Mastrocola: "Ricordare è la maggiore forma di invenzione"

Lifestyle
Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

La scrittrice firma un romanzo con protagonista una bambina nata nell'Italia del secondo dopoguerra. E durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24, dice: "Pensiamo sempre che la memoria sia qualcosa di ancorato alla realtà del passato, ma a dire il vero il passato non esiste: lo inventiamo"

ascolta articolo

La storia che raccontiamo questa settimana a "Incipit" ha per protagonista una bambina nata in un’Italia che non c’è più. Una bambina che si sente sempre sbagliata perché - come dice lei - "non riesce mai a entrare nelle cose e a viverle davvero". Quella bambina è la protagonista della “Memoria del cielo”, il nuovo romanzo di Paola Mastrocola da poco tornata in libreria per i tipi di Rizzoli (pp. 272, euro 19). Nel romanzo, la bambina chiama Donata, nasce nella Torino degli anni Cinquanta da una madre bellissima che fa la sarta e da un papà che arriva dall’Abruzzo per realizzare il sogno della sua vita: fare l’impiegato alla Fiat.  È lei, Donata, a raccontare e a ricordare quella storia, ed è lei a dirsi convinta che “esiste un’esattezza inventata dei ricordi, lo so che esiste”. 

"I nostri ricordi? Pochi ed estremamente marginali"

"Ricordare è la forma d'invenzione maggiore che possiamo avere - dice Paola Mastrocola nella nuova puntata di 'Incipit', la rubrica di libri di Sky TG24 - Pensiamo sempre che la memoria sia qualcosa di ancorato alla realtà del passato, ma a dire il vero il passato non esiste. Noi inventiamo anche il passato, perché sì, ci eravamo, ma in qualche modo non eravamo noi, soprattutto se quel tempo è così remoto da riguardare la nostra infanzia. Noi siamo i più estranei alla nostra infanzia, e non è un caso infatti che ce la raccontino gli altri. Ecco: una cosa che ho scoperto scrivendo questo libro è che i ricordi che abbiamo sono pochissimi e quasi sempre estremamente marginali, anche se li carichiamo di un senso enorme  fino a farli diventare giganteschi".

 

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

FRANCE - 1936: Portrait of Antoine de Saint-Exupery, aviator and writer, in the cockpit of his airplane, the Caudron Simoun, 1936 in France. (Photo by Keystone-France/Gamma-Rapho via Getty Images)

approfondimento

“Saint-Exupéry, l’uomo extravagante attratto da ciò che non è terreno”

Lifestyle: I più letti