Il Ceo di Unicredit intervistato da Bloomberg Tv a Davos sul dossier Commerzbank sul quale ha dichiarato: “Le fusioni e acquisizioni aggiungono valore solo se effettuate alle giuste condizioni, al momento giusto e nel modo giusto. Altrimenti, è meglio starne alla larga”
Andrea Orcel si dice sorpreso dalle reazioni in Germania ai suoi tentativi di acquisizione di Commerzbank, affermando che la sua banca è stata invitata a presentare un'offerta e ha comunicato con tutte le parti. Il ceo di Unicredit spiega a Bloomberg Tv che negli ultimi due anni e mezzo, ha avuto diversi incontri con il governo tedesco e con la dirigenza dell'istituto tedesco. "Commerzbank è stata la prima telefonata che abbiamo avuto al mattino per fare il punto della situazione", dopo aver acquisito un'importante partecipazione. "Da lì si è passati alla sorpresa. Immaginate la nostra, e poi si è passati all'ostilità o all'opacità", sottolinea Orcel. "Siamo stati invitati, in realtà, dal governo, in quanto unici strategici ad acquistare la loro quota", ricorda il ceo di Unicredit spiegando che eravamo la migliore offerta, e ci è stato chiesto di fare un'altra offerta a un prezzo maggiorato rispetto a quello che avevamo offerto per ottenere l'intera quota". Considerate le ripercussioni, Orcel aggiunge di non avere fretta di decidere cosa fare della partecipazione e sottolinea che si aspetta la possibilità di dialogare dall'esito delle elezioni di fine febbraio in Germania: “Le fusioni e acquisizioni aggiungono valore solo se effettuate alle giuste condizioni, al momento giusto e nel modo giusto. Altrimenti, è meglio starne alla larga”, ha spiegato Orcel.
Il governo tedesco attacca Unicredit: condotta opaca
Il ministro delle Finanze Joerg Kukies ha detto, a margine dell'Eurogruppo a Bruxelles, che la banca guidata da Andrea Orcel, acquistando azioni Commerzbank, ha tenuto una condotta "non trasparente, molto opaca" e ha ribadito che il governo tedesco resta profondamente "convinto" che le acquisizioni "ostili" non sono il modo corretto di procedere, quando si parla di banche di "rilevanza sistemica" come l'istituto di Francoforte. Kukies, iscritto all'Spd fin dalla gioventù, è subentrato al liberale Christian Lindner, considerato un alleato di Unicredit nel possibile takeover su Commerzbank, quando la coalizione semaforo è andata in frantumi, all'indomani della vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali Usa.
