaggio più pericoloso del mondo”. Il potenziale rischio è che le larve possano sopravvivere al processo digestivo, provocando disturbi intestinali.
"Opere culinarie"
Il museo dei cibi più disgustosi al mondo, che ospita il Casu Marzu, si trova a Malmö in Svezia. Oltre al formaggio nostrano si trovano altri prodotti “disgustosi”: il Ttongsul, un vino di feci umane preferibilmente provenienti dai bambini. La bevanda ha una gradazione alcolica del 9% e, specialmente in Corea del Sud, viene usata come medicina. Le feci vengono mischiate con l’acqua e fatte fermentare durante la notte; nel museo possiamo trovare anche il Gomutra, l’urina di mucca proveniente dall’India.

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La battaglia del formaggio
Nonostante il Casu Marzu sia un prodotto tipico del territorio sardo, in Italia è vietata la vendita dal 1962 perché considerato un alimento infestato da parassiti. Anche se non esistono dati certi che attestino l’effettiva pericolosità del formaggio, anche l’UE lo ha recentemente bandito dal commercio. Nonostante la normativa, negli anni non sono mancate produzioni e conseguenti vendite illegali del formaggio. La battaglia tra scienziati e produttori contro le istituzioni non si è mai arenata, tanto che nel 2004 una delegazione di esperti aveva avviato le pratiche per ottenere il riconoscimento DOP, Denominazione di Origine Protetta, con l’obiettivo di regolamentarne la produzione e rendere legale il Casu Marzu.