Da un'idea dell'artista Gabriele Pellerone, effettuato il primo tatuaggio con l'aiuto dell'intelligenza artificiale: non più immagini copiate da libri o dal web, i disegni potranno nascere dal dialogo tra cliente, artista e algoritmi
Un algoritmo ci tatuerà. Parola dell'artista del tattoo Gabriele Pellerone. “Un ragazzo si è presentato da me chiedendomi di rappresentare la forza e potenza di Poseidone mentre esce dall’acqua”, ha detto Pellerone: "Per dare forma alla sua idea abbiamo affidato agli algoritmi questa descrizione e ricavato una serie di immagini. È stato attraverso un processo di affinamento e selezione del risultato che siamo arrivati alla scelta di quella di partenza, che ho successivamente rielaborato aggiungendo dettagli e un’ulteriore personalizzazione per arrivare al disegno definitivo”.
"La possibilità di avere un'immagine unica"
In un gioco di parole tra AI (intelligenza artificiale) e il dio del mare Poseidone, il tatuaggio è stato rinominato PosAIdon, ovvero il primo tattoo nato dall'incontro tra creatività umana e intelligenza artificiale. “Fino a ieri le immagini tatuate nascevano da precise richieste dei clienti, che sceglievano da appositi cataloghi di motivi classici, o volevano copiare figure già viste su libri, sul web o altri tatuaggi indossati da celebrity”, spiega Pellerone. "L’utilizzo dell’Artificial Intelligence permette invece di focalizzarsi su una forma di narrazione unica. Il cliente può spiegare al tatuatore i temi, i ricordi, gli eventi che vorrebbe riassunti in un’immagine e l’artista può affidare agli algoritmi, attraverso l’utilizzo di parole chiave, questo intimo storytelling per ottenere un’immagine che non è mai esistita prima, utilizzandola poi come base per effettuare ulteriori modifiche, guidate dalla propria sensibilità artistica ed esperienza”.
approfondimento
Napoli verso lo scudetto, tatuaggio col tricolore spopola tra i tifosi
"Il tocco finale spetta sempre all'artista"
Rimane una certa diffidenza nel mondo dell'arte sul supporto che può dare l'intelligenza artificiale, ma Pellerone crede invece che questa nuova tecnologia possa portare solo miglioramenti: "Sono convinto che l'intelligenza artificiale oltre a potenziare la creatività, possa trasformarsi in un valido supporto, per me e i miei colleghi, nel creare opere uniche e personalizzate, basate sulle preferenze e le esigenze individuali dei nostri clienti. Certo l’AI non possiede un’anima, ed è per questo che il tocco finale spetta sempre all’artista”.
approfondimento
Milano, guru tattoo rischia sfratto: aiutateci a trovare nuova sede
Un pionere nel campo della cultura digitale
Gabriele Pellerone si può considerare una sorta di pionere nel settore, considerando che da tempo promuove la cultura digitale e l'utilizzo della tecnologia nel mondo dei tatuaggi. Pellerone infatti, grazie alla collaborazione con LAB9 è diventato il primo artista italiano a realizzare un tatuaggio virtuale nel Metaverso col progetto MetaINK 3D, e a pubblicare una collezione privata di NFT.