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Giornata mondiale del libro, quali sono i capolavori più tradotti all’estero

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Antoine de Saint-Exupéry e Carlo Collodi sopra tutti gli altri, ma insieme a loro ci sono anche Gabriel Garcia Marquez, Paulo Coelho, José Saramago, J. R. R. Tolkien e Harumi Murakami: questi sono alcuni degli autori presenti ne "L'Atlante dei libri più tradotti al mondo” di Preply. Tra gli scrittori italiani, oltre al padre di “Pinocchio”, ci sono anche Machiavelli, Rodari, Pirandello e Dami, quest’ultima nota con lo pseudonimo di Geronimo Stilton

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Un libro per ognuno dei 193 Paesi nel mondo. Ad elencare l'opera più tradotta di ciascuno Stato ci ha pensato Preply, che ha realizzato "L'Atlante dei libri più tradotti nel mondo”, un viaggio letterario che tocca i cinque continenti e che ha fatto emergere risultati curiosi. Nella lista c’è di tutto, dai volumi per bambini ai fantasy e ai romanzi gialli. Gli spunti per regalare e regalarsi un capolavoro, vista l'occasione della Giornata mondiale dedicata ai libri che si celebra proprio oggi, di certo non mancano.

Nord America

La narrativa è il genere che va per la maggiore in Nord America. La scelta è assolutamente vasta e comprende racconti adolescenziali come “Anna dai capelli rossi”, la cui autrice è la canadese Lucy Maud Montgomery, il realismo magico di “Pedro Páramo”, scritto dal messicano Juan Rulfo, e anche il romanticismo pieno di suspense che notiamo tra le pagine di “Hotel”, romanzo proveniente dalle isole Bahamas e scritto da Arthur Haily. E negli Stati Uniti? Il romanzo americano più tradotto all'estero è inaspettato: si tratta infatti di “La via della felicità”, un libro di auto-aiuto scritto da L. Ron Hubbard e tradotto in più di 112 lingue. Nel testo vengono elencati 21 princìpi morali per i lettori, ma a causare la maggior parte delle controversie è stata l’occupazione del suo autore: Hubbard è infatti il fondatore della Chiesa di Scientology e la distribuzione, spesso non richiesta, di questi testi nelle scuole e in altri edifici pubblici ha provocato diverse critiche.

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Sud America

Impossibile non conoscerli. Gli autori sudamericani più tradotti riportati da Preply sono scrittori di fama mondiale molto conosciuti anche in Italia: un esempio è il colombiano Gabriel Garcia Marquez, autore di “Cent’anni di solitudine”, romanzo tradotto in 49 lingue. Poi ci sono anche “La casa verde”, scritto dal peruviano Mario Vargas Llosa e tradotto in 19 lingue; ”2666”, romanzo cileno scritto da Roberto Bolaño e riportato con altre 28 differenti traduzioni, e “L’Aleph” dell’autore argentino Jorge Luis Borges. L’autore però più tradotto di tutto il continente sudamericano è certamente Paulo Coelho: lo scrittore brasiliano ha infatti visto la sua opera “L’Alchimista” tradotta in 80 lingue. Si ferma invece a 12 traduzioni “Il saccheggio dell’America Latina”, saggio storico scritto da Eduardo Galeano che analizza gli effetti che secoli di imperialismo, sfruttamento e schiavitù hanno causato sulla popolazione latino-americana, dai Caraibi fino alla Patagonia.

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Europa

Antoine de Saint-Exupéry e Carlo Collodi. Sono loro gli autori più tradotti del continente europeo (e anche a livello assoluto): infatti il francese “Il piccolo principe” e l'italiano “Pinocchio” contano rispettivamente più di 382 e 300 traduzioni. Oltre ai libri di Francia e Italia ci sono però anche altri generi interessanti nel continente europeo, sia per i ragazzi (come “Le avventure di Tintin” del belga Hergé, “Pippi Calzelunghe” della svedese Astrid Lindgren oppure “Bambi” dell’austriaco Felix Salten) che per gli adulti. Tra questi ultimi ci sono, ad esempio, “Memoriale del Convento” del portoghese Josè Saramago, premio Nobel per la letteratura nel 1998, oppure “I pilastri della terra”, fortunata serie fantasy ideata dal gallese Ken Follett e tradotta in più di 30 lingue. Altri romanzi degni di menzione sono ovviamente “Anna Karenina” del russo Lev Tolstoj, tradotto in più di 49 lingue, e anche un libro sugli scacchi, scritto dal lettone Aron Nimzowitch e intitolato “Il mio sistema”, tradotto in 8 lingue.

