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Un dipinto con il volto di Hitler e l’ipotesi di una studiosa: opera inedita di Picasso?

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La storica dell'arte Annalisa Di Maria, consigliera del direttivo del Club Unesco di Firenze, ha presentato in prima mondiale un dipinto inedito che potrebbe raffigurare il volto del dittatore nazista attribuibile al famoso pittore spagnolo 

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Un dipinto attribuibile a Pablo Picasso (1881-1973), omaggio all'artista tedesco Paul Klee (1879-1940), potrebbe raffigurare un ritratto satirico del dittatore Adolf Hitler: l'ipotesi è stata illustrata durante la conferenza internazionale "L'arte in fuga da Hitler" che si è svolta nei giorni scorsi nel castello dei conti Brancaleoni di Piobbico (Pesaro Urbino). Oggetto dell'assise l'arte perseguitata dal nazifascismo, tra cui l'emblematica furia della censura nazista che sfociò con la mostra "Arte degenerata" nel 1937, nella quale furono esposte gran parte delle opere di tutti gli artisti contrari al regime del Fuhrer. 

La presentazione dell'opera

La storica dell'arte Annalisa Di Maria, consigliera del direttivo del Club Unesco di Firenze, ha presentato in prima mondiale un dipinto inedito che potrebbe raffigurare il volto del dittatore nazista, "una delle opere più interessanti di rappresentazione critica e sarcastica di Hitler creato da uno dei più grandi maestri del '900". 

Il volto di Hitler a confronto con il dipinto di Picasso (credit: Annalisa Di Maria)

Un tributo a Klee?

Di Maria, in accordo anche con l'indagine del ricercatore Andrea da Montefeltro e dal perito calligrafo forense Stefano Fortunati, ritiene possa trattarsi di un'opera di tributo dedicato a Klee perseguitato e censurato dal regime nazista: il maestro spagnolo dell'arte cubista avrebbe infatti rappresentato nel dipinto l'artista tedesco nei panni di Hitler, inserendovi tutta una serie di oggetti e contenuti che erano vietati o non tollerati dal Fuhrer, come la pipa, il rossetto rosso e il trucco in viso. Lo studio del supporto, del pigmento, le analisi stilistiche e di comparazione hanno portato a ipotizzare la sua realizzazione tra il 1935 il 1937.

Al momento non ci sono certezze

Annalisa Di Maria ha spiegato che l'opera non sarebbe mai stata catalogata perché finita dispersa, frutto di un dono personale compiuto da Picasso a Klee in seguito ad un loro incontro. Di Maria ha affermato: "Ovviamente al momento non ci sono certezze che il dipinto possa essere di mano di Pablo Picasso, essendo un’opera difficoltosa nello studio e dall'analisi si è rilevato anche un rifacimento del bordo esterno a causa probabilmente di usura, forse li poteva essere presente qualche testimonianza di una firma autografa. L'opera merita di essere conosciuta e studiata ancora e visionata da altri esperti per poterne apprezzare l’importanza; sicuramente rappresenta una delle opere più importanti del '900 come critica al nazismo e come testimonianza del dissenso e portatrice di verità di quegli orrori compiuti da uno dei dittatori più sanguinari della storia. Solo un genio e un maestro dell'espressionismo con un profondo senso d’ironia pungente poteva aver creato un dipinto di questo genere".