Parlare in corsivo, cos'è la nuova moda di TikTok

Lifestyle
©Getty

Parlare in corsivo, è l'ultima moda usata dai giovani sui social network. Il fenomeno nasce dalla presa in giro della cadenza milanese. Un linguaggio pieno di abbreviazioni, vocali chiuse o sillabe strascicate

ascolta articolo

Da semplice stile di scrittura ad un nuovo modo di parlare. Il corsivo è la nuova moda lanciata dai giovani sui social network. Su Tik Tok è diventato un rompicapo “ virale”. Parlare in corsivo nasce da una presa in giro della cadenza milanese utilizzata da alcune ragazze nei video in cui si parla di serate in discoteca, aperitivi alla moda e confessioni tra amiche. Un linguaggio pieno di abbreviazioni, vocali chiuse o sillabe strascicate. 

Il fenomeno sui social

Il segreto del “corsivo parlato” è quello di esagerare i tratti tipici della cadenza milanese allungando le sillabe finali, chiudendo le “o” e assumendo un ritmo cantilenato. La parola più gettonata è il diminutivo di amore, “amo” che in corsivo diventa "amïo". E’ un qualcosa di più di una semplice tendenza estiva: il corsivo è diventato oggetto di lezioni  su Tik Tok, dove sono molti i profili che ne parlano e insegnano questa parlata. Il corsivo viene anche usato molto nella musica da alcuni artisti emergenti come Tha Supreme e Sangiovanni.

Un fermo immagine tratto da un video della polizia di Cagliari, 11 giugno 2020. Lo hanno convinto ad investire in cripto valute promettendogli facili e consistenti guadagni, si sono fatti inviare quasi 400mila euro e quando la vittima ha cercato di rientrare in possesso di una parte della somma investita, hanno iniziato a minacciarlo. Solo la denuncia del truffato alla polizia postale ha permesso di recuperare almeno parte della somma. Si è conclusa con due denunce e il recupero di oltre 200mila euro l'indagine internazionale condotta dal Compartimento polizia postale di Cagliari sul Financial Cyber Crime e sulle truffe relative al trading online. Accusate di truffa, abusiva attività finanziaria, riciclaggio ed estorsione due donne di nazionalità ucraina e armena, amministratrici delle società intestatarie dei conti correnti esteri in cui sono finiti i 380mila euro della vittima, un ex commerciante cagliaritano.
ANSA/POLIZIA EDITORIAL USE ONLY NO SALES

approfondimento

Falso medico spingeva ragazzine all'anoressia: denunciato social coach

Lifestyle: I più letti