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Africa

Non mancano le sorprese in Africa. Nel continente il genere più tradotto è la narrativa, seguito a ruota dalle autobiografie, come raccontano gli esempi di autori coraggiosi come il prigioniero torturato della Mauritania (“12 anni a Guantanamo” di Mohamedou Ould Slahi), un innovativo scienziato adolescente del Malawi (“Il ragazzo che catturò il vento” di Willima Kamkwamba) e un bambino-soldato della Sierra Leone (“Memorie di un soldato bambino” di Ishmael Beah). Il libro più tradotto del Sudafrica è sicuramente uno dei più conosciuti a livello mondiale: si tratta di “Lo Hobbit” dell'autore sudafricano J. R. R. Tolkien, tradotto in 59 lingue. Eppure, non è questo il libro più tradotto di tutto il continente, visto che il primato spetta a una fiaba keniota, “La rivoluzione verticale o sul perché gli uomini camminano eretti”, scritta da Ngũgĩ wa Thiong'o e che tratta dell’incredibile connessione tra gli uomini.

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Asia

Dalla narrativa alla poesia fino alla storia. Si trova di tutto nella lista dei romanzi più tradotti dell’Asia: ci sono “Mille splendidi soli” dell’afghano Khaled Hosseini; “Il cavaliere dalla pelle di leopardo” del georgiano Shota Rustaveli; “Ho ucciso Shahrazad, Confessioni di una donna araba arrabbiata” della libanese Joumana Haddad. I romanzi più tradotti, però, sono altri: a pari merito, con più di 50 traduzioni, ci sono “Norvegian Wood. Tokyo Blues” del giapponese Haruki Murakami e “Autobiografia di uno Yogi”, libro di meditazione dell’indiano Paramahansa Yogananda.

Oceania

Conosciuto a livello mondiale per la serie televisiva è il romanzo più tradotto dell’Oceania: si tratta di “Uccelli di Rovo”, scritto dall'australiana Colleen McCullough e che tratta di una famiglia che vive in un ranch nell’outback. Dal libro è stata poi tratta l’omonima miniserie di successo trasmessa negli Stati Uniti nei primi anni ’80 e che ha poi spopolato nel mondo. A seguire c'è il romanzo neozelandese "The Whale Rider" di Witi Ihimaera, incentrato su Kahu, un bambino di otto anni che cerca di dimostrare alla sua famiglia e alla sua tribù Maori che ha ciò che serve per comandare, tradotto in più di 15 lingue.

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Gli autori italiani più conosciuti

Oltre alle traduzioni Paese per Paese, Preply ha indagato anche su chi sono gli autori italiani più conosciuti nel mondo. Il primo posto, essendo uno degli autori più tradotti, è naturalmente di Carlo Collodi, famoso per “Pinocchio” ma le cui opere sono state tradotte in 59 lingue, tra cui anche il persiano e l’esperanto. Dopo di lui ci sono, a pari merito, Niccolò Machiavelli, autore de “Il principe”, i cui scritti sono stati tradotti in 46 lingue, e Gianni Rodari, la cui letteratura per l’infanzia ha oltrepassato i confini nazionali, come dimostra il successo - soprattutto nell’Europa dell’est - di “Favole al Telefono” o “Le Avventure di Cipollino”. Giovanni Boccaccio e Alberto Moravia occupano ex aequo il terzo posto della classifica di Preply: i loro testi sono stati tradotti in 43 lingue. Nella lista sono anche presenti Dante Alighieri, Italo Calvino, Luigi Pirandello e Elisabetta Dami, un nome quest'ultimo che magari non dirà molto, perché in realtà scrive con lo pseudonimo di Geronimo Stilton.

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