Borse, i titoli sui cui conviene puntare nel 2025: dalla finanza alle energie

Economia
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Introduzione

L’Economia de Il Corriere della Sera ha preso in considerazione le cosiddette blue chip, ovvero – in gergo finanziario – le società a maggiore capitalizzazione e con politiche di remunerazione del capitale investito più generose, per capire cosa consigliare agli investitori in vista del 2025. Tra le migliori del 2024 c’è Unipol, che ha guadagnato il 130,5% e segna un andamento da dividendo di oltre il 3%. La sua crescita è stata determinata dalla scalata del settore assicurativo e della capacità di sostenere la distribuzione di cedole agli azionisti. Ci sono però anche altri protagonisti, come Monte dei Paschi di Siena e Bper Banca. Intanto l’indice Ftse Mib, principale benchmark di Piazza Affari, ha segnato +11,9%: è il secondo anno consecutivo di andamento al rialzo e rende Milano la terza migliore Borsa d’Europa. 

Quello che devi sapere

Le previsioni di Goldman Sachs

  • Monte dei Paschi di Siena ha registrato una crescita del 117%, mentre Bper Banca ha segnato 105%. Questi successi riflettono il contesto favorevole per le banche italiane, confermato anche dalle previsioni di una recente analisi di Goldman Sachs secondo cui le banche europee dovrebbero consolidarsi proprio nel corso dell’anno appena iniziato. Si prevedono rendimenti sul capitale superiori a quelli storici, oltre al 13% 

Per approfondire: Usa, le grandi banche fanno causa alla Fed per gli stress test annuali

Non solo finanza: Leonardo, Prysmian e Ferrari

  • Ottimi risultati si trovano anche al di fuori del sistema finanziario: Leonardo segna un incremento di oltre il 73% nel 2024, supportato dalla solidità dell’azienda nel campo della difesa e dell’espansione internazionale. Buoni riscontri anche per Prysmian, azienda italiana con sede a Milano specializzata nella produzione di cavi per applicazioni nel settore dell'energia e delle telecomunicazioni e di fibre ottiche. Nel 2024 ha registrato +48,4%. Ferrari segna +34,8% grazie (anche) al proprio prestigio 

Altre aziende che potrebbero crescere

  • Il Corriere Economia ha messo anche in luce una certa debolezza per i titoli dei beni di consumo. Amplifon per esempio registra -22%, ma il trend potrebbe invertirsi e tornare al rialzo perché si prevede una crescita del settore delle apparecchiature acustiche. Nel campo delle utility la testata cita Italgas, Snam e Terna: potrebbero avere un ruolo di rilievo nel 2025. Per quanto riguarda Snam, primo operatore europeo nel trasporto del gas naturale, si segnala un rating medio overweight (che letteralmente significa “sovrappesare”, quindi attribuire a quel titolo una percentuale maggiore rispetto agli altri in portafoglio), con un target di 5,09 euro, +21% sui prezzi attuali. StMicroelectronics, un'azienda italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore, ha chiuso il 2024 con una perdita del 47%. Il risultato è dovuto probabilmente al contesto competitivo del settore in cui l’azienda opera. Di recente Bank of America ha confermato una raccomandazione Buy - uno dei cinque gradi di rating che una banca d'investimento o un broker esprime su un dato mercato - sul titolo, alzando così il target price di un euro (passa da 29 euro a 30)

Il programma di nuove emissioni dei Titoli di Stato

  • Intanto, restando in ambito finanziario, nei giorni scorsi il Ministero dell’Economia ha stilato il nuovo programma di emissione dei titoli di debito previsto per l’anno prossimo, in base al quale nei prossimi 12 mesi ci saranno emissioni lorde di titoli a medio e lungo periodo "in un intervallo compreso tra i 330 ed i 350 miliardi di euro, quindi in riduzione rispetto a quelle del 2024". Il documento stima l'ammontare sulla base di scadenze dei titoli in circolazione che, al netto dei Bot, saranno pari a circa 234 miliardi di euro, e del nuovo fabbisogno del settore statale dell'anno. In base alle stime di finanza pubblica, quest’ultimo dovrebbe attestarsi intorno ai 135 miliardi di euro. Secondo il programma, nel 2024 il totale delle emissioni di Titoli di Stato a medio-lungo termine è stato di poco inferiore ai 377 miliardi. Le emissioni di Bot sono risultate pari a circa 171 miliardi di euro. Il costo medio annuo all’emissione, al termine dei collocamenti del 2024, coerentemente con lo scenario globale dei tassi, risulta essere stato pari al 3,40%, in discesa rispetto al 3,76% del 2023

Per approfondire: Fusioni e acquisizioni, le più importanti del 2024: quali sono e quanto valgono