Quanti europei per pagare l’affitto spendono almeno il 40% del reddito?

Negli ultimi anni il tema del costo degli affitti e, più in generale, dell’abitare è diventato sempre più centrale nel dibattito pubblico europeo. L’aumento dei prezzi è stato alimentato da diversi fattori: la crescita della domanda di alloggi nelle aree urbane, l’insufficienza dell’offerta di nuove abitazioni, l’impatto dell’inflazione sui mutui e sulle spese energetiche, oltre alla pressione esercitata da investimenti immobiliari a fini speculativi e turistici. Tutto ciò, nell’immaginario pubblico, ha contribuito a rendere l’accesso a una casa più difficile, soprattutto per le fasce più povere della popolazione. Questi problemi hanno sicuramente avuto un impatto sul costo dell’abitare, ma spesso sono circoscritti alla quota minoritaria di popolazione europea che vive nei centri delle grandi città. I dati Eurostat mostrano infatti che nel 2024 solo l’8,2% della popolazione dell’Unione europea viveva in famiglie che destinavano oltre il 40% del proprio reddito disponibile alle spese abitative. Una percentuale che è andata addirittura diminuendo nel corso degli ultimi dieci anni, passando dall’11,5% toccato tra il 2012 e il 2014 – periodo in cui le famiglie europee hanno subito le conseguenze della Grande Recessione – all’8,8% del 2023 e poi al dato attuale. Le differenze tra i Paesi membri, tuttavia, rimangono marcate. La quota più alta di popolazione costretta a sostenere un onere finanziario eccessivo per la propria abitazione si registra in Grecia, dove oltre un quarto degli abitanti – il 28,9% – sono in questa situazione. Si tratta di gran lunga della percentuale più alta d’Europa, mentre altri tre paesi superano quota 10%: si tratta di Svezia , Germania e Danimarca . All’estremo opposto si collocano invece Cipro , Croazia e Slovenia , dove il peso dei costi abitativi risultava sensibilmente più contenuto. Anche l’Italia registra un tasso nettamente inferiore alla media europea, il 5,1%, dovuto con tutta probabilità all’alta percentuale di case di proprietà e ai costi bassi al di fuori delle grandi città. Quello relativo al nostro paese è il dato più basso da vent’anni a questa parte: nel 2004, anno in cui Eurostat ha iniziato a raccogliere la statistica, la percentuale di famiglie italiane che destinavano almeno il 40% del proprio reddito alle spese abitative ammontava al 12,2%, una percentuale che è scesa rapidamente fino a toccare quota 7,5% nel 2007 ed è poi tornata a salire negli anni successivi alla crisi, fino a un picco del 9,6% nel 2016, per poi tornare a scendere. Se non visualizzi il grafico, clicca qui. Negli ultimi dieci anni, solo sei paesi hanno registrato un aumento della quota di persone in sovraccarico finanziario rispetto agli oneri abitativi: Malta , Svezia , Francia , Lussemburgo , Finlandia ed Estonia . La Grecia, nonostante il dato ancora molto alto, ha registrato un calo di quasi 17 punti percentuali rispetto al picco del 45,5% toccato nel 2015.

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Quanti europei per pagare l’affitto spendono almeno il 40% del reddito?

Gianluca De Feo