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Tax free in Italia, soglia ridotta a 70 euro da febbraio
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Introduzione
Il 2024 ha consolidato il posizionamento dell’Italia come una delle mete di shopping preferite dai turisti di tutto il mondo, la prima in Europa. Ecco cosa acquistano e quali sono le prospettive per il 2025.
Quello che devi sapere
La ricerca
- La spesa tax free dei visitatori extra-UE nel nostro Paese si mantiene in crescita: +15%, che diventa +20% se si considera l’impatto della nuova soglia minima di spesa ridotta a 70 euro per volontà del ministero del Turismo. A trainare questi risultati è stato un mix di nazionalità, con in testa i turisti statunitensi (25%), seguiti dai cinesi (11%) e dagli arabi (10%). Sono queste alcune evidenze emerse dai dati presentati a Milano da Global blue, leader nel tax free shopping, nel corso dell’evento “Trend&Insight 2025” in cui è stato presentato per la prima volta anche un report sul turismo e il retail in Italia realizzato da Deloitte, che oltre ai flussi turistici internazionali analizza quelli domestici ed europei. L’evento, giunto alla seconda edizione, è stato realizzato in media partnership con Fashion magazine
Per approfondire: Centri commerciali, nel 2024 vendite a +0,7%: i dati
I dati
- Più nel dettaglio, il mercato tax free nazionale ha registrato un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 6,6% tra il 2019 e il 2024, con una crescita della spesa anno su anno particolarmente rilevante per turchi (+39%) e cinesi (+35%). Determinante il ruolo degli shopper (U)Hnwi, cioè di coloro che hanno speso nell’ultimo anno in acquisti tax free oltre i 20mila euro, che pur costituendo solo il 3% a livello di individui, contribuiscono al 30% della spesa totale. Inoltre, un terzo degli shopper (U)Hnwi globali ha scelto di fare acquisti in Italia nel 2024
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Dove si è speso di più
- Per quanto riguarda le categorie merceologiche, il 34% della spesa è stata rivolta al ready-to-wear, con un incremento del +12% rispetto al 2023 e una spesa media per shopper di 1.200 nella categoria. Seguono pelletteria e borse (24%, +4%, 1.300 euro) e gioielleria (9%, +5%, 1.500 euro). Menzione a parte l’orologeria, che pur pesando appena il 7%, registra un aumento della spesa del +32% rispetto al 2023, per una spesa media per shopper di 6.600 euro
I dati dell’Italia e il confronto con il resto del mondo
- Il trend di crescita dell’Italia (+20%) si inserisce in un quadro globale in cui l’Europa è cresciuta del +16%, mentre l’Asia ha rappresentato il vero motore mondiale chiudendo il 2024 con un +61%. Questo soprattutto grazie alle performance record del Giappone. Dopo i primi anni post-pandemici di lento recupero per il mercato Tax Free, il 2024 ha rappresentato quello del definitivo sorpasso sul mercato del lusso, che oggi sta conoscendo un appiattimento. Lo testimoniano anche i CAGR 2019-2024: 5% quello del lusso; 8,5% quello del tax free
I fattori alla base della crescita del mercato tax free
- La resilienza del mercato tax free è determinata da tre fattori: un aumento del +13% dei viaggiatori e del +29% degli shopper; costi più sostenibili che aumentano il desiderio di shopping; un bacino di consumatori più alto-spendente rispetto al mercato del lusso, in cui la quota di aspirational shopper è del 68% (rispetto al 36%)
Il ritorno del turista cinese
- A livello di nazionalità, il 2024 è stato caratterizzato dal ritorno del turista cinese ai livelli di spesa del 2019 (+12%), arrivando a rappresentare il 24% dei volumi globali grazie a un incremento dell’81% della spesa rispetto al 2023. Tuttavia, si tratta di una spesa che si concentra principalmente in Asia: il 55% degli acquisti è avvenuto in Giappone (+13 punti sul 2023), dove i volumi sono più che raddoppiati (+139%), a differenza dell’Europa che ha apprezzato una crescita della spesa di appena il +35%
La spesa del turista statunitense
- Altra nazionalità rilevante quella statunitense, che cuba il 14% dei volumi mondiali (+20%). Ciò è il risultato di diversi fattori, come l’apprezzamento del dollaro, la crescita del mercato azionario e un aumento della brand awareness di molteplici brand che hanno deciso di aprire nuovi negozi negli Stati Uniti nel corso del 2023. Non solo, lo shopper americano è sempre più alto-spendente: gli Uhnwi hanno registrato un aumento della spesa del +50% e contribuiscono al 10% della spesa totale. Infine, per quanto riguarda le categorie, crescono sia i brand lifestyle sia quelli premium e luxury, con un CAGR 2019-2024 più favorevoli a questi ultimi (9,5% vs 6,3%): ciò testimonia come il Tax Free Shopping sia ancora una leva di crescita determinante per il mercato del lusso, che più in generale fatica ad aumentare i propri volumi
Le tendenze per il 2025
- Cresce tuttavia il comportamento di acquisto di chi mescola luxury, premium e lifestyle brand (+39%), per una spesa media per shopper di 3.400 euro. Gli americani rimarranno il motore trainante del mercato anche nel 2025, grazie ad un forte desiderio di viaggiare (il 91% dei rispondenti di un sondaggio Global blue dichiara di voler visitare l’Europa quest’anno), a un record nel possesso di passaporti (il 50% ne ha uno, +5pp vs 2019) e a un desiderio di aumentare la spesa nel lusso
Rischio rallentamento per il turismo cinese
- Viceversa, lo shopper cinese continuerà a crescere a ritmi non sostenuti, complice anche il rallentamento nell’ottenimento dei visti per i gruppi turistici: un cambiamento potrebbe avvenire nella seconda metà dell’anno, anche se ancora lontani dai livelli pre-Covid
Su Insider: Turismo, anno record per l’Europa e per l’Italia (nonostante gli italiani)
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