Venezia, la land art di AlUla si svela alla Biennale Arte 2024

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Viene presentata nel corso della 60° Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia la nuova destinazione per l’arte contemporanea che sorgerà in Arabia Saudita. In mostra una serie di rendering, disegni, maquette e interviste dei primi cinque artisti coinvolti nel grandioso progetto di land art che sorgerà dell’area desertica di AlUla

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Rendering, disegni, maquette e interviste relative a Wadi AlFann, l’esposizione di land art che si estende per 65 chilometri quadrati e che segnerà un nuovo capitolo nella storia dell'arte, sono in mostra da domani, martedì 16, al prossimo 30 aprile all’Abbazia di San Gregorio, a Venezia. Si intitola Journeys in Land Art, Towards Wadi AlFann, AlUla l’esposizione che, nel contesto della 60° Esposizione Internazionale d'Arte de La Biennale di Venezia, mette in luce i primi cinque artisti coinvolti nell'ambizioso progetto. Wadi AlFann, letteralmente la "Valle dell’Arte", sarà una nuova e sorprendente destinazione culturale globale per l'arte contemporanea, un luogo in cui le opere di alcuni degli artisti più interessanti del mondo saranno collocate, in modo permanente, nel paesaggio monumentale di AlUla, regione desertica dell’Arabia Saudita nordoccidentale. "Siamo lieti di presentare Wadi AlFann durante la 60ª Esposizione Internazionale d'Arte de La Biennale di Venezia, attraverso l’esposizione Wadi AlFann – ha commentato Nora Aldabal, Executive Director of Arts and Creative Industries, Royal Commission for AlUla -. Iniziative artistiche visionarie come Wadi AlFann svolgono un ruolo cruciale nella strategia di sviluppo di AlUla e non vediamo l'ora che possiate viverle di persona".

5 artisti coinvolti

Il programma, con il placet del principe ereditario Mohammed bin Salman Al Saud, ha l’obiettivo di commissionare da 20 a 25 opere d’arte permanenti nel corso di 10 anni e farà da contrappunto a “Desert X AlUla”, la Biennale del deserto che presenta opere d’arte temporanee. I primi cinque artisti coinvolti che stanno creando nuove opere site-specific e su larga scala per Wadi AlFann, sono Manal AlDowayan, Agnes Denes, Michael Heizer, Ahmed Mater e James Turrell. Imparando dal deserto, gli artisti coinvolti si ispireranno alla sua topografia, ai panorami, alla geologia e al complesso ecosistema. Le opere saranno realizzate nel rispetto del paesaggio, sullo sfondo delle formazioni di arenaria e dei canyon di questo territorio.

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Disegni e installazioni labirintiche

I disegni di Manal AlDowayan, l’artista incaricata di rappresentare l'Arabia Saudita presso La Biennale di Venezia 2024, sono frutto dei suoi laboratori partecipativi con le comunità di AlUla: oltre 700 partecipanti invitati a rappresentare le proprie storie personali su carta. Le rappresentazioni delle opere esposte spaziano dalle case, i quartieri, i ricordi e le storie familiari dei partecipanti, fino alla flora, la fauna, le tradizioni culinarie e le espressioni creative astratte; ogni opera riflette la vita, la cultura e l'identità degli abitanti di AlUla. Questi disegni e queste storie saranno infine inscritti nelle pareti della sua opera commissionata per Wadi AlFann intitolata Oasis of Stories, un'installazione labirintica ispirata alle pareti della Old Town di AlUla che inviterà gli spettatori a camminare attraverso i suoi passaggi.

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