Energia, in Italia elettricità e gas più cari rispetto al resto d'Europa. L'analisi
Economia
Introduzione
L’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha eseguito un’analisi del sistema energetico italiano. Emerge un andamento altalenante dei prezzi sui mercati all’ingrosso per tutto il 2024, con uno spread per l'Italia che si amplia rispetto al resto d'Europa, sia per l'elettricità (108 euro/Mwh la media annuale alla Borsa italiana, rispetto a 78 in Germania, 63 in Spagna, 58 in Francia) che per il gas (circa 3 euro/Mwh il differenziale tra il mercato italiano Psv e quello di riferimento europeo Ttf).
Il sistema energetico italiano nel 2024 ha visto i consumi di energia aumentare dell'1% rispetto al 2023, trainati da trasporti (+3%) e settore civile (+2,5%). In calo del 3% su base annua le emissioni che sono tornate a salire dell'1,5% nell'ultimo semestre (+3,5% nei settori trasporti e civile), dopo due anni di valori in calo
Quello che devi sapere
Prezzi al di sopra della media del decennio 2010-2020
- "I prezzi di elettricità e gas - spiega Francesco Gracceva che cura l'aggiornamento trimestrale dell'Analisi Enea - sono entrambi diminuiti del 15% nel 2024, tuttavia nella seconda parte dell'anno hanno avuto un trend di crescita e restano ancora molto al di sopra della media del decennio 2010-2020 (+60% il gas e più che raddoppiato il prezzo dell'elettricità)". L'analisi "ha rilevato una fase di estrema difficoltà nella transizione energetica nazionale, con un'Italia lontana dagli obiettivi di energia e clima al 2030", aggiunge
Per approfondire: Bollette luce e gas, il 70% ignora la scadenza dei contratti. I consigli per risparmiare
Aumentano i consumi di tutte le fonti tranne il carbone
- Il 2024 ha visto dimezzati i consumi di carbone, ridotti ormai a un ruolo marginale nella termoelettrica (1%), mentre sono aumentati i consumi di tutte le altre fonti: petrolio +1,2%, gas +0,8%, rinnovabili +12%, spinte soprattutto dalla ripresa dell'idroelettrico. Le importazioni nette di elettricità sono rimaste pressoché invariate
Peggiora l'indice Enea Ispred
- Dall'Analisi emerge anche "un peggioramento” dell'indice Enea Ispred, che valuta le tre dimensioni cruciali per una transizione energetica: decarbonizzazione, sicurezza dell’approvvigionamento e prezzo dell’energia. Scende infatti a -25%, con valori al minimo storico, “a causa della frenata nel calo delle emissioni e dell'insufficiente crescita delle fonti rinnovabili” spiega l'Agenzia
Il consumo di rinnovabili resta basso
- “Nonostante il forte aumento delle istallazioni di impianti fotovoltaici (+6,8 Gw) la quota delle rinnovabili sui consumi finali (20%) resta 2,5 punti sotto l'obiettivo Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima) al 2024". A far scendere al mimino storico l'indice Ispred ha inciso "il dato molto negativo delle emissioni nei settori non-Ets (cioè settori industriali ad alta intensità energetica): per rispettare i target, dovrebbero ridursi del 5% l'anno fino al 2030, a fronte del -1% della media degli ultimi cinque anni", prosegue Gracceva
La decarbonizzazione procede
- Segnali positivi arrivano invece dalle tecnologie per la decarbonizzazione. Dopo 5 anni si ferma l'aumento del deficit commerciale italiano per l'importazione di tecnologie low-carbon, sceso da 6,4 a circa 5,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, il continuo progresso tecnologico e l'eccesso di offerta sul mercato globale hanno fatto crollare il costo dei pannelli fotovoltaici importati (-37%), favorendo il dimezzamento del deficit nel settore, ora pari a poco più di 1 miliardo di euro, mentre il deficit commerciale per le auto a basse emissioni cresce da circa 1,3 a poco meno di 2,5 miliardi di euro
Il prezzo all'ingrosso dell'elettricità in Italia è fra i più alti
- Anche l'analisi 'un prezzo dell'elettricità più equilibrato per la sostenibilità e la competitività del Paese', presentata in occasione del workshop annuale dell'osservatorio Utilities Agici-Accenture a Milano, ha confermato che l'Italia ha un prezzo all'ingrosso dell'elettricità fra i più elevati d'Europa, pari a circa 109 euro/MWh nel 2024, quasi il doppio rispetto ad esempio alla Francia, con impatti "molto elevati" sulla competitività delle imprese e sul costo della vita dei cittadini
Le ragioni
- A determinare il prezzo elevato, secondo l'analisi, sono tre principali cause. La prima riguarda il mix di produzione con forte dipendenza dal gas, che copre ancora il 45% del totale al 2024 e un minore sviluppo delle rinnovabili. A incidere poi è il meccanismo di formazione del prezzo che fa sì che la generazione a gas agisca da price setter nel 70% delle ore, a causa dell'assenza di alternative programmabili. La terza causa riguarda la localizzazione sia della domanda che della generazione rinnovabile non ottimale rispetto alle aree geografiche con il maggior potenziale di risorse rinnovabili a basso costo
Come reagire
- Alla luce di queste evidenze, lo studio Agici-Accenture individua un percorso per abbassare potenzialmente fino al 20% il costo dell'elettricità nei prossimi cinque anni, che passa in primo luogo per le riforme di mercato, riducendo il ruolo del gas come price setter da raggiungere attraverso lo sviluppo di una piattaforma, come ad esempio il Maver, che crei un mercato trasparente e liquido in cui domanda e offerta possano negoziare contratti di lungo termine per le rinnovabili in modo efficiente, riducendo i rischi e costi sia per i fornitori che per i clienti. In secondo luogo, per Agici-Accenture, emerge come necessaria l'accelerazione dello sviluppo delle rinnovabili. E infine è fondamentale una riduzione del costo del gas, da attuare attraverso azioni quali negoziazioni uniche a livello Ue e investimenti in infrastrutture per diversificare ulteriormente le fonti di approvvigionamento
Per approfondire: Rinnovabili, Legambiente: l'Italia "bocciata" rispetto all'obiettivo 2030
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- Prezzi al di sopra della media del decennio 2010-2020
- Aumentano i consumi di tutte le fonti tranne il carbone
- Peggiora l'indice Enea Ispred
- Il consumo di rinnovabili resta basso
- La decarbonizzazione procede
- Il prezzo all'ingrosso dell'elettricità in Italia è fra i più alti
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