Lo scrittore francese è stato premiato durante il Salone del libro di Torino per il suo libro dedicato al processo per gli attentati del Bataclan, dello Stade de France e di alcuni bistrot dell’XI Arrondissement, nel novembre del 2015
Lo scrittore francese Emmanuel Carrère con V13 (Adelphi) è il vincitore del Premio Strega Europeo. La proclamazione è avvenuta questa sera al Circolo dei Lettori nell'ambito del Salone del Libro di Torino. Nella cinquina, oltre a Carrère, Andrei Kurkov con il romanzo L'orecchio di Kiev, pubblicato da Marsilio, Esther Kinsky con Rombo (Iperborea), Johanne Lykke Holm con Strega (Nn Editore) e Burhan Sönmez con Pietra e ombra (nottetempo). Il Premio Strega Europeo è alla decima edizione.
"Riferirmi all'Europa ora è qualcosa di urgente"
"Fino a un anno fa per me riferirmi all'Europa poteva avere qualcosa di retorico, ora è qualcosa di urgente" ha detto Carrère subito dopo la proclamazione. Lo scrittore ha ringraziato anche Francesco Bergamasco, traduttore di molti suoi libri: "Noi scriviamo ma i traduttori sono importanti perché ci permettono di incontrarci".
"Il processo è stato terribile, ma ci sono stati momenti molto belli"
Nel parlare del suo libro, cronaca del processo agli attentatori del Bataclan, dello Stade de France e di alcuni bistrot dell’XI Arrondissement, Carrère ha affermato: "Di solito chi si interessa di cronache e processi s'interessa più ai criminali che alle vittime. Qui è il contrario. Di solito le vittime le compiangiamo. Tra le vittime, i sopravvissuti o i familiari che hanno perso la moglie o un bambino o un loro care, mi sono trovato di fronte rappresentazione di esperienze umane molto forti, magnifiche. Questo processo è stato terribile, ma ci sono stati momenti molto belli". Carrère ha detto che "il processo si è svolto veramente bene, sono stati rispettati gli imputati, sono state seguite le regole".