La Galleria d'Arte Moderna di Milano ospita le opere dell'artista esponente della stagione divisionista e della pittura lombarda a cavallo tra ‘800 e ‘900
Angelo Morbelli è un artista piemontese di nascita ma milanese di adozione, esponente della stagione divisionista e della pittura lombarda a cavallo tra ‘800 e ‘900: a 100 anni dalla sua morte la Galleria d’Arte Moderna ha deciso di rendergli omaggio con una mostra ("Le Guglie del Duomo", Milano, Palazzo Morando)
L’esposizione, allestita nelle sale del piano terra di Villa Reale recentemente restaurate per valorizzare le decorazioni e i pavimenti originali, è aperta la pubblico fino al 16 giugno ed è stata realizzata grazie al contributo di Rotary Club Milano Sud e con il supporto di Erco ("Giorno di Festa al Pio Albergo Trivulzio", Museo d'Orsay, Parigi)
Curata da Paola Zatti con la collaborazione di Alessandro Oldani, Giovanna Ginex e Aurora Scotti, la mostra è promossa da Comune di Milano e fa parte di Milano Art Week (1-7 aprile), il palinsesto del Comune di Milano dedicato all’arte moderna e contemporanea, con incontri e visite guidate dedicate che ripropongono l’artista sulla scena milanese dopo moltissimi anni di assenza: l’ultima esposizione monografica a lui dedicata risale infatti al 1949 ("La prima lettera", Milano, Collezione privata)
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, con saggi di Paola Zatti, Giovanna Ginex, Aurora Scotti, Alessandro Oldani, Niccolò D’Agati, Gianluca Poldi e le schede delle opere a cura di Costanza Ballardini ("La stazione centrale di Milano nel 1889", Milano, Galleria d'Arte Moderna)
La mostra vanta prestigiosi prestiti, nazionali e internazionali, provenienti dal Museo d’Orsay di Parigi e dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Con essa la Gam di Milano si propone di proseguire nel suo percorso di valorizzazione degli artisti e dei movimenti divenuti snodi essenziali dell’arte figurativa italiana otto e novecentesca ("Giorni...ultimi", Milano, Galleria d'Arte Moderna).
Il percorso è completato da alcune opere di confronto che documentano le affinità tematiche, tecniche e compositive tra Morbelli e alcuni suoi contemporanei, come Ernesto Bazzaro, Giuseppe Pellizza da Volpedo (con il quale condivise anni di amicizia e lunghi scambi epistolari), Medardo Rosso, Vittore Grubicy de Dragon ("S'avanza", Civica Galleria d'Arte Moderna, Verona).
La realizzazione dell’esposizione ha potuto contare sul sostegno dell’associazione culturale “Amis d’la Curma”, che negli ultimi quindici anni ha anche ridato vita a Villa Maria, residenza di Morbelli, con un’opera di recupero e di ricerca degli oggetti a lui appartenuti in una ricostruzione suggestiva del suo studio ("Alba felice", Milano, collezione privata).