Il Coronavirus visto dagli infermieri: a Firenze la mostra del fotografo Massimo Sestini

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L'esposizione, inaugurata il 23 giugno, ripercorre la pandemia attraverso gli occhi del personale sanitario del Santa Maria Nuova, l'ospedale più antico del mondo. Rimarrà allestita fino a dicembre, ma sarà fruibile anche in edizione multimediale nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio fino al 5 luglio

Dal 23 giugno e fino a dicembre sarà allestita all'ospedale Santa Maria Nuova di Firenze la mostra fotografica "Indispensabili infermieri", un'esposizione che ripercorre la pandemia attraverso gli occhi degli operatori sanitari del più antico nosocomio al mondo (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA: LA MAPPA). A immortalare le immagini l'obiettivo di Massimo Sestini, il celebre fotoreporter vincitore del World PressPhoto nel 2015. Fino al 5 luglio la mostra sarà fruibile anche in edizione multimediale presso la Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, nel capoluogo toscano.

La mostra dedicata a sanitari e pazienti

La mostra è stata allestita nel corridoio che si affaccia sul Chiostro della Magnolia ed è visitabile, nel rispetto delle norme vigenti, unicamente dai sanitari, dai pazienti e dagli utenti dell'ospedale fondato da Folco Portinari, il banchiere padre di Beatrice, la "musa" di Dante Alighieri. Per il grande impatto e significato delle immagini contenute nell'esposizione, la mostra sarà visibile a tutti anche in versione multimediale nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio fino al 5 luglio. Realizzata in coproduzione con il Comune di Firenze, l'ingresso è gratuito, con aperture dal lunedì alla domenica (giovedì escluso), dalle 15-20.

Il racconto della pandemia per immagini

La mostra, nata dalla volontà della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus di documentare il prezioso lavoro del personale infermieristico proprio in occasione dei 732 anni di vita della struttura, contiene un reportage di 34 stampe di grandi dimensioni. Racconta la pandemia con il ritmo della cronaca, allo scopo di far comprendere al pubblico la dimensione dell'emergenza Coronavirus. Protagonista del racconto è il personale sanitario in uno scenario fortemente immersivo che restituisce l'intensità degli scatti realizzati da Sestini. Per allestire l'esposizione il fotoreporter ha trascorso cinque giorni e cinque notti nei reparti Covid di Santa Maria Nuova.

Come è strutturata l'esposizione

Sono tre le sezioni che compongono la mostra. La prima, con 17 foto, è un vero e proprio reportage in cui si svelano i gesti quotidiani di cura e di assistenza degli infermieri in tutte le sezioni dell’Ospedale. Fa parte di questa sezione anche l'immagine scelta per illustrare il manifesto della mostra: uno scatto in cui è ritratta un'infermiera, con tuta e visiera di protezione, che stringe la mano di un paziente sorridendo. La seconda sezione, girata in una sala di posa, è composta da due foto orizzontali, di due metri per un metro ciascuna, che ritraggono su sfondo nero due gruppi di infermiere e infermieri con la faccia coperta dalla mascherina. Sono invece scoperti i volti dei 15 ritratti individuali che compongono la terza sezione. Nessun nome e nessuna didascalia ad accompagnare le immagni che non hanno bisogno di alcuna spiegazione. Raccontano la vita e la morte, la fatica fisica e il carico emotivo, la dedizione e la professionalità di una categoria sempre in prima linea a fronteggiare l'emergenza degli ultimi mesi.

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