Povertà e disuguaglianze in Europa: il Sud Italia è maglia nera

Nel 2024 il 21% della popolazione dell’Unione europea, ovvero circa 93,3 milioni di persone, era a rischio povertà o esclusione sociale. Si tratta di una percentuale in leggero calo rispetto al 2023, quando ammontava al 21,3%, e un ritorno al di sotto dei livelli pre-Covid. Dai dati Eurostat, infatti, emerge che nel 2019 la quota di europei a rischio povertà o esclusione sociale si attestava sul 21,1% e negli anni della pandemia era aumentata fino a toccare un picco del 21,7% nel 2021. Secondo la definizione di Eurostat, è a rischio povertà o esclusione sociale chi vive in famiglie che presentano almeno uno dei tre seguenti rischi: rischio di povertà, grave deprivazione materiale e sociale e intensità lavorativa molto bassa. Quella registrata l’anno scorso, di fatto, è anche la percentuale più bassa degli ultimi dieci anni. A seguito della Grande Recessione del 2007, infatti, si toccarono infatti livelli molto alti di rischio povertà o esclusione sociale: nel 2015, anno in cui si è raggiunto il picco, quasi una persona su quattro correva questo rischio, mentre oggi – come abbiamo visto – questa proporzione è molto più vicina a una persona su cinque. La situazione varia però in maniera considerevole a seconda dello Stato in cui ci si trova. I Paesi del sud e dell’est Europa registrano i tassi più alti: in Bulgaria quasi una persona su tre è a rischio povertà o esclusione, in Romania il 27,9%, in Grecia il 26,9%, in Spagna e in Lituania il 25,8%. Dalla parte opposta della classifica, con le percentuali più basse, troviamo invece la Repubblica Ceca , la Slovenia , i Paesi Bassi , la Polonia e l’Irlanda . La percentuale di persone a rischio povertà o esclusione sociale nei Paesi Ue, 2024 I Paesi dell’est sono però anche quelli dove la situazione è più migliorata nel giro degli ultimi dieci anni. In tre di questi si è registrato un miglioramento di oltre dieci punti percentuali, che significa l’uscita dal rischio povertà o esclusione sociale di milioni di persone. Stiamo parlando di Romania , Bulgaria e Ungheria . Solo quattro Paesi hanno invece registrato un aumento della percentuale di persone a rischio povertà o esclusione sociale nello stesso periodo di tempo: si tratta di Francia , Lussemburgo , Germania e Slovacchia . In Italia divario Nord-Sud da record Tra i Paesi dell’Unione europea, l’Italia si trova a soli sette posti di distanza dall’ultima posizione, con il 23,1% di persone a rischio povertà o esclusione sociale. La situazione varia però in maniera drastica a seconda della regione, con quelle del Sud che registrano percentuali tra le più alte d’Europa e quelle del Nord tra le più basse. In Calabria quasi una persona su due è a rischio povertà o esclusione sociale: si tratta della percentuale più alta a livello europeo se escludiamo la regione oltremare francese della Guyana . Segue la Campania , al penultimo posto sia a livello italiano che europeo, se di nuovo escludiamo la Guyana e la città spagnola in territorio africano di Melilla . Molto preoccupante anche la situazione della Sicilia , al terzultimo posto in Italia e al quartultimo europeo. Situazione opposta alla Calabria per la Provincia autonoma di Bolzano, al primo posto d’Italia e d’Europa, con la percentuale più bassa di persone a rischio povertà ed esclusione sociale . Seguono l’Emilia Romagna , la Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento . La percentuale di persone a rischio povertà o esclusione sociale nelle regioni italiane, 2024

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