FC Santa Claus, in Lapponia Babbo Natale ha fondato una squadra di calcio

“Dai Natale, dai Natale / Puoi restare sempre qui con noi / È Natale tutto l'anno” recita un’omonima canzone festiva del coro dei Piccoli cantori di Milano: ma quella che per le voci bianche dei bambini del Coro è il frutto di una fantasia cara all’infanzia, per altri, a latitudini molto più settentrionali, è una semplice realtà quotidiana. No, non stiamo per dire che esiste un comune scandinavo che ha istituzionalizzato la Festività per eccellenza espandendola a coprire ogni giorno dell’anno: piuttosto, è bene che ci legge sappia che ne esiste uno che a Babbo Natale ha dedicato una squadra di calcio professionistica. Succede a Rovaniemi, nel centro principale della Lapponia, in Finlandia, e “succede” da più di trent’anni: l’FC Santa Claus è nato nel 1992, dalla fusione di due club della città, il Rovaniemen Reipas e il Rovaniemen Lappi e da allora ha avuto esperienze altalenanti, ma una storia tutta da raccontare. Anzitutto, chi si accosta all’FC Santa Claus non può che rimanere incantato dal suo logo ufficiale, stampato su ogni divisa ufficiale della squadra: mostra un serioso ma serafico Babbo Natale che, seduto a un tavolone di legno, è intento a scrivere una lettera con una piuma d’oca. E la brand identity – a volerla chiamare così – si riflette anche sulle strategie di marketing e nel design delle maglie dei calciatori, i quali scendono in campo ogni domenica con un “ho ho ho!” stampato sulle maglie al posto del tradizionale sponsor. Il sito ufficiale dell’FC Santa Claus permette agli interessati di acquistare qualsiasi genere di articolo Babbo-oriented e fare il tifo per la squadra lappone da ogni angolo di mondo. Nella sua prima partecipazione alla Kakkonen – la terza serie del calcio finlandese, corrispondente alla nostra serie C – la squadra di Babbo Natale non ha affatto sfigurato: nella stagione 1993-94 è finita al terzo posto, e nel 2010 ha sfiorato una storica promozione nella categoria superiore, la Ykkonen, la serie B della Finlandia, perdendo ai playoff contro l’Helsinki HIFK . Ma non tutti i Natali sono fatti di regali sotto l’albero e aria di festa, si sa: talvolta bisogna accontentarsi del carbone. E il carbone punitivo, per l’FC Santa Claus, arriva nel 2004, quando il club fallisce per colpa di un debito di poche decine di migliaia di euro, va in bancarotta e si trova costretto a ripartire da zero. Oggi, a distanza di vent’anni dalla ripartenza, l’undici più natalizio del calcio mondiale non può dirsi soddisfatto dei suoi passi avanti, trovandosi impantanato nella Nelonen, la sesta serie del pallone finlandese. Ma sui media , se non altro, l’FC Santa Claus è diventato un protagonista assoluto: il suo presidente cinese Feng Gao, proprietario del marchio Bewin Sports, ha portato il club a esibirsi in una serie di match amichevoli a Pechino contro rappresentative di celebrità, ed è del 2017 la foto che vede un Babbo Natale – arbitro dell’incontro – in posa tra Alessandro Del Piero e Michael Owen, mentre la squadra finlandese era scesa in campo con i cappelli rossi del suo protettore. Ma attenzione a sminuirlo, perché l’FC Santa Claus non è tutto folclore: nel suo albo d’oro figura anche la Midnattsolscupen, la Coppa del Sole di mezzanotte, che ha saputo conquistare in Svezia nel 1994 battendo altre compagini calcistiche del Circolo polare artico. Nel 2020 il suo allora allenatore, il tedesco Ralf Wunderlich, parlando con la BBC aveva commentato il suo insolito impiego con le parole che al suo posto avrebbe usato qualsiasi undicenne: “Chi non vorrebbe lavorare per Babbo Natale?”. Ecco, appunto.

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