Sanremo, Baglioni: "Non sarà un festival politico". Bisio: "Sarò me stesso"

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“Nella parte dell’intrattenimento vincerà la leggerezza”, ha assicurato il direttore artistico. Mentre il comico, per la prima volta in veste di conduttore della kermesse, è “pronto a scendere in campo” ma “senza snaturarmi”

"Non sarà un festival politico, almeno non nell'accezione che si può pensare”. Claudio Baglioni, nella conferenza stampa di apertura (GLI OSPITI), sgombra il campo da ogni dubbio sulla natura che avrà il suo secondo Sanremo (LO SPECIALE), al via domani: “Il nostro sarà un festival che si basa sulle canzoni”. Con lui sul palco, per la prima volta in veste di conduttore dell’evento, ci sarà anche Claudio Bisio che ha precisato di essere pronto a “scendere in campo” ma senza snaturarsi: “Prometto di essere me stesso, ma con garbo” (I PREMI DI SANREMO 2019).

Baglioni: “Vincerà la leggerezza”

Il cantante ha precisato che quest’anno “nella parte dell'intrattenimento vincerà la leggerezza”. L’artista ha confessato anche di aver chiarito, quando è stato chiamato per tornare per la seconda volta alla guida del Festival di Sanremo, “che con me non ci sarebbe stata la parte di costume e di spettacolo, che c'era stata con i conduttori classici”. Baglioni ha svelato di aver detto no per 7 volte e poi di aver accettato perché l’esperienza di Sanremo “è la cosa più difficile che mi sia mai capitata nella vita”.

“Festival come una messa cantata al meglio possibile”

Il direttore artistico ha paragonato la kermesse a un gran premio in montagna: “Alla fine ti ricordi solo le discese, dimenticando le salite. Ma le salite ci sono state, anche qualcuna più aspra da scalare. Dobbiamo pensare al festival come se noi fossimo solo dei servitori, come se fosse una creatura fragile, perché si basa sull'arte più povera dell'arte che è la canzone. Io sono sempre il sagrestano, si dice che il festival è una messa cantata, ma vorremmo che sia cantata al meglio possibile”.

Bisio: “Non parlerò di migranti, Venezuela, Bolsonaro”

Bisio, invece, si è detto pronto a seguire la ritualità dell'Ariston, ma "senza snaturarmi: la mia storia la conoscete, ho recitato testi di Pennac, De André, Michele Serra. Se mi avete chiamato è per essere me stesso”. Ricordando l’ultima esperienza in tv, con il Saturday Night live, che era fatta con il linguaggio degli stand up comedians e anche del turpiloquio, Bisio ha precisato che a Sanremo “ovviamente non ci può essere”. Rispondendo ad alcune domande, poi, il conduttore ha specificato con un sorriso che "non parlerò di migranti, ma neanche di Venezuela, di Bolsonaro, del nuovo esame di maturità, del buco dell’ozono. Forse farò qualche battuta sullo spostamento del polo magnetico della terra. Se parlerò della Juve? Non dirò nulla, lo giuro”.

“Una cosa così non mi era mai capitata”

Il comico ha confermato poi di subire l'ansia da Festival: "Non pensavo che fosse così Sanremo, eppure l'anno prossimo festeggio 40 anni di carriera, il mio primo bollino Enpals è del 1980. Ma una cosa così non mi era mai capitata. Federica Pellegrini mi ha raccontato l'ansia delle Olimpiadi, dove per fare i 100 metri ti prepari per anni: non vedo l'ora di tuffarmi in acqua, o di sentire il colpo dello starter per correre”.

Baglioni duetterà con gli ospiti

Infine il direttore artistico ha annunciato che quest’anno duetterà “con gli ospiti sulle loro canzoni" o che canterà "brani di un repertorio terzo". Inoltre il Festival aprirà tre serate con le canzoni di Baglioni “accarezzando il concetto di kolossal, di teatro totale sul palco dell’Ariston”. L’artista ha spiegato che sarà “un po' come è accaduto nei miei concerti: avremo coreografie mutuate dallo show, firmate da Giuliano Peparini, e parte della squadra di ballerini che mi ha seguito nel tour”.

“Non c’è due senza tre è solo un detto”

Baglioni ha poi chiuso alle polemiche spiegando che cercherà “di combattere i personalismi” e di “non far prevalere il chiacchiericcio”. E alla domanda se dopo il suo Sanremo bis, non c'è due senza tre, il direttore artistico ha risposto: “È solo un detto”.

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