Mercato immobiliare, a Roma prezzi sempre più alti per affitti e case

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Beatrice Barbato

È in aumento il costo di affitti e immobili a Roma. In molti casi, soprattutto per chi vive da solo, la pressione sullo stipendio del mutuo o dell’affitto non è sostenibile. C’è chi sceglie di allontanarsi dal luogo di lavoro per trovare soluzioni più accessibili, e chi è costretto a condividere casa

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Milano è la città più cara d’Italia per chi ha necessità di una camera singola, ma i prezzi sono sempre più alti anche a Roma.

 

Chi, ad esempio, il prossimo anno dovrà rinnovare un contratto di lunga scadenza – come i numerosi 4+4 stipulati nel 2015 – potrebbe andare incontro a un aumento del 20% di media. E non parliamo del centro di Roma, dove la variazione del canone calcolata dal Centro Studi Abitare Co. si attesta a quasi l’8%, ma soprattutto della periferia, dove l’aumento potrebbe superare il 33%.

Acquistare casa a Roma

Sono a Roma da 15 anni e ho sempre vissuto in affitto – racconta a Sky tg24 Francesca (ndr. nome di fantasia), 39 anni –.  Non sono ancora riuscita ad acquistare casa per i prezzi proibitivi di Roma, non solo in centro, ma anche in periferia. Inoltre, quello è un impegno che dovrei affrontare totalmente da sola e sono ancora precaria. Tra l’altro ho anche una età per la quale non posso usufruire del bonus mutui under 36 per cui non mi rimanere altro che rimanere in affitto”.

 

Per poter acquistare casa nella Capitale - parliamo di un trilocale con una superficie media di 90 mq - occorre guadagnare 3.300 euro netti al mese. È quanto ha calcolato Immobiliare.it Insights.

 

Per una persona che vive da sola la pressione del mutuo sullo stipendio per quasi tutte le tipologie di appartamento supera di molto il 30% - si tratta della soglia accettata come percentuale limite da investire sulla propria abitazione, sia nel caso di acquisto che di affitto.

Nel caso dei mutui solo il monolocale è mediamente accessibile per chi vive da solo a Roma. Mentre bilocali e trilocali portano via una parte importante dello stipendio.

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Il caro affitti a Roma

Le stesse difficoltà si riscontrano per gli affitti.

 

Gli affitti a Roma sono un altro problema, perché se ne va gran parte dello stipendio, io vivo in un monolocale di 30mq e pago esattamente metà del mio stipendio – spiega Francesca –.  È una scelta quella di andare a vivere da sola, che ho preso per essere indipendente, consapevo del fatto che avrei dovuto abbassare il mio stile di vita”.

 

Facciamo qualche esempio: per affittare un monolocale in media a Roma occorrono circa 609 euro. Questo vuol dire, come ha calcolato Immobiliare.it Insights, che se per una coppia la pressione dell’affitto sul totale del reddito annuo è sostenibile – perché si attesta al 21,8% - lo stesso non accade per chi vive da solo, in questo caso la pressione raggiunge il 39,3%.

 

Per un bilocale la media è di 808 euro mensili. La pressione del canone sullo stipendio sale al 29% per la coppia e al 52% per chi vive da solo.

 

Se poi la casa da affittare è un trilocale – che costa in media più di mille euro nella Capitale – la pressione sullo stipendio diventa meno sostenibile sia per la coppia che per il single.

Monolocali o camere?

In alcuni casi, però, scegliere di vivere da soli è una necessità.

 

Cambiando le esigenze, le stanze per una persona che lavora diventano strette – racconta Arianna, 33 anni –.  A volte è necessario fare uno sforzo economico, andandosi a privare della metà dello stipendio".

 

C’è, poi, chi preferisce optare per una camera, per poter far fronte alle varie spese, ma non sempre è così facile trovare soluzioni accessibili.

 

Ho cambiato casa recentemente, circa due mesi fa – a parlare è Egidio, 26 anni –.  È stato abbastanza difficile trovare casa, perché gli annunci per case o camere per ragazzi erano molto pochi. Soprattutto c’è erano annunci per ragazzi. Trovare una camera a un prezzo non troppo elevato è stato abbastanza complesso perché ho scelto casa vicino al mio luogo di lavoro”.

Il caro bollette

Al caro affitto va poi aggiunto l’aumento di bollette e gas da un lato e spese condominiali dall’altro, soprattutto nel caso di riscaldamenti centralizzati.

 

Mi sono potuto permettere di vivere da solo perché mi sono allontanato dalla zona in cui abitavo prima che costava un po’ di più – spiega a Sky tg24 Michele, 28 anni –.  Il problema attuale è che oltre a questa spesa, che è una spesa fissa, quindi siamo a conoscenza noi affittuari di quanto spendiamo mensilmente, c’è una grossa problematica che è data dal caro bollette. Quello che è il caro affitti si va quindi a scontrare con il caro bollette e in un periodo come questo dove il gas e l’elettricità sono sostanzialmente raddoppiati, le spese si fanno assolutamente importanti e in parte imprevedibili, perché non sono gestibili al meglio. Ci possono essere anche delle sorprese a fine mese”.

 

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