Dove trovare il migliore tiramisù al mondo (e come assaggiarlo)

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AAA cercasi assaggiatori di tiramisù. L'obiettivo è decretare il migliore della categoria e a farlo saranno gli assaggiatori che si alterneranno al Tiramisù World Cup di Treviso, città che si contende insieme al Friuli il primato dell'invenzione del dolce  

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In principio furono caffè, savoiardi e mascarpone a dare origine a uno dei dessert più amati al mondo: il tiramisù. E al Tiramisù World Cup diTreviso, competizione ideata da Francesco Redi nel 2017 che si svolgerà dal 10 al 13 ottobre 2024, si alterneranno appassionati di tiramisù da ogni dove, che proveranno a prepararlo proprio nella sua versione classica con sei ingredienti (uova, zucchero, mascarpone, biscotti savoiardi, caffè e cacao) e con  quella più creativa (con la possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti in più).

In cosa consiste la competizione per eleggere il miglior tiramisù

 

Alla competizione parteciperanno 240 concorrenti: ogni candidato deve essere maggiorenne e non rientrare nel novero dei professionisti della ristorazione. Accesso riservato solo agli amatoriali che, in gruppi da dieci (iscritti alla categoria ricetta orginale o ricetta creativa) dovranno raggiungere il punteggio più alto secondo il giudizio di 100 giudici e cinque precisi criteri: l'esecuzione tecnica (viene valutata la pulizia del piano di lavoro, l’organizzazione, la gestione degli ingredienti e l’esecuzione), la presentazione estetica (attenzione particolare all’impiattamento, alle decorazioni e all’estetica del dolce), l'intensità gustativa (si valuta la forza e la permanenza dei sapori durante l’assaggio), l'equilibrio del piatto (l’equilibrio tra gli ingredienti del dolce usati) e la sapidità ed armonia degli ingredienti. 

 

Dove sarebbe nato il tiramisù

 

Sono molte le storie connesse all'origine del tiramisù. Una di queste conduce dritta a Treviso e a un dolce chiamato “tirame sù”, nato da una rivisitazione dello "sbatudin", un dolce a base di tuorlo d'uovo montato con lo zucchero. A fine anni 60, il regista e gastronomo Giuseppe Maffioli pubblica un libro, La cucina trevigiana, in cui descrive l'usanza veneta di consumare lo zabaione assieme alla panna montata e a dei biscotti secchi detti baicoli. Gli anni passano e i trevigiani arrivano a un nuovo dolce: lo chiamano "tiramesù”, proposto per la prima volta nel ristorante Alle Beccherie da Loly Linguanotto. Il resto è storia. 

 

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