L'esposizione, frutto della collaborazione tra l'azienda automobilistica e lo street artist, girerà per le più importanti città europee, tra cui Barcellona, Berlino, Parigi, Madrid e Amsterdam, ma il punto di partenza è l’Italia, precisamente Milano, presso il CUPRA Garage in Corso Como dove, fino all’8 febbraio, si potranno ammirare le opere di TVBOY
L’errore più grande in cui incappare è quello di identificare Cupra come 'solo' un marchio di auto. Dal suo ingresso nel settore, infatti, si è subito mostrato come qualcosa di diverso partendo dalla volontà di mettere al centro le persone, le stesse con cui ha creato una Tribe all’insegna di valori come l’audacia o la voglia di superare i propri limiti.
In questo vasto ed eterogeneo gruppo c’è anche un ambassador anticonvenzionale, in perfetto stile del brand, ossia Salvatore Benintende, in arte TVBOY, uno dei maggiori esponenti della urban pop art, e con cui Cupra ha creato la mostra Garage Takeover.
La mostra
Un’esposizione itinerante dell’artista che girerà per le più importanti città europee. Barcellona, Berlino, Parigi, Madrid, Amsterdam, ma il punto di partenza è l’Italia, precisamente Milano presso il CUPRA Garage in Corso Como dove, fino all’8 febbraio, si potranno ammirare le 7 opere dello street artist. "Per CUPRA, offrire esperienze uniche è fondamentale - raccontato Pierantonio Vianello, Direttore CUPRA Italia che sorride dopo aver chiuso un 2023 positivo con un +50% rispetto al 2022 in Europa - L’inaugurazione di questa mostra rappresenta un’ulteriore opportunità di regalare emozioni attraverso l’espressione dell’arte urbana".
"Io e Cupra abbiamo in comune la strada". Ci scherza su, ma non troppo, TVBOY, dietro la voluminosa giacca a vento e un cappellino scuro come gli occhiali da sole che non nascondo una certa emozione mentre racconta di questa sinergia con la casa spagnola: "La mia è un’arte in transito e per me è un’opportunità per farmi conoscere anche fuori dall’Italia e dalla Spagna. Ma la cosa che più mi è piaciuta è la libertà creativa che mi hanno lasciato. È molto bello quando un brand crede nella tua filosofia e ti rispetta come artista".
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Tra classico e moderno
Nelle tele che arricchiscono le pareti del Garage c’è tutto TVBOY, dal ritratto alla calciatrice del Barcellona Alexia Putellas, o alla cantante Rosalía, fino alla tanta, anzi tantissima arte classica. Un tema a lui caro, con cui gioca, si diverte e decontestualizzandola la riporta ai giorni nostri: "Mi ispiro molto ai classici per recuperare la mia radice italiana. Poi le opere antiche sono sempre molto attuali, basta fare un piccolo cambio per trasformale in qualcosa di moderno. Cerco di creare come fossero dei cortocircuiti in cui far convivere presente e passato". Ecco quindi Leonardo e Monna Lisa uniti come fossero John Lennon e Yoko Ono o le mani de la 'Creazione di Adamo' di Michelangelo che nell’avvicinarsi creano una scossa elettrica: "Esattamente come Cupra che scommette sull’elettrico" aggiunge l’artista.
Ed è proprio la mobilità elettrica che ha ispirato TVBOY nel creare l’opera definita come 'vivente'. Una centralina elettrica che, come successo nella città meneghina, verrà usata per la sua live performace che si arricchirà di tappa in tappa: "Mi piacciono tantissimo le centraline elettriche perché sono come sei pilastri in mezzo alla città che uso molto spesso per realizzare le mie opere ed è bello averne una che racconti tutto il nostro tour".
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"La Street art è il filone più rivoluzionario dell'arte"
Non manca assolutamente nulla, anche quel pizzico di provocazione per cui si è sempre contraddistinto l’artista che si ritrova ne: 'L’amore ai tempi virtuali' con Cupido che con un visore è pronto a scoccare non una freccia, ma il puntatore del mouse. "L’importante è che la street art trasmetta emozione nello spettatore. Con la provocazione attraggo il pubblico ma mi piace che non sia a sé stante ma che crei un dibattito. Le mie opere che generano tanto odio creano anche tanti commenti positivi ma ci deve essere un dialogo fra queste due parti".
Dal 1996 quando ha iniziato a dipingere sui muri tanto è cambiato: "Allora la gente ti vedeva più un vandalo, ora mi fermano, mi chiedono un autografo. La street art è un’arte riconosciuta, sdoganata ed è il filone più rivoluzionario". Ma nulla di tutto questo non ci sarebbe stato senza un pizzico di ottusità: "Serve ostinazione, ci ho messo 15, 16 anni per affermarmi". Ma fuori ci sono tanti artisti che hanno una vocazione ma non riescono a trovare la strada, e, quindi, la domanda sorge spontanea, ci vuole più coraggio o talento? 'Più coraggio', risponde senza pensarci. Un’altra delle qualità che accomunano TVBOY e Cupra. Forse la più importante.