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Arte per la Riforestazione, l'iniziativa green di Le Città del Futuro a Prato

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Un bosco composto da oltre 150 piante di specie diverse e più di 400 arbusti trasforma 7.500 mq intorno alle case di edilizia residenziale pubblica di Tobbiana Allende

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Dopo la messa a dimora del primo albero il 4 ottobre 2023, altre 150 piante tra caducifoglie e sempreverdi e più di 400 arbusti, tutti scelti dal professor Mancuso, sono stati collocati nel parco adiacente alle case di edilizia residenziale pubblica di Tobbiana Allende, a Prato.

Una superficie di 7.500 metri quadrati pensata per creare, in un’area particolarmente soggetta a inquinamento, un polmone verde che restituisca lo spazio pubblico e il contatto con la natura alla collettività, assorbendo 3000 kg di CO₂ all’anno e abbattendo le polveri sottili dovute all’intenso traffico della zona. È il Bosco delle Neofite, esito del progetto Arte per la Riforestazione – parte di Le Città del Futuro – ideato da Mario Cristiani, Presidente dell’Associazione Arte Continua, commissionato al Professor Stefano Mancuso e al PNAT (Project Nature), società spin-off dell’Università di Firenze, organizzato da Associazione Arte Continua in collaborazione con il Comune di Prato. L’intervento si inserisce nel percorso di forestazione della città Prato Forest City.

Arte per la Riforestazione

L’iniziativa

Il bosco è stato ufficialmente inaugurato e aperto al pubblico alla presenza di Mario Cristiani e Stefano Mancuso, del giornalista Nicolas Ballario, del Sindaco Matteo Biffoni, dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Prato Valerio Barberis e di Padre Fabio Baggio, Direttore Generale del Centro di Alta Formazione Laudato Si‘ della Città del Vaticano, che donerà al bosco un ulivo proveniente dai Giardini delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, dove si sta realizzando il progetto Borgo Laudato Si’. A margine dell'inaugurazione, anche una cena di raccolta fondi nel ristorante Myo di Angiolo Barni ed Elena Paci Prato, alla presenza di artisti e personalità del mondo della cultura nazionale e internazionale, a sostegno del progetto e per lo sviluppo di un programma di didattica dell’arte all’interno del parco.

“Un’equazione per sensibilizzare al rispetto per la fragilità e la forza della vita”

“Le piante sono ossigeno per il corpo, le opere degli artisti della comunità internazionale dell’arte ossigeno per la mente e viceversa – sottolinea Mario Cristiani, Presidente di Associazione Arte Continua e ideatore del progetto Arte per la Riforestazione –. Un’equazione per sensibilizzare per via d'arte al rispetto per la fragilità e la forza della vita.” Arte per la Riforestazione è un progetto nato con l’intento di trasformare un’area disagiata in un quartiere innovativo che integri riforestazione urbana, risparmio energetico e installazione di opere d'arte in dialogo con le abitazioni, in un percorso che porti, un domani, a realizzare case di edilizia residenziale pubblica concepite come opere d'arte a risparmio energetico. La messa a dimora dell’ulivo donato da Padre Fabio Baggio, proveniente dal Parco degli Ulivi di Borgo Laudato Si’, sottolinea ulteriormente il ruolo fondamentale dell’arte nel fornire sostegno alla parte fragile della comunità e l’importanza della connessione tra arte, natura e spiritualità per lo sviluppo di una vita piena e una collettività in armonia. Proprio per questa affinità di intenti Mario Cristiani ha fortemente voluto che questo ulivo venisse messo a dimora nel Bosco delle Neofite creando un solido legame con le parole della Laudato Sì. Richiesta accettata da P. Fabio Baggio che ha deciso di donare questo albero come simbolo di vicinanza e creando così una sinergia tra questi due luoghi.

Borgo Laudato Si’

