Cinque anni senza Mariangela Melato, 10 film per conoscerla meglio

Spettacolo
Mariangela Melato

Da "La classe operaia va in paradiso" a "Il gatto": ripercorriamo i ruoli iconici che l'hanno resa una delle attrici più amate del cinema italiano

L'11 gennaio 2013 moriva Mariangela Melato. Tra ruoli comici e drammatici, al cinema e al teatro, la sua carriera è stata costellata di indimenticabili successi. Nata a Milano il 19 settembre 1941, Melato ha studiato pittura e non ancora ventenne è entrata a far parte della compagnia Fantasio Piccoli, esordendo con "Binario cieco". Ecco i 10 ruoli che l'hanno consegnata alla storia.

La classe operaia va in paradiso

Nel film di Elio Petri, Mariangela Melato è Lidia: compagna di Ludovico Massa, detto Lulù, interpretato da Gian Maria Volonté. Lulù è un operaio distante dalle proteste e dai problemi della sua classe sociale: vuole solo lavorare e mantenersi. Un incidente sul lavoro gli farà cambiare idea. Il film valse a Melato il David Speciale e il Nastro D'Argento come Miglior attrice protagonista. "La classe operaia va in paradiso" vinse la Palma d'Oro al Festival di Cannes.

Mimì metallurgico ferito nell'onore

Nel 1972 Mariangela Melato recitò al fianco di Giancarlo Giannini nel film di Lina Wertmüller. Giannini è Mimì: un uomo che dopo aver perso il lavoro si trasferisce a Torino, lasciando a Catania la moglie Rosalia. Al Nord Mimì incontra Fiore, giovane donna lombarda interpretata dalla Melato, con la uale fa anche un figlio. Tornato in Sicilia, la triste scoperta: Mimì, tradito dalla moglie, decide di organizzare la sua vendetta. Presentato in concorso durante la 25esima edizione del Festival di Cannes, il film valse a entrambi gli attori il David di Donatello, il Nastro d'argento e il Globo d'Oro.

Film d'amore e d'anarchia

Il lungo sodalizio con Lina Wertmüller continua in "Film d'amore e d'anarchia". Qui Melato è Salomè, prostituta innamorata di un anarchico, che ospita nel bordello in cui lavora. Il suo amato è Antonio Soffiantini "Tunin" (Giancarlo Giannini), che per questo ruolo vince il premio per la Miglior interpretazione maschile a Cannes.

La poliziotta

Nel film "La poliziotta" Mariangela Melato, diretta da Steno, interpreta Giovanna Abbastanzi: una piacente segretaria impiegata in uno studio legale. Per ottenere il proprio riscatto, la donna decide di diventare vigile urbano e inizia a far verbali e multe senza guardare in faccia nessuno. Il ruolo le valse il David di Donatello come Miglior attrice protagonista. Sky ha deciso di programmare il film giovedì 11 gennaio in seconda serata su Sky Cinema Classics.

Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto

Oltre a "La poliziotta", nel 1974 Mariangela Melato torna a recitare per Lina Wertmüller nei panni di Raffaella Pavone Lanzetti, una ricca borghese anticomunista che passa le sue vacanze su uno yacht nel mar Mediterraneo. Per un guasto al motore di uno dei gommoni, lei e Gennarino Carunchio, rozzo marinaio siciliano interpretato da Giancarlo Giannini, si ritrovano da soli in mare aperto. Approdati su un'isola deserta, i ruoli si invertono e Carunchio inizia a bistrattare la padrona. Dal film è stato realizzato un remake dal titolo "Travolti dal destino", diretto da Guy Ritchie e interpretato da Madonna e Adriano Giannini.

Caro Michele

Nel 1976 Mariangela Melato recita in "Caro Michele" di Mario Monicelli. Esiliato a Londra dopo le rivolte del 68, Michele comunica con la sua famiglia attraverso delle lettere. Un giorno arriva la comunicazione della sua morte. Nel film, ispirato all'omonimo romanzo di Natalia Ginzburg, Melato è Mara Castorelli, ruolo che le valse il David di Donatello e il Nastro d'Argento.

Il gatto

Nel film "Il gatto", Luigi Comencini dirige Mariangela Melato e Ugo Tognazzi rispettivamente nei ruoli di Amedeo e Ofelia Pegoraro. I due hanno ricevuto in eredità un vecchio condominio al centro di Roma, dove abitano e sopravvivono grazie agli affitti di tutti gli appartamenti. Il film, che verrà trasmesso su Sky Cinema Classics l'11 gennaio alle ore 21, valse a Melato il David di Donatello.

Dimenticare Venezia

Nel 1979 Melato è Anna in "Dimenticare Venezia". Sotto la regia di Franco Brusati l'attrice recita al fianco di Eleonora Giorgi, che veste i panni di Claudia. Nicky (Erland Josephson) e Marta (Hella Petri), fratello e sorella, si riuniscono nella loro vecchia casa nella campagna veneta insieme agli amici. Ma la mattina della gita Marta, ex cantante lirica, è colpita da infarto e muore dopo una breve agonia. Anche questo film valse un David di Donatello alla Melato.

Aiutami a sognare

Pupi Avati diresse Mariangela Melato nel ruolo di Francesca, pazza d'amore per tutto ciò che è americano. Alla morte del marito, la donna si trasferisce in campagna, dove incontra un pilota americano, di cui si innamora. L'uomo ricambia il sentimento di Francesca, ma ma non appena l'aereo sarà riparato riparte lasciando la giovane donna ai suoi sogni e ricordi. Il film, particolarmente apprezzato dalla critica, valse nuovamente l'accoppiata Nastro d'Argento e David di Donatello come miglior attrice protagonista.

L'amore probabilmente

Uno dei suoi ultimi lavori per il cinema risale al 2001, anno in cui Giuseppe Bertolucci la dirige in "L'amore probabilmente". Si tratta di un intrigante viaggio nell'arte della recitazione di Sofia, giovane allieva, che si trova ad apprendere i segreti del mestiere da tre grandi attrici: l'invito alla menzogna da Mariangela Melato, il richiamo della verità da Stefania Sandrelli e l'illusione dell'arte da Alida Valli. Per questo ruolo Melato vince il Ciak d'oro come Miglior attrice non protagonista.

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