Natuzzi, l'azienda di arredamento annuncia la chiusura di due stabilimenti e 479 esuberi
EconomiaL'annuncio è stato dato dai sindacati al termine dell'incontro che si è tenuto al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il piano è stato definito da "lacrime e sangue" perché "è assente qualunque forma di investimento per il futuro"
Nel corso dell'incontro svoltosi al ministero delle Imprese e del Made in Italy, "l'azienda Natuzzi, rappresentata dall'amministratore unico Pasquale Natuzzi, ha annunciato 479 esuberi insieme alla presentazione del piano industriale 2026-2028 che prevede anche la chiusura di due siti produttivi". Lo ha comunicato in una nota la Fillea Cgil Puglia definendo il piano "lacrime e sangue" perché "è assente qualunque forma di investimento per il futuro". "Questa proposta è evidentemente inaccettabile per noi - ha detto il segretario generale pugliese della categoria, Ignazio Savino - dato che, se davvero si vuole guardare al 2028, bisogna farlo difendendo un'occupazione di qualità, fatta da operatori specializzati, e gli stabilimenti in Italia".
Richiesta all'azienda di ritirare le "scelte presentate finora"
La richiesta all'azienda è di ritirare "le scelte presentate finora" con la diffida "fino alla riconvocazione del tavolo ministeriale, prevista il 25 febbraio, dal compiere alcuna azione unilaterale come spostamenti di macchinari, trasferimenti di attività o decisioni irreversibili". "Nel frattempo - prosegue il sindacalista - grazie al sostegno dimostrato anche in questa sede dalla Regione Puglia e su sollecitazione del ministero, il 9 gennaio ci rivedremo presso l'ente regionale, per il primo incontro tra azienda e organizzazioni sindacali per entrare nel merito delle questioni tecniche modificando un piano a oggi per noi inaccettabile". Il sindacato si dice infine disponibile a "rivedere il piano per renderlo sostenibile per lavoratori e territorio. Qualora ciò non dovesse essere garantito, siamo pronti a mettere in campo tutte le forme di mobilitazione e di lotta necessarie".