Diverse le mostre e gli appuntamenti in programma in questo mese di luglio nel capoluogo emiliano. Dalla Mostra Andreas Gursky a un Viaggio verso l'ignoto
Diverse le mostre e gli appuntamenti in programma in questo mese di luglio a Bologna. (MOSTRE A MILANO - MOSTRE A TORINO - MOSTRE A PADOVA - MOSTRE A ROMA)
Gli eventi
Mostra Andreas Gursky. Visual Spaces of Today
Fino al 7 gennaio 2024 Fondazione MAST presenta la mostra curata da Urs Stahel insieme al fotografo tedesco Andreas Gursky. La mostra antologica, la prima in Italia dell’artista, segna l’inizio della celebrazione di due ricorrenze: i 100 anni dell’impresa G.D e i 10 anni di Fondazione MAST.
Viaggio verso l'ignoto
Fino al 24 settembre, a Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, è visitabile "Viaggio verso l’ignoto", una mostra a cura di Claudio Cerritelli e Gisella Vismara che illumina la figura complessa e poliedrica di Lucio Saffaro (Trieste 1929 - Bologna 1998): pittore, scrittore, poeta e matematico tra i più originali della cultura e dell’arte italiana del secondo Novecento.
Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi
"La mostra Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi" in Palazzo Pallavicini è visitabile fino al 23 luglio 2023. Ideata e prodotta da Vertigo Syndrome e curata da Paolo Linetti, massimo esperto di arte giapponese e curatore di importanti collezioni private, la mostra presenta al pubblico occidentale il fantastico mondo dei mostri della tradizione nipponica, attraverso più di duecento opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche, libri rari, abiti, armi, un’armatura samurai.
The World of Banksy
Palazzo Pallavicini fino al 6 agosto 2023 ospita la nuova esposizione The World of Banksy, l’artista di Bristol la cui vera identità rimane ancora sconosciuta. Una meravigliosa antitesi tra lo sfarzo aristocratico del Palazzo e le opere urbane dell’artista.
Sibille
Fino al 26 settembre la Sala del Consiglio di Palazzo d’Accursio ospita “Sibille” di Elisabetta Sirani. Dopo i lavori di restauro per il nuovo impianto audio e video, arrivano in Comune quattro opere d’arte al femminile, su concessione temporanea della Pinacoteca Nazionale.