
Pittura, fotografia e cinema: ci sono appuntamenti per gli appassionati di ogni genere. Tanti gli eventi da non perdere, come l’omaggio di Palazzo Reale a Milano ad Adriana Bisi Fabbri e le proposte di Palazzo Grassi a Venezia tra Henri Cartier-Bresson e Youssef Nabil

Il 2020 si prepara a essere un anno memorabile per la cultura e l’arte in Italia. Musei e gallerie hanno già predisposto un calendario davvero interessante: ecco le 15 mostre da non perdere. (Nella foto: dei dettagli di “Selfie portrait with Botticelli” di Youssef Nabil; “Maschere” di Adriana Bisi Fabbri; Letizia Battaglia fotografata da Marilù Balsamo; Tigre e cucciolo” di Ryuun)
Le 40 mostre da non perdere in Italia
Dal 3 dicembre 2019 fino all’8 marzo, al museo del Novecento di Milano si possono ammirare le opere di Adriana Bisi Fabbri nella mostra “L’Intelligenza non ha sesso” (“Autoritratto” di Adriana Bisi Fabbri, 1914. Foto: Manusardi)
“Nella luce degli angeli”: la mostra virtuale degli Uffizi per celebrare il Natale. FOTO
L’artista, carismatica ed esuberante, è stata una delle caricaturiste migliori degli Anni 20. L’esposizione rende omaggio anche al marito giornalista e letterato Giannetto Bisi (“Manifesto per l’esposizione d’arte umoristica” di Adriana Bisi Fabbri, 1913. Foto: Manusardi)
I 15 viaggi da fare nel 2020. FOTO
Sempre a Milano, ma a Palazzo Reale, hanno preso posto dal 5 dicembre i capolavori di Letizia Battaglia. Le immagini scattate dalla fotografa resteranno esposte in “Storie di strada” fino al 19 gennaio 2020 (“Pier Paolo Pasolini”, 1972. Foto: Letizia Battaglia)
I 15 viaggi da fare nel 2020. FOTO
Nelle oltre 300 foto di Battaglia in mostra sono immortalati gli ultimi 40 anni della società italiana (“Il tempio di Segesta”, 1986. Foto: Letizia Battaglia)
Le 40 mostre da non perdere in Italia
Il Pac di Milano ospita la prima mostra personale di Tania Bruguera, una delle artiste più influenti sulla scena internazionale. L’esposizione sarà aperta dal 1 aprile al 7 giugno 2020 (“Untitled Havana”, 2000, Tania Bruguera)
Le 40 mostre da non perdere in Italia
Al Pac l’artista porta una selezione delle sue azioni più significative, un nuovo lavoro pensato per lo spazio milanese, e una performance che la vedrà protagonista in occasione di Miart e Art Week (“Lo studio di Tania Bruguera”. Foto: Claudio Fuentes)
Le 40 mostre da non perdere in Italia
La cultura giapponese è ben rappresentata alla Villa Reale di Monza con “Giappone. Terra di geishe e samurai”, dal 30 gennaio al 2 giugno 2020 (“Passatempi di beltà femminili in un giorno nevoso” di Yoshu Chihanobu, 1838-1912)

Nella mostra è esposta una selezione di opere dal XIV al XX secolo della raccolta di Valter Guarnieri e alcuni kimono della collezione di Lydia Manavello (“Samurai a cavallo”, prima metà del XX secolo)

Anche Venezia propone appuntamenti da non perdere. A Palazzo Grassi sono in mostra gli incredibili scatti di Henri Cartier-Bresson, dal 22 marzo 2020 fino al 10 gennaio 2021 (“Bougival”,1956. Foto: Fondation Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos)

Cinque curatori, tra cui il regista Wim Wenders, hanno selezionato una cinquantina di immagini ciascuno, tra i 385 migliori scatti di Cartier-Bresson, individuati dallo stesso fotografo agli inizi degli anni ’70 (“Simiane-la-Rotonde”,1969. Foto: Fondation Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos)

Sempre a Palazzo Grassi a Venezia, dal 22 marzo 2020 al 10 gennaio 2021, sono in mostra anche le opere dell’artista egiziano Youssef Nabil (“Say Goodbye, Self Portrait”, 2009. Foto: Youssef Nabil)

L’esposizione “Once Upon a Time”, grazie all’arte di Youssef Nabil, restituisce la suggestione di un Egitto leggendario tra simbolismo e astrazione (“You Never Left #III”, 2010. Foto: Youssef Nabil/Nathalie Obadia Gallery)

Il mondo del far west all’italiana è in mostra all’Ara Pacis di Roma, dal 17 dicembre 2019 al 3 maggio 2020 con “C’era una volta Sergio Leone” (“Sergio Leone sul set di C’era una volta il west”. Foto: Angelo Novi)
“C'era una volta Sergio Leone”: a Roma la mostra dedicata a un mito del cinema. FOTO
L’esposizione è dedicata alla vita e all’universo del regista romano, padre del genere western (Foto: “Il set di Per un pugno di dollari”)

