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FedEx, sequestrati 46 milioni. Nel mirino i "serbatoi di lavoratori a basso costo"

Economia
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I titoli di SkyTg24 del 29 gennaio, edizione delle 8
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L'indagine che coinvolge la filiale italiana del colosso statunitense vede al centro il "fenomeno della somministrazione illecita di manodopera" e i cosiddetti "serbatoi" di lavoratori, a cui non venivano corrisposti gli "oneri di natura previdenziale e assistenziale"

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Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha eseguito un sequestro preventivo d'urgenza per frode fiscale, disposto dai pm Paolo Storari e Valentina Mondovì, nei confronti della filiale italiana del colosso statunitense FedEx, società leader nel settore dei trasporti e della spedizione espressa di prodotti, per oltre 46 milioni di euro. L'indagine, come molte altre coordinate dalla Procura milanese, vede al centro il "fenomeno della somministrazione illecita di manodopera" e i cosiddetti "serbatoi" di lavoratori, a cui non venivano corrisposti gli "oneri di natura previdenziale e assistenziale".

"Somministrazione illecita di manodopera"

Il sequestro, che dovrà essere convalidato da un gip, ha riguardato la "società milanese leader nazionale nel settore dei trasporti e della spedizione espressa di prodotti", come si legge in una nota firmata dal procuratore Marcello Viola. Dalle indagini, condotte "con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle Entrate", è emerso, come in altre inchieste coordinate dal pm Storari, "il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera". E una "complessa frode fiscale derivante dall'utilizzo, da parte della beneficiaria finale", ossia FedEx, "del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti d'appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti". Ricostruendo la "filiera della manodopera", è stato rilevato che "i rapporti di lavoro con la società committente sono stati 'schermati' da società 'filtro' che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società 'serbatoio'), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell'Iva" e "degli oneri di natura previdenziale e assistenziale". Nell'inchiesta sono indagati la società per la responsabilità amministrativa degli enti e due responsabili.  

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