A scuola di scrittura (gratis) in cambio di solidarietà: il progetto di Francesco Trento

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Matteo Furcas

Francesco Trento

All’inizio del lockdown lo scrittore e sceneggiatore ha cominciato a offrire lezioni gratuite in cambio di donazioni a organizzazioni o cause benefiche. Il successo del progetto è stato rapido, tra corsi sempre più vari e ospiti prestigiosi come Massimo Carlotto, Glenn Cooper e – prossimamente – Joe Lansdale. Si è innescato così un “circolo virtuoso” di solidarietà e beneficenza, come racconta a Sky TG24 l’ideatore dell’iniziativa

Da ciascuno secondo le sue capacità a ciascuno secondo i suoi bisogni. Si potrebbe descrivere così l’iniziativa lanciata da Francesco Trento, scrittore e sceneggiatore, durante il lockdown e che prosegue tutt’ora con grande successo: mettere a disposizione corsi di scrittura senza chiedere nulla in cambio ai partecipanti se non una donazione per un’organizzazione benefica o una causa. “Tenevo già dei corsi in diverse città italiane”, racconta Trento a Sky TG24. “All'inizio della pandemia mi sono detto ‘Cosa posso fare per aiutare le persone che stanno chiuse in casa?’. E siccome ero fermo con i corsi, ho scritto nel nostro gruppo Facebook e ho detto ai miei studenti ‘Vi faccio un corso gratis e in cambio fate una donazione a un ospedale o a un’associazione che sta dando una mano con l’emergenza’”. L'iniziativa è nata grazie alla pagina Facebook dei corsi tenuti da Trento, "Come si scrive una grande storia", che esisteva da tempo: "Partite con 40-50 persone, in pochissimo tempo le lezioni gratuite sono schizzate a 200 partecipanti, con picchi di 400-500 persone”, spiega Trento.

L’iniziativa

“La cosa ha preso piede soprattutto durante il lockdown”, racconta ancora lo scrittore e sceneggiatore. “Vedendo che funzionava ho iniziato a chiedere ad amiche e amici del mondo della letteratura e del cinema di venire una volta alla settimana a tenere una lezione loro”. E così l’offerta di corsi si è sempre più ampliata, con gli argomenti delle lezioni che vanno dalla scrittura per il cinema alle sceneggiature per fumetti, con ospiti via via più prestigiosi. È il caso di Glenn Cooper, autore della tetralogia della "Biblioteca dei morti": in cambio della sua lezione, naturalmente gratuita, i partecipanti erano invitati a donare per aiutare Noemi, una bambina di 3 anni con una grave malformazione genetica che ha bisogno di cure molto costose per riuscire a camminare. Per la causa Cooper ha deciso di raddoppiare la cifra raccolta dai partecipanti, quasi 8mila euro. “In totale abbiamo raccolto circa 19mila euro per Noemi”, spiega Trento, “grazie anche alla donazioni di chi ha seguito la lezione in differita”. Finora "Come si scrive una grande storia" ha raccolto altri 60mila euro, “per un totale di circa 80mila euro”. “A volte è l’ospite a dire prima a quale organizzazione vuole donare, altre volte consiglio io”, dice Trento.

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Un circolo virtuoso

Accanto ai corsi gratuiti ci sono anche quelli a pagamento, che Trento ha ripreso a tenere. Sempre con un risvolto benefico: “Ho sempre detto che chi non può permettersi di pagare un corso, può seguirlo gratis o al prezzo che può pagare e il resto delle ore lo va a fare in volontariato”, racconta. “Se tengo un corso di 15 ore, ne vai a fare 15 di volontariato. Dove vuoi, anche semplicemente raccogliendo la spazzatura nel parco sotto casa. L’importante è che si crei un circolo virtuoso”. L’idea di Trento è proprio questa: stimolare un circolo virtuoso dove ciascuno “offre quel che può e prende ciò che gli serve”. I corsi si sono dimostrati in alcuni casi anche l’occasione per far incontrare necessità (delle associazioni benefiche) e competenze (di chi li ha frequentati): come capitato ad Associazione d’idee di Bologna, che lavora con ragazzi con sindrome di Down e che ha trovato grazie ai corsi qualcuno che potesse tenere un corso di fumetti o disegno.

Comunità e appartenenza

A partecipare ai corsi sono “soprattutto donne, direi tre quarti del pubblico”, spiega Trento. “E anche molti giovani”. Ma cosa cerca chi si iscrive alle lezioni di "Come si scrive una grande storia"? “Vedono la scrittura come un mezzo per comunicare se stessi, di attestazione di se stessi: ‘Eccomi, sono io, questa è la mia voce’”, racconta Trento. “Molte persone mi hanno scritto dicendomi ‘Al di là dei corsi, mi ha spinto a rimettermi in gioco, a fare i conti con alcune cose del mio passato, a ragionare su di me’”. Oltre alla scrittura, “le persone hanno trovato un’appartenenza”, racconta Trento. “Si è creata una community solidale. Alcuni hanno cominciato a fare volontariato e non l’avevano mai fatto”. Sul gruppo Facebook dei corsi c’è “uno scambio continuo, le persone mettono a disposizione degli altri quello che sanno fare”, a prescindere dai corsi, che sono stati un’occasione di incontro.

Il futuro di “Come si scrive una grande storia”

Nel prossimo futuro di "Come si scrive una grande storia" ci sono ancora ospiti illustri. “Avremo dei nomi pazzeschi”, ci anticipa Trento: “Francesco Piccolo, Kawai Strong Washburn, Michela Murgia. E a maggio avremo Joe Lansdale e Paul Haggis (sceneggiatore di Million Dollar Baby), Hagai Levi (In Treatment, The Affair)”. E quando l’emergenza pandemica sarà finita? “Tornerò a fare lezione in classe, magari organizzando qualche evento più grande coinvolgendo anche autori stranieri, per incontrarci tutti”, spiega Trento. “Mi piacerebbe fare un grande evento di beneficenza, con 4-5 nomi importanti”.

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