House-swapping, vivere la Milano Design Week in modo economico e sostenibile

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Costanza Ruggeri

Costanza Ruggeri

"Io presto la mia casa a te, tu presti la tua a me". Il fenomeno, nato negli Stati Uniti negli anni Cinquanta, è in forte crescita e rappresenta una valida alternativa per viaggiare senza il pericolo di dare fondo al conto in banca e con il vantaggio di entrare in contatto con la cultura e gli stili di vita del luogo

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Pernottare in un edificio di fine Ottocento nel quartiere della movida meneghina o dormire in una casa di ringhiera di via Savona, nel centro città. Ma anche alloggiare in un loft nell’emergente quartiere di NoLo (North Of Loreto) o abitare per qualche giorno in uno stabile di Chinatown. Visitare Milano durante la Design Week può costituire una spesa importante, a maggior ragione se non ci si vuole perdere la settimana più attesa dell’anno, ricca di eventi e iniziative speciali che riempiono le vie della città. Durante il Salone del Mobile i prezzi per dormire nel capoluogo lombardo schizzano. Il canone medio settimanale di locazione quasi quadruplica arrivando a toccare picchi di 6mila euro per 7 giorni in un bilocale. E se la soluzione fosse l’house-swapping

Viaggiare "slow" e sostenibile

Letteralmente “scambio di casa”, l’house-swapping si sta dimostrando una valida alternativa per viaggiare in Italia o all’estero senza il pericolo di dare fondo al conto in banca e con il vantaggio di entrare in contatto con la cultura e gli stili di vita del luogo. Come funziona questo modo di viaggiare economico e sostenibile? Riassumendo questa forma di alloggio in poche parole si può dire: "Io presto la mia casa a te, tu presti la tua a me." Il fenomeno, nato negli Stati Uniti negli anni Cinquanta, è in forte crescita (i dati parlano di un tasso annuo del +15-20%) e con l’avvento di Internet negli anni Novanta ha trovato la sua dimensione ideale per quanto riguarda la modalità di contatto e di scambio di informazioni. Una forma di viaggiare slow e responsabile dove viene minimizzato l’impatto ambientale e premiato un turismo più egualitario e circolare.

 

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Come funziona

Vinta l’iniziale diffidenza, il meccanismo è molto semplice. La formula classica prevede che, a fronte di una quota annuale di iscrizione, si metta online la propria abitazione, inserendo foto e descrizioni accurate. Allo stesso modo, dopo aver deciso la meta desiderata, si cerca tra le offerte disponibili e, trovato un corrispondente interessato, si procede con lo scambio. HomeExchange, la prima community di scambio case al mondo (con più di 110.000 membri in più di 130 Paesi), consente di attivare scambi illimitati, in qualsiasi momenti dell’anno, in modo sicuro e senza transazioni finanziarie tra le due parti. Due le modalità: lo scambio classico (due famiglie si scambiano reciprocamente le proprie case, nelle stesse date o anche non contemporaneamente) e lo scambio con GuestPoints (l'ospite soggiorna a casa dell'ospitante e gli offre un certo numero di Punti ospite. L'ospite può utilizzare questi GuestPoint per soggiornare a sua volta presso un altro membro. Ogni iscritto riceve i Punti ospite al momento della sottoscrizione e ogni qualvolta ospita dei membri presso la sua abitazione).

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