“Comandante”: Veronesi e De Angelis raccontano il gesto eroico di Salvatore Todaro

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

In un libro pubblicato da Bompiani lo scrittore e il regista rievocano la vicenda del comandante del "Cappellini" che, dopo aver affondato un'imbarcazione  durante la seconda guerra mondiale, decise di portarne in salvo i naufraghi. L'intervista durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24

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Il libro di questa settimana si intitola "Comandante" e ha per protagonista un comandante davvero esistito: Salvatore Todaro. "Un personaggio abbastanza singolare che - come racconta Sandro Veronesi nella nuova puntata di 'Incipit' - appartiene a quella fascia di umanità imperscrutabile perché piena di misteri e di talenti".

È lui, durante la seconda guerra mondiale, a guidare il sommergibile "Cappellini" che affonda dopo un combattimento un'imbarcazione in pieno Oceano Atlantico.

Sembra solo una cronaca bellica, fino a quando - dice  Veronesi in questa intervista - Todaro non decide di "realizzare ciò che qualsiasi comandante durante un conflitto deve aver pensato o sognato: portare in salvo i nemici appena sconfitti", disattendendo così ai codici e alla prassi di guerra.

La storia di quel gesto - diventato anche un film in uscita nei prossimi mesi - è stata ora ricostruita da Veronesi e dal regista Edoardo De Angelis in un libro pubblicato per i tipi di Bompiani (pp. 128, euro 16). Un racconto polifonico, in grado di restituire tutta la complessità, e dunque anche tutta l'umanità, di un'impresa che rischiava di inabissarsi nell'oblio.

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