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Lucca Comics 2023, in libreria arriva il Corto Maltese innamorato

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Cristian Paolini

Dopo il primo capitolo ambientato tra il Giappone e il Perù, torna la coppia formata da Bastièn Vives e Martin Quenehen a raccontarci gli episodi inediti della gioventù del marinaio creato da Hugo Pratt che, per l’occasione, ritroveremo innamorato della enigmatica Semira, donna bella e letale a guida di un’organizzazione di trafficanti di armi

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Nuovi mari da solcare, nuovi porti ai quali approdare, nuove storie da raccontare: l’avventura con Corto Maltese non si esaurisce mai, e questa volta si tinge di rosa. Dopo il primo capitolo ambientatoTra il Giappone e il Perù, torna la coppia formata da Bastièn Vives e Martin Quenehen a raccontarci gli episodi inediti della gioventù del marinaio creato da Hugo Pratt che, per l’occasione, ritroveremo innamorato della enigmatica Semira, donna bella e letale a guida di un’organizzazione di trafficanti di armi. Tra bosniaci, iracheni e agenti della Cia, la storia si rivelerà piena di pericoli incombenti, misteri e bellezze artistiche perdute. Abbiamo incontrato i due autori a Lucca Comics e ci hanno raccontato, senza fare troppi spoiler, qualcosa di più su “La regina di Babilonia” il nuovo libro edito da Cong.

La copertina di Corto Maltese "La regina di Babilonia"

Un'avventura tra donne fatali e opere d'arte

 

“Questa nuova avventura di Corto è ambientata nei primi anni duemila e parte da Venezia – spiega lo scrittore Quenehen –. Questo perché da una parte è un modo di rendere omaggio a Pratt che era veneziano e dall’altra un inno alla bellezza della città che qui è rappresentata forse con un pizzico di magia in meno ma in una chiave più moderna”. Modernità che sottolineata anche dalla relazione che dà le mosse al volume tra Corto e Samira come racconta il disegnatore Vivès: “Mi piaceva l’idea di affrontare un aspetto di Corto mai davvero ancora affrontato, di vederlo innamorato alla follia, e non sappiamo nemmeno se sarà ricambiato e come reagirà nel corso della storia”. Una vicenda che porterà i protagonisti nell’Iraq post invasione Usa, un momento storico affrontato con un accurato lavoro di studio da Quenehen. “Ho letto i documenti che avevano portato all’invasione dell’Iraq da parte degli americani inerenti alla cosiddetta operazione California e ho cercato di trasferire l’atmosfera nella nostra storia. L’aspetto della Storia con la s maiuscola invece esce quando entrano in scena delle bellezze archeologiche considerate ormai perdute”.

Una saga che nelle intenzioni degli autori non può non continuare con un terzo episodio: “Veramente abbiamo delle idee e ci stiamo già lavorando da quando abbiamo finito questo capitolo, se l’editore è d’accordo naturalmente. Come quello di Corto anche il nostro può considerarsi un viaggio, la prima avventura è stato l’inizio, la seconda abbiamo dovuto risolvere dei problemi e nella terza forse troveremo la soluzione”. E dopo Corto quale altro personaggio iconico sarebbe bello reinventare? Non ha dubbi Vivès: “Personaggi come Lucky Luke o Asterix non hanno più un granché da dire, ma Tin Tin… È un reporter, un personaggio che fornisce un gran numero di possibilità narrative. Lo ha capito anche Spielberg nel suo film, conferendogli una connotazione più noir. Sì, dopo Corto Maltese potrebbe essere stimolante lavorare su di lui”.        

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