Genova, a teatro Andrea Carlini racconta al figlio il mito di Gianluca Vialli

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Debutta oggi, al Teatro Gustavo Modena di Genova, il nuovo spettacolo dell’attore e comico genovese. Un monologo che porta sul palco un viaggio emozionale che lega passato e presente, sport e vita personale

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A due anni dalla scomparsa di Gianluca Vialli, l’attore e comico Andrea Carlini mette in scena uno spettacolo per raccontare quello che “Stradivialli” (soprannome che coniò Gianni Brera) ha rappresentato per lui e per tanti ragazzi e tifosi che hanno vissuto gli anni d’oro della Sampdoria. Il bomber blucerchiato, infatti, è diventato un esempio per le nuove generazioni, e non solo per i sampdoriani. Lo spettacolo - “Il mio Luca – Il mito di Gianluca Vialli raccontato a mio figlio” debutta oggi (ed è già sold out) al Teatro Modenadi Genova per poi essere replicato due giorni dopo, venerdì 10 al “Verdi” di Sestri Ponente. Dopo le date genovesi il monologo girerà per l’Italia con una densa tournée.

Un omaggio al figlio

Lo spettacolo si apre in una sala d’aspetto di una maternità, dove Andrea, un uomo in attesa di diventare padre, decide di raccontare al figlio in arrivo le gesta del suo eroe, quel ragazzo diventato uomo che è stato il mito di tanti, nella Genova di un tempo che si allontana sempre più: Gianluca Vialli. La narrazione si snoda dagli esordi del calciatore sui campi di provincia fino ai trionfi della Sampdoria e al suo doloroso epilogo a Londra, dipingendo un ritratto che va oltre lo sport, per esplorare i temi universali dell’eroismo, della crescita e del cambiamento.

Il bisogno di figure a cui ispirarsi

Il monologo alterna momenti di intensa emozione a scene ironiche e leggere, in un costante intreccio tra la vita del campione e quella dell’attore. La storia è anche un modo per l’interprete di raccontare se stesso, e per spiegare al figlio che, anche e soprattutto oggi, c’è bisogno di eroi. Non solo per ammirarli, ma per ispirarsi a loro e trovare la propria strada.

 

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Il senso del mito

La storia del protagonista dello spettacolo si intreccia così a quella del giovane Luca, in un rimando continuo che porta i due a confrontarsi con le gioie e le asprezze della vita, mentre il mondo intorno a loro cambia e giunge fino a noi. Fino all’oggi, fino a quella sala d’aspetto dove un uomo ora è un padre e consegna al figlio il nome che lo accompagnerà per sempre. In quella scelta, misteriosa e inusuale, c’è tutto il senso del mito come modello da seguire, per poi staccarsene, tenerlo nel cuore e diventare, semplicemente, sé stessi.

Una squadra d'eccezione

Dietro le quinte de “Il mio Luca” c’è la regia firmata da Simone Repetto, mentre il testo è di Christian Poli, autore teatrale e sceneggiatore per il cinema e la tv, docente e Maestro d’Area in ambito fiction alla scuola di scrittura Bottega Finzioni di Bologna. Le musiche sono composte da Aldo De Scalzi, pluripremiato compositore di colonne sonore per film e serial, con la splendida voce dal vivo di Armanda De Scalzi. A completare il quadro, le scenografie e i disegni originali di Valentina Albino. Le assistenti di palco e alla regia sono Nicole Galante e Cary Jane Tutti. 

 

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Locandina dello spettacolo: “Il mio Luca – Il mito di Gianluca Vialli raccontato a mio figlio”
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