Borgo Laudato Si’ è infatti uno spazio di educazione e formazione all’ecologia integrale, alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare e generativa. Voluto da Papa Francesco nella sua residenza di Castel Gandolfo, è dedicato a chiunque si trovi in una condizione di vulnerabilità, giovani, disoccupati, migranti, rifugiati, donne vittime di violenza, persone con diverse abilità ed ex detenuti, ma anche a universitari e imprenditori. Arte per la Riforestazione, parte del progetto Le Città del Futuro, è stato reso possibile grazie a una campagna di raccolta fondi istituita nel 2022 tramite la messa all’asta di pezzi unici, grafiche, serigrafie e litografie donati da diciassette artisti internazionali – e Antony Gormley, Per Barclay, Massimo Bartolini, Loris Cecchini, Alberto Garutti, Carsten Höller, LABINAC (Maria Thereza Alves e Jimmie Durham), Cildo Meireles, Giovanni Ozzola, Tobias Rehberger, Kiki Smith, Pascale Marthine Tayou e Nari Ward– che ha permesso di raccogliere 150.000 euro da donare al Comune per il progetto Prato Forest City di cui il Bosco delle Neofite fa parte. In tutto il bosco una serie di totem racconterà l’evoluzione del progetto Arte per la Riforestazione e, oltre a indicare le caratteristiche specifiche delle piante, offrirà informazioni sugli artisti che, con la loro generosa adesione, lo hanno reso possibile. Associazione Arte Continua prosegue così la sua attività di promozione del concetto di indispensabilità dell'arte al pari delle risorse fondamentali della vita, come l'aria e l'acqua e l'energia, integrando opere di artisti negli spazi della vita quotidiana aperti e accessibili a tutti gratuitamente. L’Associazione desidera ringraziare tutti gli artisti che hanno generosamente donato le loro opere e i sostenitori che hanno offerto fondi al progetto. Un ringraziamento speciale al Comune di Prato, al Sindaco Matteo Biffoni, all’Assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Valerio Barberis e al Professor Stefano Mancuso per la preziosa collaborazione.

L’iniziativa Le Città del Futuro

Il progetto Arte per la Riforestazione si inserisce all’interno dell’iniziativa Le Città del Futuro, nata nel 2020 con l’installazione dell’opera SHY dell’artista inglese Antony Gormley nella piazza del Duomo di Prato. La collocazione della scultura è stata accompagnata da un ciclo di incontri online a cui hanno preso parte artisti, architetti, economisti, biologi, fisici, politici, direttori di musei e scienziati sociali. Con Arte per la Riforestazione l’Associazione avvia un dialogo tra arte, architettura e una nuova natura con l’obiettivo di realizzare, concretamente, le città del futuro. ARTE PER LA RIFORESTAZIONE Arte come ossigeno per la mente, alberi come ossigeno per corpo e viceversa. È questo il motto, coniato da Mario Cristiani, che accompagna il progetto di riforestazione urbana promosso da Associazione Arte Continua, in collaborazione con il Comune di Prato, commissionato al Prof. Stefano Mancuso e PNAT Associazione Arte Continua da 34 anni è impegnata ad offrire regolarmente iniziative di arte pubblica che coinvolgono artisti della comunità internazionale dell’arte, non concentrate solo nelle grandi città ma diffuse sul territorio.

Associazione Arte Continua

Associazione Arte Continua è un ente non profit che, grazie all’aiuto di donazioni e sponsorizzazioni di privati ed aziende, e piccoli contributi pubblici, riesce a realizzare attività di arte pubblica, innescando processi di sviluppo locale e creando connessioni sociali e culturali. Il motore dell’Associazione è il tentativo di creare, sia nei piccoli borghi che nelle città, sempre in collaborazione con le comunità locali e le istituzioni, un punto di equilibrio tra città e campagne e produrre nuovi legami fra arte, architettura e paesaggio, restituendo all’arte un ruolo centrale nella costruzione delle città e del territorio, nel rispetto delle specificità. Associazione Arte Continua è impegnata nella realizzazione di diversi progetti che coinvolgono l’arte contemporanea come motore per il miglioramento delle condizioni sociali e ambientali. Comune di Prato. Prato è una città in continua evoluzione. Negli ultimi anni ha sviluppato importanti politiche di riciclo delle acque industriali, riciclo dei tessuti e risparmio energetico. La città è impegnata in importanti progetti di riforestazione urbana con il programma Prato Forest City che vedono come protagonisti il Professor Stefano Mancuso e l’Architetto Stefano Boeri, in particolare con il progetto Prato Urban Jungle si sono concentrati nella riqualificazione e riforestazione di aree periferiche. L'identità contemporanea di Prato è in continuo aggiornamento, grazie anche all’azione propositiva svolta negli ultimi trent’anni dal Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci. Il rapporto sempre più stretto della città con i partner istituzionali europei, fa inoltre sì che la Prato dell’innovazione e dell’economia circolare sia uno scenario perfetto per una collaborazione artistica internazionale. Stefano Mancuso è un botanico, accademico e saggista italiano. Scienziato di prestigio mondiale, attualmente è Professore di arboricoltura generale ed etologia vegetale presso l’Università di Firenze, oltre che direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV), accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili, e co-fondatore di PNAT. Mancuso partecipa all’asta solidale insieme a PNAT, società spin-off dell’Università di Firenze che si occupa di trasferire le conoscenze sul mondo vegetale nella realizzazione di innovazioni tecnologiche, integrando le piante nello stile di vita delle persone a 360 gradi.

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