Kellogg's, la storia dei cereali per la colazione, nati per caso da un errore in cucina
EconomiaIntroduzione
Un errore in cucina può diventare un’idea capace di cambiare le abitudini alimentari di milioni di persone. È quanto accadde a W.K. Kellogg nel 1898, quando un piattino di pasta di frumento dimenticato a fermentare per una notte si trasformò nell’intuizione che avrebbe portato alla nascita dei Corn Flakes. Invece di buttare l’impasto, Kellogg lo stese in una sfoglia e lo infornò, ottenendo dei fiocchi croccanti e dal sapore che ricordava quello della nocciola. Come ricorda il Corriere della Sera, questo episodio segnò l’inizio di un’avventura imprenditoriale destinata a rivoluzionare la colazione.
Quello che devi sapere
La storia dei fratelli Kellogg e della loro azienda
W.K. Kellogg (1860-1951) e suo fratello John Harvey Kellogg (1852-1943) lavoravano insieme in una piccola clinica di Battle Creek, nel Michigan, legata alla chiesa avventista del settimo giorno che sperimentava nuove terapie e uno stile di vita salutista, vegetariano, fautore di una dieta basata sui cereali. John era un medico. Il fratello, invece, era un imprenditore, e vide nel prodotto “creato per errore” una possibilità commerciale. L’azienda fu fondata ufficialmente nel 1906 come Battle Creek Toasted Corn Flake Company. Il successo dei Corn Flakes, nati 8 anni prima, portò tensioni tra i due fratelli. John, orientato più alla missione salutista che al profitto, non approvava l’aggiunta di zucchero ai fiocchi proposta da W.K., che nel 1905 aveva acquistato la parte dell’attività legata ai cereali. La disputa continuò anche sul marchio di famiglia, con W.K. che ne ottenne l’uso esclusivo nel 1920. In origine firmava personalmente ogni confezione con la sigla W.K. Kellogg (corrispondente al marchio). Poi il logo perse le iniziali e diventò “Kellogg’s”.

Dallo spirito filantropo alle strategie di marketing
W.K. Kellogg non trascurò la dimensione filantropica. Nel 1930 fondò la W.K. Kellogg Foundation, con una donazione di 66 milioni di dollari a sostegno della salute e dell’istruzione dei bambini. Il suo motto era: “Investirò i miei soldi nelle persone”. L’azienda si distinse anche per l’uso della radio e dei jingle pubblicitari, strumenti di comunicazione innovativi per l’epoca. Oltre che per il celebre gallo, icona del brand, nato perché la parola gallese per “gallo” – ceiliog – richiamava il cognome Kellogg. Nel 1909, il fondatore iniziò a inserire premi nelle scatole, come il libro illustrato The Funny Jungleland Moving Pictures Book. Nei decenni successivi distribuì milioni di premi, tra cui figurine e pupazzetti di plastica, mettendo al centro del marketing i bambini

Ferrero acquista Kellogg negli Usa per 3.1 miliardi di dollari
L’azienda è tornata al centro dell’attenzione mediatica ieri, quando il gruppo Ferrero e Wk Kellogg co hanno annunciato di aver stipulato un accordo definitivo in base al quale Ferrero ha accettato di acquisire Wk Kellogg Co, per 23 dollari per azione in contanti, per un valore aziendale complessivo di 3,1 miliardi di dollari. L'acquisizione, che include la produzione, la commercializzazione e la distribuzione dell'iconico portafoglio di cereali per la colazione di Wk Kellogg negli Stati Uniti, in Canada e nei Caraibi, “fa parte del piano di crescita strategica di Ferrero e amplia la portata dell'azienda in più occasioni di consumo con marchi rinomati e amati e una forte rilevanza per i consumatori”, si legge in un comunicato. Secondo i termini dell'accordo, Ferrero acquisirà l'intero capitale azionario in circolazione di Wk Kellogg co per 23 dollari per azione in contanti, per un valore aziendale complessivo di 3,1 miliardi di dollari. Al completamento dell'operazione, le azioni ordinarie di Wk Kellogg co non saranno più negoziate alla borsa di New York e la società diventerà una controllata al 100% di Ferrero. L'accordo è stato approvato all'unanimità dal consiglio di amministrazione di Wk Kellogg.
Questa transazione, si spiega nella nota, “rappresenta un altro capitolo della collaudata strategia di Ferrero di acquisire, investire e far crescere marchi iconici, continuando a migliorare la propria presenza e l'offerta di prodotti in Nord America . Grazie a questa forte crescita, Ferrero e le sue affiliate contano attualmente in Nord America oltre 14.000 dipendenti in 22 stabilimenti e 11 uffici”. Il portfolio nordamericano include Nutella, Kinder, Tic Tac e Ferrero Rocher, oltre a marchi americani iconici come Butterfinger, Keebler e Famous Amos. Include inoltre marchi di dolciumi come Jelly Belly, Nerds e Trolli, nonché marchi di surgelati come Blue Bunny, Bomb Pop e Halo Top