Dall'integrazione, si legge in una nota, sono attese sinergie di costo a regime per 190 milioni di euro ante imposte e sinergie di ricavi fino a 100 milioni
Via libera dei Consigli di amministrazione alle nozze tra Bper e la Popolare di Sondrio. I due Cda delle due banche hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione dell'istituto valtellinese in Bper, primo azionista dell'ex popolare con l'80,7% del capitale per effetto dell'opas lanciata all'inizio del 2025. "La fusione - si legge in una nota congiunta - costituisce una leva strategica coerente con il percorso di crescita sostenibile e di creazione di valore per tutti gli stakeholder già delineato dai piani industriali stand alone in precedenza approvati dai consigli di amministrazione di Bper e Bp Sondrio, rispetto ai quali essa si pone quale elemento di accelerazione".
Confermate sinergie per 290 milioni di euro
Confermate sinergie a regime per 290 milioni di euro, di cui 190 milioni di costo e 100 milioni di ricavo, a fronte di costi una tantum per 400 milioni di euro, che per il 75% verranno sostenuti nel 2025 e per la restante parte entro la fine del 2026. "La maggiore scala operativa - ricorda Bper - permetterà al nuovo gruppo di realizzare appieno le economie di scala, incrementare la produttività, migliorare l'efficienza operativa e ottimizzare gli investimenti". I Cda delle banche hanno fissato il rapporto di cambio, che non sarà soggetto ad aggiustamenti o conguagli in denaro, in 1,45 azioni Bper per ogni azione della Sondrio, con l'emissione di massime 126.936.336 azioni ordinarie di Bper da assegnare agli azionisti della Sondrio, che non avranno diritto al recesso.