Palazzo delle Esposizioni a Roma dedica spazio a un esponenete della cultura visiva contemporanea: Jim Dine (“Stephen Hands Path” di Jim Dine, 1964. Foto: Bertrand Prévost - Centre Pompidou)

Dall'11 febbraio al 2 giugno 2020, sono in mostra circa 80 opere rappresentative del lavoro e della creatività dell’artista americano. Nell'immagine: “Putney Winter Heart (Crazy Leon)” di Jim Dine, 1971-1972. Foto: Yves Bresson, Musée d’art moderne et contemporain de Saint Étienne Metropole

Torino offre un evento imperdibile per gli amanti della fotografia. Alla Camera centro italiano per la fotografia, dal 20 febbraio al 10 maggio 2020, c’è la mostra “Memoria e Passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori della collezione Bertero” (Nell'immagine: “Gli italiani si voltano. Moira Orfei”, 1954. Foto: Archivio Mario De Biasi distribuito da Mondadori Portfolio)

Con le foto di circa 50 autori nazionali e internazionali, vengono raccontate le radici del nostro presente (Nell'immagine: “Alpe di Siusi”, 1979. Foto: Luigi Ghirri)

“Immaginario. 125 originali: viaggio a sorpresa negli archivi Touring” è invece la proposta fotografica dell’associazione Touring Club italiano a palazzo Lombardia a Milano dal 10 al 31 gennaio 2010 (“Giochi sulla neve”, 1910. Foto: Touring Club Italiano)

I 125 anni dell’associazione vengono celebrati esponendo al pubblico scatti vintage in mostra per la prima volta (“Lido di Venezia”, 1926. Foto: Touring Club Italiano)

A Reggio Emilia si celebra uno dei padri del Neorealismo con l’esposizione “Zavattini. Oltre i confini”, dal 14 dicembre 2019 al 1 marzo 2020, al Palazzo da Mosto (“Cesare Zavattini in Spagna”. Foto: Ufficio Stampa Studio Esseci)

L’evento è un viaggio nell’universo di uno degli artisti più poliedrici e singolari del XX secolo (“Cesare Zavattini e Vittorio De Sica all’aeroporto di Fiumicino in partenza per New York”, 1966. Foto: Studio Esseci)

Anche a Prato si omaggia il cinema italiano con i costumi di Massimo Cantini Parrini realizzati per il film “Pinocchio” di Matteo Garrone (“Immagine di scena dal film Pinocchio di Matteo Garrone”. Foto: Ufficio Stampa Studio Maddalena Torricelli)

Il Museo del Tessuto della città toscana ospita infatti, dal 21 dicembre 2019 al 22 marzo 2020, “Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini, dal film di Matteo Garrone” (“Immagine di scena dal film Pinocchio di Matteo Garrone”. Foto: Ufficio Stampa Studio Maddalena Torricelli)

Dal 14 dicembre 2019 al 13 aprile 2020, il Museo di palazzo Pretorio a Prato presenta, invece, le opere della scena artistica partenopea del XVII secolo con “Dopo Caravaggio. Il seicento napoletano” (“San Giovannino” di Giovanni Battista Caracciolo detto Battistello, 1627-1630. Foto: Ufficio Stampa Maddalena Torricelli)

In mostra ci sono alcuni dipinti mai visti prima della collezione di Palazzo Pretorio e della Fondazione De Vito (“Ripudio di Agar” di Mattia Preti, 1635-1640. Foto: Ufficio Stampa Maddalena Torricelli)

Le gallerie degli Uffizi di Firenze, per la prima volta, dedicano spazio a una monografica di Giuseppe Bezzuoli, uno dei protagonisti della pittura dell’Ottocento (“Autoritratto” di Giuseppe Bezzuoli, 1830. Foto: Gallerie degli Uffizi)

Il percorso espositivo, dal 2 aprile al 31 luglio 2020, parte dagli esordi neoclassici dell’artista fino a esplorare la sua fase più matura e a confrontare la produzione artistica di Bezzuoli con quella di maestri come Francesco Hayez e Massimo D’Azeglio (“Lorenzino dei Medici che muore pugnalato sulla piazza di San Giovanni e Paolo” di Giuseppe Bezzuoli. Foto: Gallerie degli Uffizi)

A Barletta, dal 7 dicembre 2019 fino al 3 maggio 2020, si possono ammirare le opere del celebre ritrattista Giovanni Boldini (“La signora in rosa” di Giovanni Boldini, 1916. Foto: Ufficio Stampa Studio Esseci)

La mostra “Boldini, l’incantesimo della pittura” è ospitata dalla Pinacoteca De Nittis grazie a uno scambio con il Museo Boldini di Ferrara ed è la prima monografica dedicata all’artista in Puglia (“La cantante mondana” di Giovanni Boldini, 1884. Foto: Ufficio Stampa Studio Esseci)