Art Regeneration, da Milano a Pechino le opere che rendono più "green" le metropoli
Dall'italiano 'Respiro', il murale di Gianluca Patti che abbatte gli agenti inquinanti, alla 'Smog Free Tower' di Rotterdam e ai 'Giardini Capovolti' di Karachi, è in atto in tutto il mondo una rivoluzione per ridare “ossigeno” alle metropoli. L'arte si sta trasformando in un potente motore di rigenerazione urbana promuovendo la sostenibilità attraverso progetti che abbelliscono le città e migliorano la qualità della vita. Vi portiamo alla scoperta di 10 tra le opere più significative
a cura di Costanza Ruggeri
- Portabandiera italiano dell'Art Generation è RESPIRO, murale realizzato a Milano dall’artista Gianluca Patti. L'opera, che si avvale di speciali vernici fotocatalitiche di REair che assorbono gli inquinanti atmosferici per l’equivalente di ciò che farebbero 5 alberi, rappresenta una fusione di bellezza e funzionalità contribuendo a sensibilizzare sull'importanza della tutela ambientale
- La SMOG FREE TOWER di Rotterdam, progettata da Daan Roosegaarde, è il primo “aspirapolvere anti-smog” al mondo. Alto 7 metri, utilizza la tecnologia brevettata di ionizzazione positiva per pulire 30.000 metri cubi di aria all'ora, fornendo aria pulita negli spazi pubblici. È stata realizzata anche in Corea del Sud, Cina, Messico, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti e Polonia
- IL GIARDINO DI PERMACULTURA creato dall’artista e attivista Toni P. Ledesma, a Quezon City (nelle Filippine), promuove pratiche agricole sostenibili integrando sistemi naturali per coltivare cibo, gestire l'acqua e ridurre l'impatto ambientale. Serve anche come modello educativo per la comunità mostrando come "sfruttare" l'ecosistema senza distruggere le risorse
- A Valencia, per celebrare l'annuale Festival Fallas, lo studio spagnolo Nituniyo ha creato SOMNIS DE PES ("sogni di peso"), un elefante realizzato utilizzando oltre 6.000 tubi di carta riciclati al fine di promuovere la consapevolezza ambientale.I visitatori erano invitati a scrivere i propri sogni e desideri su fogli di carta colorata poi inseriti nella struttura
- A Buenos Aires si trova invece FLORALIS GENERICA di Eduardo Catalano, una scultura in acciaio a forma di fiore che apre e chiude i petali all'alba e al tramonto. Situata nella Plaza de las Naciones Unidas, è alta oltre 20 metri e pesa più di 18 tonnellate e celebra la bellezza della natura unendo arte e sostenibilità grazie all’uso di materiali ecocompatibili
- La SCULTURA DEL PESCE, voluta dall’ONU e realizzata dall'artista messicano José Manuel "Chico" Mendez grazie al recupero di bottiglie di plastica, è collocata a Botafogo Beach a Rio de Janeiro e denuncia l'impatto dell’uomo sulla vita marina. L'opera è stata creata in onore di Rio+20, la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile
- WOVEN TREE di Jaakko Pernu è un’opera d'arte in legno posizionata a Helsinki. Progettata per integrarsi nel paesaggio urbano, l'installazione invita a riflettere su un approccio sostenibile. I materiali scelti sono tutti naturali come tronchi e rami. Molte delle opere di Pernu traggono ispirazione dalla sua infanzia, trascorsa nella Finlandia orientale rurale
- A Pechino, dove i livelli d’inquinamento sono 40 volte superiori a quelli considerati sicuri dall'OMS, le polveri sottili e lo smog, aspirati attraverso un ugello di plastica nera, diventano mattoni per mano dell’artista Nut Brother che ha passato 100 giorni immerso nel traffico per sensibilizzare il mondo sul problema dell’inquinamento cittadino
- AGUAHOJA, un'installazione di Neri Oxman e del MIT Media Lab, a Cambridge (nel Massachussetts), si ispira al flusso naturale dell'acqua per creare materiali biodegradabili. Il progetto mira a rendere l'edilizia sostenibile, eliminando i rifiuti e trasformandoli in risorse per ridurre l'impatto ambientale
- Nel cuore dell'espansione urbana di Karachi, in Pakistan, dove l'aria pulita è spesso un lusso, I GIARDINI CAPOVOLTI di Fayaz Baloch sfidano l'inquinamento atmosferico offrendo un soffio di speranza alla popolazione del Paese