Nadef, 22 mld di maggiori risorse a disposizione del Governo

Economia

Silvia Monsagrati

Grazie ai conti pubblici migliori del previsto il Governo ha a disposizione 22 miliardi da usare per la prossima manovra. Sentiamo allora quali misure potranno essere finanziate, a partire da un primo intervento per tagliare le tasse

 

Conti migliori del previsto, tre anni di politiche espansive

Grazie alla crescita migliore del previsto, un robusto 6% quest’anno seguito l’anno prossimo da un altrettanto solido +4,7%, tra il 2022 e il 2024 si liberano circa 22 miliardi all’anno da poter spendere per sostenere la crescita del paese. Il Governo conferma che nei prossimi 3 anni manterrà una politica espansiva.

 

Migliorano deficit e debito

A rimettere i conti pubblici su un sentiero più virtuoso ci si penserà dopo (anche approfittando del fatto che il patto di stabilità è per il momento sospeso), ma già deficit e debito scendono molto più delle attese anche se per tornare ai livelli di debito pre crisi bisognerà aspettare il 2030. Per il momento il governo punta a spendere più che a risparmiare.

 

Da conti migliori del previsto 22 mld per la manovra

Per la prossima manovra, oltre ai 20-22 miliardi messi a disposizione dai conti pubblici migliori del previsto, ci saranno anche quasi 4 miliardi e mezzo che arrivano dalla lotta all’evasione. Uno degli interventi che il governo ha preannunciato grazie a queste risorse è un anticipo di taglio delle tasse, anche se resta da decidere se partire con la riduzione dell'Irpef per il ceto medio, dell'Irap per le imprese o con il taglio del costo del lavoro. Ad ogni modo per questa operazione dovrebbero esserci a disposizione circa 5-6 miliardi di euro.

Calo tasse, superbonus: cosa finanzierà l'extradeficit

 

Tra le misure che potranno essere messe in campo, confermata la proroga al 2023 del superbonus al 110% per i lavori di miglioramento energetico degli edifici. Nell’elenco delle spese entreranno poi ulteriori fondi per la sanità ed eventuali nuovi aiuti per le categorie ancora in difficoltà a causa della pandemia. Previste anche la messa a regime dell’assegno unico per i figli, la proroga degli incentivi 4.0 per le imprese e la riforma degli ammortizzatori (anche qui la dotazione dovrebbe essere di circa 6 miliardi), oltre all’aumento degli asili nido e al potenziamento di altri servizi per le famiglie. Infine, saranno stanziati i soldi per il rinnovo dei contratti pubblici

 

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