Fuga all'Eremito, il lusso dell'essenziale

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FLASH ci ha accompagnato nel cuore dell’Umbria, in una delle zona maggiormente boschive d’Italia. In una riserva naturale dell’Unesco sorge l’Eremito, il primo Eco-Resort di lusso per viaggiatori solitari, un eremo contemporaneo. A parlarcene è il suo creatore, il visionario Marcello Murzilli.

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Ve lo ricordate El Charro? Il creatore del marchio che negli anni ’80 ha vestito i Paninari di tutta Italia è Marcello Murzilli. È lui che ad appena ventun anni porta a Roma nel mitico negozio di via San Giacomo i primi Camperos, le cinture in pelle con la grande fibbia, i giacconi Schott e gli stivali Frye. Un imprenditore visionario, tanto che dopo l’esperienza nella moda parte con la moglie per girare il mondo in barca a vela. Due anni per mare, a contatto con la natura. Approda poi in una selva del Pacifico messicano e lì crea un hotel impossibile, fatto di capanne di fango. Nessuna luce ma centinaia di candele. Cieli stellati che attraggono personaggi come Val Kilmer e Tom Cruise, in cerca di un diverso genere di lusso, il lusso di immergersi nella giungla per ritornare bambini. Tra i 5 Eco Resort più belli al mondo l’Hotelito ha conquistato negli anni numerosi premi e riconoscimenti.

“Le cose possibili - dice Marcello Murzilli - sono già state fatte. Le cose impossibili il visionario le vede e le rende concrete, però si deve essere un po’ matti”.

E un po’ folle Marcello lo è, ma di quella follia che nella costanza e nella perseveranza porta al successo. Lo è stato con El Charro, anche se ha dovuto attendere cinque anni per vendere i primi Camperos. Lo è stato con l’Hotelito, che ha visto i primi ospiti solo dopo sei. E lo è stato con l’Eremito, suo ultimo grande progetto.

Eremito, il lusso dell’essenziale

Un resort già definito ‘hotel dell’anima’, perché chi arriva fino a qui è spinto dalla necessità di riconnettersi a sé per ritrovare il lusso dell’essenziale.

Rompere le regole, questa la sua missione.

Dalla giungla messicana alla campagna umbra, cosa  l’ha portato fino a qua, chiediamo a Marcello.

“L'Umbria è la terra della spiritualità, oltre ad essere il cuore verde d'Italia. È la terra di Benedetto, di Francesco d'Assisi, di Chiara. E in questa fase della società occidentale un pochino in decadenza la spiritualità sta tornando in una maniera vertiginosa. Qualsiasi genere di spiritualità. Io sono convinto che la spiritualità può aiutare in questa società sempre più veloce, sempre più tecnologica”.

L’Eremito era un antico eremo. Lavorando la pietra a vivo con un maestro del villaggio, da quello che era un cumulo di sassi Marcello ha creato l’attuale struttura, seguendo e coordinando anche il processo che recentemente gli è valso la certificazione B Corp, l’Oscar della sostenibilità.

Disconnetersi con il mondo per riconnettersi con se stessi

Nessuna connessione internet o telefonica, a Eremito si fa digital detox totale.

“La tecnologia è utile ma va usata, non può essere la tecnologia a utilizzare a te”, dice Marcello. “Già nel 2007 si parlava di dipendenza digitale. Nel 2009 a Los Angeles c’erano imprenditori che andavano nel deserto per fare digital detox.

L’Eremito è stato il primo detox hotel. Tornato dalla giungla messicana ho trovato la mia giungla italiana dietro casa e ho deciso di provare a creare il primo albergo senza wi-fi e senza il cellulare. Certo, era una follia 15 anni fa come era una follia per esempio la cena in assoluto silenzio, o come dormire in celluzze da 9 metri quadrati. Ma per provare questa esperienza arriva davvero gente da tutto il mondo".

 

Chi è l’ospite tipo?

L'ospite tipo, dice, “è il viaggiatore solitario. Il viaggiatore solitario è una persona che in un momento preciso della sua vita ha qualcosa da resettare, può essere sentimentale, può essere legata al lavoro, può essere semplicemente che si sia stancato dello stile di vita che fa. Ci sono moltissimi viaggiatori solitari, circa 50 milioni di persone oggi cercano un luogo come questo. Se ami i monasteri in Italia ce ne sono 500, se ami i guru vai in un ashram, ma se non sei interessato a quel genere di spiritualità dove vai?”.

 

Qui si fanno lunghe passeggiate nel bosco, si legge, chi vuole può meditare o praticare yoga o fare bagno caldo di vapore, ma soprattutto ci si riconnette con se stessi.

La cena (introdotta da un gong) è in totale silenzio. La cucina è vegetariana, povera e semplice, perché si mangia quello che offre l’orto ed il cibo è degustato come fosse un’esperienza religiosa.

Il lusso di nonna

“Questo è quello che io chiamo il lusso di nonna”, ci spiega Marcello, “cioè il lusso è quello che i nostri genitori o nonni facevano normalmente, come quel camino che era la televisione di un tempo. Le piccole cose del passato.

Oggi nascono hotel sempre più di lusso. C’è una tendenza a un lusso molto accentuato che arriva da Paesi come la Cina, la Russia, l’India. Ma i clienti sono tutti stranieri. Io credo che gli italiani, e anche gli europei, cerchino un lusso diverso perché lo sfarzo l’abbiamo avuto per 20 anni. Quello che vogliono è vivere un’esperienza. E quale migliore esperienza del silenzio, della natura e della sostenibilità".

 

E allora a questo imprenditore visionario non resta che da chiedere: Qual è la sua prossima visione? “Vorrei creare una sorta di Eremito urbano. Credo che oggi possa essere interessante avere nel centro del caos delle città un luogo piccolo dove poter sentire questa atmosfera. Tre mesi fa ero in Finlandia, ad Helsinki. Ero in una zona molta caotica simile alla stazione Termini e lì, per caso, mi sono imbattuto in una struttura di legno a forma di cubo, quella che ho scoperto essere una silent chapel. Cioè nel caos di quella città, in mezzo alla stazione, si poteva entrare in questa cappella e trovare completo silenzio. Un’ulteriore dimostrazione dell’esigenza ormai impellente di avere un luogo dove fermarsi un attimo. Questa potrebbe essere un'altra idea, e poi bisogna sempre avere qualche sogno, no?”.

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