I lavoratori italiani sono più stressati dei colleghi nel resto d'Europa

Lo “State of the Global Workplace Report 2025” di Gallup rivela che in Europa si registra il più basso tasso di engagement sul posto di lavoro a livello globale. Solo il 13% dei lavoratori europei dichiara infatti di sentirsi coinvolto e motivato, a fronte del 31% registrato in Nord e Sud America, le regioni con i tassi più elevati. Al contempo, però, in Europa si registrano dati migliori della media per quanto riguarda la qualità della vita e il benessere: quasi un lavoratore su due si dichiara soddisfatto della direzione in cui la propria vita sta andando, il 38% afferma di sentirsi quotidianamente stressato , il 17% prova tristezza, il 14% rabbia e soltanto il 12% si sente isolato. Queste ultime tre, in particolare, sono tra le percentuali tra le più basse al mondo. Le differenze tra Paesi europei Stringendo lo sguardo sull’Europa, tuttavia, si nota che la situazione è molto sfaccettata. Per quanto riguarda il livello di motivazione, si passa dal 35% di lavoratori molto “engaged” in Romania al 7% della Croazia. Con il 10%, l’Italia si colloca nella parte bassa della classifica, in compagnia del Regno Unito e solo due punti sotto la Germania . Le altre due grandi economie europee, Spagna e Francia, registrano livelli di engagement lavorativo ancora più bassi, ovvero rispettivamente il 9% e l’8%. In generale, solo in sei Paesi – Romania, Albania, Kosovo, Svezia, Islanda ed Estonia – una o più di una persona su quattro si dice altamente motivata sul posto di lavoro. In Scandinavia i lavoratori dichiarano un altissimo livello di benessere: in Finlandia l’81% è soddisfatto della propria vita, in Islanda e Danimarca il 77% e in Svezia il 69%. Il dato italiano è in linea con la media europea del 47%, mentre quello relativo alle altre quattro grandi economie è appena sotto: nel Regno Unito si dice soddisfatto il 46% degli intervistati, in Germania il 45%, in Spagna il 42% e in Francia il 41%. Il fondo della classifica è dominato dai Paesi del sud-est europeo, come la Macedonia del Nord , la Croazia e la Bulgaria . In Italia, tuttavia, circa una persona su due dichiara di soffrire quotidianamente di stress legato al proprio impiego: una tra le percentuali più alte d’Europa. Più stressati di noi ci sono solo i lavoratori greci , maltesi e ciprioti . Discorso simile vale per la tristezza, una sensazione provata spesso dal 21% degli italiani, dato inferiore solo a quello rilevato nel Regno Unito e in Portogallo e lo stesso di Irlanda e Albania. Infine, l’Italia è uno tra i Paesi europei dove i lavoratori provano meno rabbia e anche il dato relativo alla solitudine è leggermente inferiore alla media europea. Quanti vogliono cambiare Secondo i dati Gallup, anche la propensione a cambiare lavoro varia sensibilmente tra paesi europei. In testa alla classifica c’è la Finlandia, dove il 40% dei lavoratori dichiara di essere attivamente alla ricerca o di stare tenendo d’occhio nuove opportunità, seguita da Grecia e Germania . All’estremo opposto, invece, si collocano Svizzera e Austria . In Italia cerca una nuova occupazione il 37% degli attuali lavoratori, una percentuale superiore alla media europea del 30% . Francia e Regno Unito registrano una percentuale più bassa, rispettivamente 29% e 30%, mentre la Spagna leggermente più alta .

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I lavoratori italiani sono più stressati dei colleghi nel resto d'Europa

Gianluca De Feo