Small is Beautiful, quando l'opera d'arte è in miniatura

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Nicoletta Di Feo

Tra le mostre da visitare a Milano in questa primavera c’è "Small is Beautiful", esposizione dal respiro internazionale che ha già meravigliato più di 250.000 visitatori a Parigi, Londra, New York e Bruxelles. Per la nuova puntata della rubrica FLASH siamo andati a visitarla

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E’ un viaggio oltre la realtà, qui il visitatore è davvero immerso, come fosse un gigante, in un mondo dalle dimensioni minuscole nel quale l'unità di misura è la punta della dita. Un’esposizione in cui la miniatura stessa diventa un’opera d’arte. "Small is Beautiful" è viaggio attraverso mondi ridotti ai confini del possibile, mondi creati grazie a una cura maniacale per i dettagli e ricchi di poesia.

La mostra, affermatasi a livello internazionale, rappresenta un unicum nel suo genere e ha come obiettivo quello di far conoscere l'arte in miniatura al grande pubblico, ma anche di stimolare la nascita di una comunità pronta a condividere tutte le dimensioni dell’arte.

I visitatori hanno la possibilità di scoprire alcuni degli artwork più piccoli al mondo, si parla di dimensioni di pochi millimetri e anche meno, che richiedono l’utilizzo di potenti lenti d’ingrandimento per essere ben osservati ed apprezzati.

 

Fenomeno nato dai social network

La mostra ha le sue origini sui social, dove gli artisti della miniatura condividono le loro creazioni, ne è esempio l'hashtag #MiniatureArt, oggetto di oltre 870.000 pubblicazioni su Instagram.

“L’obiettivo di questa mostra”, ha dichiarato Serge Victoria, Curatore e Ideatore di Small is Beautiful, "è stato infatti quello di riunire per la prima volta artisti di tutto il mondo che interpretano l’arte della miniatura in tutte le sue sfaccettature (dalla fotografia alla scultura, passando per la pittura), e condividere con il mondo la bellezza di questi capolavori, dimostrando che può farci ridere e pensare.”

 

"Attraverso l’abilità di 19 artisti, i visitatori saranno condotti in un viaggio incredibile attraverso mondi in miniatura, colmi di dettagli e precisione. Il loro talento trova il giusto spazio alla Fabbrica del Vapore, luogo storico ora dedicato alla creatività e all’innovazione, che si è trasformato in una vera e propria piattaforma per artisti, sia emergenti che affermati, in grado di promuovere forme d’arte uniche e stimolanti", le parole dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.

La caccia al tesoro e il dietro le quinte

La mostra promette un'esperienza coinvolgente per i visitatori anche grazie a un'avvincente caccia al tesoro. All'interno dell'esposizione, i partecipanti hanno l'opportunità di immergersi nella ricerca di cinque creazioni uniche dell'artista Slinkachu, occasione anche per esplorare in modo interattivo l'esposizione, incoraggiando una connessione più profonda con le opere e gli artisti coinvolti. Inoltre, per approfondire l’esperienza immersiva, è esposta un'area dedicata al dietro le quinte, dove video accuratamente selezionati svelano i segreti del processo creativo degli artisti, offrendo uno sguardo da vicino nel cuore della loro ispirazione e delle loro tecniche.

Gli artisti in mostra

La mostra vede esposte le opere di artisti internazionali che esplorano le varie sfaccettature della Miniature Art.

Ana Sofia Casaverde, artista peruviana, riproduce in miniatura dipinti e capolavori, origami e sculture in carta, cercando di sintetizzare ogni singolo dettaglio su scala molto ridotta.

David Mansot, artista francese utilizza materiali di scarto per realizzare casupole in miniatura e spesso sospese. Un’architettura poetica di luoghi reali o fantastici.

Derrick Lin, artista americano che ha raggiunto il successo per la sua abilità di ricreare gli alti e bassi della vita quotidiana in ufficio con piccoli personaggi, materiale di cancelleria e il suo iPhone.

Gaspard Mitz, artista francese le cui opere, sempre inserite all’interno di piccole scatole, rappresentano personaggi in scala 1/87 che interagiscono in modo ironico con un dipinto classico posto sullo sfondo.

Hannah Levesque, artista francese realizza sculture di ambienti straordinari esclusivamente in carta, oltre 400 tipi di carta di colori e consistenze diverse.

Jasenko Đorđević, artista proveniente dalla Bosnia-Erzegovina, scolpisce, con lo pseudonimo di ToldArt, micro-monumenti, personaggi, opere d’arte o oggetti sulla mina delle matite.

Kiu Mini Art, artista di Hong Kong famoso per dipingere opere grandi appena pochi centimetri.

Lisa Swerling, artista californiana che crea mondi in miniatura all’interno di scatole per celebrare la bellezza e nel contempo l’assurdità del nostro pianeta.

Lucia Dolgopolova, artista ucraina, che realizza all’uncinetto animali grandi appena pochi millimetri, tra cui figura l’anatra più piccola del mondo (1 mm).

Marie Cohydon, scultrice francese famosa per i suoi animali selvatici e uccelli grandi soltanto pochi millimetri i cui dettagli non sono visibili ad occhio nudo.

Mini di Claudia, artista italiana nota per le sue creazioni iperrealistiche di alimenti e piatti minuscoli.

Minimiam, duo artistico franco-giapponese, composto dai fotografi culinari Pierre Javelle e Akiko Ida, che realizzano Food Art in miniatura utilizzando alimenti e minuscoli personaggi intenti in diverse attività.

Nicolas Guérin, artista francese che realizza opere di architettura in scala 1/12 di residenze borghesi e castelli con arredi interni.

Samsofy, fotografo e artista visivo francese, famoso per i suoi universi creativi dove i protagonisti sono i personaggi LEGO.

S\imon Laveuve, artista francese che immagina dei rifugi post-apocalittici, dei ripari di sopravvivenza utilizzando materiali di recupero, prendendo l’uomo e l’ambiente che lo circonda come base per il suo lavoro.

Slinkachu, artista inglese, famoso per fotografare e “abbandonare” i piccoli personaggi che semina per le strade delle città di tutto il mondo (Miniature Street Art). Le sue installazioni mirano a riflettere, con un certo umorismo, la solitudine e la malinconia della vita nelle grandi città.

Tank & Popek, duo di artisti francesi multidisciplinari che realizzano opere oniriche con il cartone, ricreando delle città e dei luoghi abitati. The Paper Ark, duo artistico indiano, che pratica le arti della carta attraverso le tecniche del taglio e della sovrapposizione, rendendo omaggio alla natura e alla nostra interazione con essa.

Vincent Bal, illustratore e regista belga autoproclamatosi “ombrologo”. Dal 2016 manipola oggetti di uso quotidiano per realizzare incredibili composizioni che coniugano ombre e disegni (Shadow Art).

 

 

Fino al 22 settembre presso lo spazio Messina, una coproduzione Fabbrica del Vapore - Comune di Milano e Fever, la principale piattaforma di intrattenimento, e con la collaborazione di Exhibition Hub.

 

 

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