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Robecchi: "Il giallo? È anche un'indagine sulla libertà e i suoi condizionamenti"

Lifestyle

Filippo Maria Battaglia

©Getty

Lo scrittore torna in libreria con un romanzo che ha per protagonista Augusto De Angelis, uno degli inventori del genere italiano. E attraverso la sua storia racconta il peso dei compromessi che assediano la nostra quotidianità. L'intervista

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Il giallo di cui parliamo oggi a "Incipit",  la rubrica di libri di Sky TG24, ha per protagonista uno dei suoi più apprezzati autori. All'anagrafe faceva il nome di Augusto De Angelis e, se non proprio il fondatore del genere in Italia, è stato senz'altro uno dei suoi principali teorici. È lui il protagonista delle "Verità spezzate", il nuovo romanzo di Alessandro Robecchi (Rizzoli, pp. 272, 16 euro). O meglio, uno dei due:  il primo, immaginario, si chiama Manlio Parrini, è un regista acclamato che, dopo il suo inaspettato ritiro, decide di voler girare un film proprio sulla vita di De Angelis.  E tuttavia, proprio quando questo regista, Parrini appunto, sta per iniziare a lavorare alla sceneggiatura, la proprietaria della villa accanto a casa sua viene uccisa.

Da qui prende le mosse il giallo di Robecchi, che è innanzitutto un'indagine sula libertà e sui suoi limiti. "Mi interessava raccontare come le nostre vite siano costantemente  urtate da condizionamenti e da  richieste di compromessi e di aggiustamenti", spiega Robecchi in questa intervista, in cui celebra anche il talento di Augusto De Angelis. Uno scrittore, osserva, in grado di trasformare "ogni storia in un'inchiesta sull'ambiente e dunque in un'inchiesta sociale”.

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.