Un secolo fa l'architetto tedesco Walter Gropius fondava a Weimar la scuola che lasciò in eredità l'unione di estetica e funzionalità. Fondamentali i contributi in architettura, design e sugli oggetti quotidiani. Chiuse nel 1933 dopo l'ascesa al potere dei nazisti
Sono passati 100 anni dalla fondazione del movimento artistico Bauhaus, a cui Google ha dedicato il doodle del 12 aprile 2019, proprio in occasione del centenario della nascita. Il Bauhaus (in tedesco “casa del costruire”) è un movimento fondato a Weimar dall'architetto tedesco Walter Gropius che, come spiega l’enciclopedia Treccani, aveva come obiettivo principale quello di conciliare la creazione artistica con la produzione industriale, unendo cioè il valore estetico di un oggetto con la componente tecnica e funzionale. Molti oggetti del nostro uso quotidiano derivano dalle ricerche del Bauhaus, che fu in sostanza un movimento fondativo del design contemporaneo. Il movimento nasce inizialmente come una scuola pubblica: Bauhaus opera dal 1919 fino al 1933, quando è costretta dal regime nazista a spostarsi dalla provinciale Turingia a Dessau e infine a Berlino, prima della sua definiva chiusura. Tornerà d’interesse pubblico dopo la Seconda guerra mondiale. Fecero parte del Bauhaus importanti artisti come Paul Klee e Vasilij Kandinsky.
La scuola
Ai Laboratori Bauhaus - così si chiamava la scuola - si insegnavano belle arti, fotografia, design industriale, architettura e urbanistica. La scuola, diversamente da quelle tradizionali, si basava sulla collaborazione tra maestri e allievi. Iniziava con sei mesi di corso preliminare, durante il quale gli allievi venivano introdotti ai nuovi metodi d'insegnamento. Il corso poi durava tre anni e prevedeva l’insegnamento sia delle tecniche artistiche principali - pittura, scultura, incisione, grafica -, dove tra i docenti c’erano Klee e Kandinsky, sia i metodi di lavorazione dei materiali - legno, metalli, tessuti - con la pratica in laboratori specifici. L’obiettivo finale era che l'allievo alla fine del corso fosse in grado di avere il totale controllo della creazione di un oggetto dalle prime fasi di ideazione al prodotto finale.
Unire estetica e pratica
L’intento di Gropius era quello di arrivare a una ricerca che unisse la forma estetica alla funzionalità pratica, sfruttando anche industria e tecnologia. Per questo il campo d'applicazione preferito dalla scuola era rappresentato da oggetti d'uso quotidiano, come lampade da tavolo, sedie, mobili in materiale metallico, accessori per la casa. I prodotti venivano poi pubblicizzati attraverso una serie di mostre e di libri. Ma l’obiettivo finale era realizzare oggetti di ogni tipo. Attualmente l'azienda tedesca Tecta produce riproduzioni di arredamento progettato in Bauhaus con l'aiuto di documenti ufficiali.
Il Bauhaus e l’architettura
Al giorno d’oggi però il nome Bauhaus è associato soprattutto all’architettura. Nel manifesto del 1919 Gropius scriveva che “il fine ultimo di ogni attività figurativa” è la costruzione. Ma una sezione di architettura viene istituita nella scuola solo nel 1927. La guidava Hannes Meyer, che nel 1928, diventerà direttore della scuola. Nel 1926 il Bauhaus era stato trasferito a Dessau, in un nuovo edificio progettato da Gropius. L'edificio è il primo passo per lo sviluppo dell'architettura razionalista a cui il Bauhaus contribuirà in modo fondamentale. In architettura il razionalismo è una concezione che basa le costruzioni su criteri di essenzialità, senza aspetti decorativi e attenti principalmente alla funzione. E la nuova sede a Dessau si sviluppò infatti su questi principi. Che erano applicati e insegnati in qualsiasi attività artistica del Bauhaus.
I successori di Gropius e la chiusura nel 1933
Meyer riorganizzò i corsi della scuola dividendoli in quattro sezioni principali: edilizia, produzione di oggetti in legno e metallo, pubblicità, tessuti. Nel 1930 Meyer venne però accusato di simpatie bolsceviche. Lasciò quindi la direzione del Bauhaus e andò a Mosca insieme ad alcuni suoi studenti. Successivamente la scuola si attirò presto le antipatie del partito nazista. L’ultimo direttore della scuola fu l’architetto Ludwig Mies van der Rohe. Sotto la sua guida il Bauhaus si trasferì a Berlino e diventò in pratica una scuola di architettura. Ma nel 1933 si arrivò alla chiusura del Bauhaus, con l’arrivo al potere del partito nazista.
L’eredità
Il Bauhaus ha avuto un grande impatto nel corso del Novecento sugli ambiti più svariati: dall’architettura al design, dalla grafica alla tipografica, dall’utilizzo dei materiali alla moda. Sono inoltre diventati Patrimonio dell’Unesco due sedi, quella di Weimar e quella di Dessau. Per il centenario dalla nascita del movimento sono stati organizzati eventi in tutto il mondo. Esiste anche un sito dedicato, Bauhaus 100, che ne racconta la storia.