Un sex toy per la Festa della Mamma? Bloccata la campagna di Control (che fa discutere)

Lifestyle

Giulia Mengolini

“La mamma non si tocca. O forse sì”, recita lo slogan divisivo della campagna Happy Mothers’ Day che vuole sradicare i tabù sulla sessualità femminile, in particolare delle madri. Sei cartelloni che non verranno affissi nelle città, perché sono stati bloccati da due enti, spiega a Sky TG24 l'agenzia di marketing che l'ha creata. "Ma non ci femiamo. Il piacere è un diritto di tutti"

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È ancora scandaloso che una donna, se è madre, possa (e desideri) avere una vita sessuale attiva e soddisfacente? È la domanda che ha sollevato, e che continua a far discutere, la nuova campagna Happy Mothers’ Day di Control Italia - azienda che produce preservativi e sex toys - lanciata dall’agenzia Together in occasione della Festa della Mamma. “La mamma non si tocca. O forse sì”. Di fianco allo slogan in stampatello bianco, un dildo rosa e il viso di una donna in un momento di piacere. “Quest’anno falle un regalo che le farà davvero piacere”, recita il cartellone. Un cartellone che però è rimasto solo un'immagine digitale: la campagna di Control infatti era destinata alle affissioni, oltre che ai social, ma è stata bloccata perché ritenuta “non idonea”. L’azienda ha raccontato di essere stata censurata, così di averla convertita in una campagna esclusivamente online, dove il dibattito si è spostato, tra chi grida al cattivo gusto e chi assicura di trovarla innovativa e geniale.

Le affissioni bloccate da due enti

“La campagna originaria prevedeva sei diversi scatti di madri, tutte riprese in momenti di piacere”, racconta a Sky TG24 una delle manager di Together, “ma una volta visionata, due diversi enti hanno deciso di bloccarla”. Abbiamo chiesto all'agenzia chi in particolare ha fermato le affissioni, ma non abbiamo ricevuto risposta, perché l'agenzia ha scelto di non citare gli enti coinvolti. Quello che è certo è che la prima “non-affissione” convertita in post non ha lasciato indifferenti né donne né uomini. Nel complesso, spiega Together, la maggioranza dei commenti è positiva. "I detrattori sono in maggior parte uomini e piuttosto retrogradi, con commenti che minacciano la sessualità femminile".

"Un'idea coraggiosa e sovversiva"

“La trovo un'idea originale, coraggiosa, sovversiva”, scrive un’utente. “Mi auguro che le mie figlie crescano con l’idea che anche quando saranno mamme possano usare un vibratore”, osserva un’altra. “Le donne sono donne e restano tali anche quando diventano madri! Il piacere sessuale è sacrosanto”, è un altro commento femminile favorevole. Per un’altra utente “è vergognosa una censura in tal senso, l'idea della mamma angelicata, senza desideri e che deve solo immolarsi ai suoi doveri di madre va assolutamente sradicata”.  

"Chi regalerebbe un sex toy alla propria madre?"

“Cattivo gusto e perversione”, scrive un uomo sotto al post. “Davvero una pubblicità indecente e di cattivissimo gusto!”, sostiene un altro. Tra le detrattrici, meno tranchant, ci sono anche donne: “Che tristezza, penso meriteremmo più rispetto". Ma c’è anche ritiene la campagna eccessiva e di cattivo gusto, perché in occasione della Festa della Mamma un figlio o una figlia non regalerabbero mai un sex toy alla propria madre: "Non so quanto sia effettivamente giusto che un figlio/a regali un vibratore alla madre. La sessualità dei genitori non è di competenza dei figli”, oppure “onestamente voi regalereste un vibratore a vostra madre?!”. Scrive un’altra: “Il problema di questa pubblicità è solo uno. Scritta e realizzata in questo modo sembra che sia rivolta al figlio (molto piccolo a giudicare l'età della mamma in questione). E non è proprio il massimo”.

Together: "Una campagna rivolta alla madri, non ai figli"

L’agenzia a Sky TG24 smentisce invece che la campagna sia pensata per i figli, invitati all'acquisto di un sex toy in occasione del 14 maggio. “È rivolta alla mamme, non ai figli. E l'obiettivo è sradicare la vergogna che ruota attorno alla sessualità femminile”, spiegano. Per normalizzarla, decostruire il pregiudizio "e ricordare che anche da madri si può e si può desiderare di provare ancora piacere”. Insomma, la campagna voleva “creare empatia e dare voce alle madri”, che prima di essere genitori continuano a essere, prima di tutto, donne. Con i propri desideri, esattamente come gli uomini.
Nel suo ultimo post pubblicato su Instagram, il focus di Control è sul tabù della masturbazione femminile: si chiama "masturbation gap" e ha origine in ragioni prettamente culturali. Per scavalcarlo, "l'informazione è l'arma più potente".

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