Berremo meno alcol grazie al Dry January?

Gennaio, si sa, è il mese dei buoni propositi, il momento perfetto per apportare cambiamenti nella propria vita e adottare abitudini più sane. Ed è proprio in questo periodo che prende piede il “Dry January”, la sfida promossa dall’associazione benefica Alcohol Change UK, pensata per iniziare l’anno “a secco” di alcol. Cos'è il Dry January? Il Dry January nasce nel 2011 grazie a Emily Robison, una giovane donna britannica che, in vista della sua prima mezza maratona, decise di rinunciare al consumo di alcol per un mese. L’anno successivo, Robison si unì all’associazione Alcohol Change UK e grazie alla sua esperienza, contribuì a trasformare il Dry January in una campagna ufficiale. Dal 2013, la sfida ha guadagnato sempre più visibilità. Nel 2019, circa 82.000 persone si erano registrare alla sfida. Tra le motivazioni: il desiderio di prendersi una pausa dall’alcol, migliorare la propria salute, dimostrare qualcosa a sé stesse. Nel 2023, i partecipanti sono saliti a quota 175.000, grazie anche alla visibilità offerta dalle piattaforme social. Su TikTok, infatti, molti utenti condividono aggiornamenti quotidiani legati alla challenge, forniscono consigli e raccontano le difficoltà riscontrate. Quest’anno, invece, la sfida ha raggiunto un altro importante traguardo: per la prima volta ha deciso di aderirvi anche il Ministro della Salute francese. Un passo importante, che mostra le crescenti preoccupazioni legate al consumo di alcolici. Come prepararsi alla sfida Ma da dove iniziare? Sul sito ufficiale dell’associazione sono presenti alcuni suggerimenti per prepararsi al meglio. Innanzitutto, è importante rimuovere ogni traccia di alcol dalla propria abitazione, per ridurre al minimo il rischio di cedere alla tentazione. Poi, potrebbe essere utile “sostituire” l’alcol con altri drink, come tè, tisane, caffè o centrifughe fresche. Inoltre, è importante svolgere attività che aiutino a mantenere impegnata la mente: cimentarsi in nuovi hobby, praticare uno sport, leggere un buon libro o iniziare una serie TV avvincente. Infine, è fondamentale parlare della sfida ad amici e parenti, in modo da non sentirsi in colpa, o persino giudicati, se si rifiuta un drink. La sfida, infatti, non deve essere motivo di isolamento: è possibile frequentare i pub o partecipare agli eventi sociali, ma prediligendo il consumo di bevande analcoliche. I benefici Ormai è stato ampiamente dimostrato che non esiste una quantità “sicura” di alcol che non influisca sulla salute. Secondo l’OMS, infatti, i rischi iniziano fin dalla prima goccia di alcol ingerita. E, quindi, quali benefici si potrebbero riscontrare astenendosi completamente dal consumo di alcol per un mese? Gli effetti dipendono dalla quantità e dalla frequenza con cui si beveva prima di iniziare la sfida. Chi beve in modo più sporadico, potrebbe notare cambiamenti positivi già dai primi giorni. Tra questi: miglioramento del sonno, della pelle e aumento delle energie giornaliere. Chi invece consuma l’alcol più frequentemente, potrebbe inizialmente manifestare degli effetti collaterali prima di iniziare a sentirsi meglio. Tra le reazioni avverse, il sintomo più frequente è l’irritabilità. Una versione più soft: il Damp January Se l’idea di iniziare la challenge sembra allettante, ma si teme di non riuscire a portarla a termine, una valida alternativa potrebbe essere il “Damp January”, una versione “più soft” della sfida. L’obiettivo del cosiddetto “gennaio umido” non è eliminare completamente l’alcol, ma ridurne l’assunzione in modo graduale. Secondo gli esperti, bere meno senza astenersi completamente, potrebbe essere una soluzione più sostenibile per alcune persone. Il problema principale di queste challenge, infatti, è che non bisogna estremizzare. Il Dry January può rappresentare un’opportunità per riflettere sul consumo di bevande alcoliche e, in alcuni casi, per modificare le proprie abitudini, ma sfide come queste non devono farci entrare nella logica del “tutto” o “niente”. I cambiamenti sostenibili avvengono in modo graduale, iniziando a piccoli passi e raggiungendo traguardi quotidiani, seppur minimi. E poi, non bisogna vergognarsi se si cede alla tentazione: ogni giorno è una nuova opportunità per rimettersi in gioco, senza portarsi dietro il peso della perfezione.

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